Il piccolo John

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Fandom: Sherlock BBC

Personaggi: Sherlock Holmes, John Watson, Gregory Lestrade, James Moriarty.

Paring: Johnlock (ovviamente)

Rating: Rosso

Genere: Romantico, triste, angst (direi che ho esagerato con l'angst, di nuovo)

Parole: 1364

Buona lettura!

Questi personaggi non mi appartengono, non scrivo per un guadagno personale, ma solo perchè ho voglia di umiliarmi e soffrire scrivendo Angst che finiscono bene... Oppsss...Spoiler!


YOUR SCARS ARE MY SCARS

Sin dalla nascita John Hamish Watson è stato diverso dagli altri bambini.

Era un bel frugoletto: la pelle scura tipica dei piccoli appena nati, dei capelli biondo grano tutti schiacciati, occhi blu notte, un tenero nasino a patata, una linguetta rosa sbucava dalle labbra sottili arricciate, aveva dieci dita delle mani e dieci dei piedi, era perfetto.

Il giorno in cui è venuto al mondo uscito dal grembo materno non era solo sporco di sangue , tipico del parto, ma il suo piccolo viso e il corpicino erano coperti di piccoli e sottili taglietti sanguinanti. Il personale medico presente guardarono intimoriti e preoccupati il piccolo fagotto in mano all'ostetrica. La donna dopo aver ritrovato il sangue freddo e stringendo un piangente John proseguì il suo lavoro, immediatamente imitata da tutto lo staff medico. La donna, madre di tre figli, provò pena per quella creatura e usando la massima cura pulì il corpicino. La donna affettuosa per natura, si affezionò immediatamente al piccolo e accarezzando le sue ferite notò con stupore che esse si rimarginavano sotto al sue dolce tocco. Provò dunque a passare la spugna delicatamente su una ferita presente su di una gota paffuta, assistendo con stupore alla sua rigenerazione. Temendo le cose orribili che gli scienziati avrebbero fatto a quel povero corpicino indifeso, si affrettò a ripulirlo, proclamando il falso allarme.

<< Sta bene! Era solo un'illusione ottica. >>

Rassicurati, lo staff, ripulì e ricucì la signora Watson che fu portata nella sua stanza.

La donna nei giorni seguenti seguì con attenzione il piccolo John, intervenendo quando vedeva sbucare dei piccoli taglietti causati dal disorientamento del bimbo e dalla paura delle infermiere.

Si premurò anche di avvisare la famiglia, che inizialmente la prese per pazza, ma dopo aver a malincuore spaventato volontariamente il bambino, tutti assistettero allo formarsi di un piccolo taglio sulla fronte. Lo stesso stupore riempì la stanza quando l'infermiera accarezzò dolcemente la testolina del bimbo scusandosi per lo spavento, mentre la ferita sul viso del biondino si rimarginava.

Con il passare degli anni la famiglia Watson si fece attenta a non provocare a John alcun tipo di dolore emotivo. Ma come sappiamo i bambini ci rimangono male per ogni cosa e qualche piccolo incidente vi fu.

Un episodio grave si verificò quando John aveva a malapena sei anni, la sorella Hariet, allora quindicenne, aveva portato a casa un'amica, di cui era segretamente innamorata. Sentimento che la giovane aveva condiviso con il fratellino. Così il piccolo John vedendo le due sul divano e volenteroso di aiutare la sorellona, si era avvicinato alla ragazza, Clara, confessando quel piccolo segreto che la sorella aveva sussurrato una notte sotto alle lenzuola. Sotto gli occhi sconvolti dei genitori.

Your scars are my scarsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora