Jason, lasciò la piccola Zoe a casa, per assicurarsi che tornasse intera, e che non corresse altri pericoli. Zoe non lo smise di ringraziare, da quando avevano cominciato a parlare. Aveva scoperto che era una tipa simpatica, e avevano gli stessi gusti musicali.
Dopo l'ospedale e la fasciatura al collo, il ragazzo aveva insistito per accompagnarla a casa, e lei un po titubante aveva accettato. Non che gli stesse antipatico o che non si fidasse, ma immaginava i genitori come avrebbero reagito, se lo avessero guardato. Lo avrebbero definito un cattivo ragazzo, uno di quelli poco raccomandabili.
Questo perchè, Jason aveva molti pirsing, soprattutto nelle orecchie, uno sul sopracciglio, e uno nel labbro. Per non parlare dei tatuaggi, che gli fasciavano entrambe le braccia, ricoprendole di disegni bellissimi.
Ma se lo conoscevi davvero, non era poi così male. Purtroppo le cattive persone, hanno l'abitudine di fermarsi soltanto a guardare esteriormente, e a parlottare. Mentre Zoe, era sempre stata una che non si ferma alle apparenze, ma una persone per conoscere davvero un'altra, deve parlarci.
Jason, secondo una sua accurata visione di Zoe, era un ragazzo dolce, gentile, con la mania di imbrattarsi di disegni il corpo, e contorcersi la faccia di accessori scintillanti, che facevano un certo effetto nel suo viso.
Doveva ammetterlo, era proprio un bel bocconcino. La parte più strana, era stata quando lui le aveva confessato che non fosse fidanzato. Metre, Jason aveva appreso che Zoe, avesse una cotta per un certo Shephan Peterson, il figo della sua scuola.
Lanciandole un'occhiata, Jason potè ammirare i bellissimi occhi verdi di Zoe, e i lunghi capelli rossi, avvolti in morbidi riccioli ribelli. La bretella del suo vestito verde si era rotta, nella parte destra, e lei l'aveva sistemata, facendo un nodo alle due estremità. A vederla, non sembrava che fosse uscita da poco, da un incubo. Ma la cosa bella di quella ragazza, era il coraggio, e quel bellissimo sorriso, sempre sulle labbra lampone.
Era una bella ragazza, snella ma allo stesso tempo asciutta, o come dicono in molti "giusta", che la rendeva davvero perfetta.
Dopo la loro lunga conversazione, la ragazza scese dall'auto di Jason, con il numero di telefono di quest'ultimo stretto tra le dita. Salutò un'ultima volta il ragazzo, ed entrò nel vialetto di casa.
<<Aspetta!>> Jason scese dall'auto, sbattendo la portiera, e andandole incontro. <<Hai dimenticato questa >>
Questa, era la sciarpa che gli avevano dato all'ospedale, per coprire il collo. Zoe la prese tra le mani, spiorando la mano del ragazzo. Subito dopo, una scossa le attraverso il corpo, fino alle punte dei piedi. Guardò negli occhi Jason, e vide che la fissava. I suoi occhi erano davvero luminosi e splendidi, non ne aveva visto mai di così belli. Gli sorrise e lui ricambiò.
<<Bene, adesso entro>>
<<Daccordo>>
Aspetto che la ragazza si richiudesse la porta di casa alle spalle, e poi salì in macchina.
Sperava al più presto che la ragazza, lo avrebbe chiamato per uscire.
A quel pensiero, il cellulare emise il tipico suono di quando arriva un sms. Si avvicinò l'iphone agli occhi e lesse il messaggio.
Da Sconosciuto :
- Notte, e grazie ancora :)
Jason sorrise e bloccò il telefono, rimettendo gli occhi sulla strada.
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La radura segreta
RomanceZoe non ha mai pensato a come sarebbe stato il suo futuro. La sua vita è migliorata da quando ha incontrato lui...