Draco ed io ci incamminammo verso il posto da Voldemort indicato (in realtà non ho idea di dove stiamo andando, Voldemort ha detto a Draco dove andare) senza parlarci neanche una volta. Neanche un gemito. Lui camminava a passo deciso, io in realtà avevo un po' paura: in fondo cosa ci si può aspettare da un Malfoy?
Sicuramente nulla di buono.
"Siamo arrivati" disse ad un certo punto Draco.
Rimasi affascinata da quella villa.
Era di un bianco splendente. Aveva quel fascino delle case antiche perché infatti lo era. Era meravigliosa. Non so come descrivere a parole lo stupore e la meraviglia che provai nello scrutare quella casa dall'alto in basso. Quando entrammo, poi, mi accorsi che la casa era veramente enorme.
"Benvenuta nella mia umile dimora" mi disse il biondino dagli occhi di ghiaccio.
"Questa casa è tua?"
"Sì. I miei me l'hanno regalata per il mio dodicesimo compleanno, dicendomi che sarebbe stata mia quando avrei compiuto l'età maggiorenne oppure se mi fosse servita a qualcosa di importante. Come in questo caso"
"È stupenda, Draco"
Appena sentii pronunciare il suo nome il mio cuore perse un battito.
Lui invece si scagliò verso di me, minacciandomi:
"Prova a dire il mio nome un'altra volta e ti farò provare un dolore indescrivibile. Sono stato abbastanza chiaro, Sanguemarcio?"
Io annuii spaventata.
"Non mi basta un tuo cenno del capo"
"Cosa vuoi allora?"
"Voglio rispetto, voglio che mi dai del lei o voi, questo puoi deciderlo tu e che mi risponda "Sì professor Malfoy" oppure, ancora meglio, "Sì mio signore". Chiaro?"
"Sì professor Mafoy."
Silenzio.
Dopo qualche secondo domandai:
"Perché dovrei chiamarti mio signore scusa?"
"Come si dice, mezzosangue" mi disse minaccioso puntandomi la bacchetta pronto a lanciarmi tanti crucio quante erano le lettere della parola Sanguemarcio.
"Mi spiega perché dovrei chiamarla mio signore, professor Malfoy?"
"Così si ragiona! Comunque si te lo spiego subito. Tu da ora in avanti sarai la mia schiava e nel mentre io ti insegnerò qualche incantesimo"
"Prego?"
"Hai capito perfettamente. Il Signore Oscuro in persona me l'ha chiesto. Ha detto che così imparerai a servirlo correttamente. Tutti i nuovi hanno dovuto sopportare questa umiliazione. Tutti tranne me. I Malfoy hanno da sempre fatto parte dei Mangiamorte quindi non hanno bisogno di addestramento. Solo il primo Malfoy l'ha fatto. Ma il quinto giorno è finito il suo addestramento perché era troppo bravo."
"Te lo scordi" risposi secca.
"Ok, vedo che devo ricorrere alle maniere forti..."
E subito dopo mi lanciò un Crucio dopo l'altro, facendomi sentire un dolore disumano. Alla fine cedetti.
"Va bene, hai vinto. Ma ad una condizione" dissi coraggiosa. Sono una GRIFONDORO tutto sommato.
"E quale sarebbe?"
"Voglio darti del tu e chiamarti Malfoy"
"Sei degna della casa di cui fai parte, Granger."
"Granger?"
"Non posso chiamarti così?"
"No, no, puoi. È solo... strano"
"Perché?"
"Mi hai sempre chiamata Sanguemarcio o Mezzosangue, mai Granger." Abbassai lo sguardo per non far vedere il mio mezzo sorriso. Per fortuna non se ne accorse e mi rispose freddo:
"Non posso chiamarti sempre in quel modo. Mi stanco. Tu non cambi la tua natura comunque"
Il mio mezzo sorriso scomparì del tutto. Rialzai lo sguardo.
"Accetto le tue condizioni. Ma non chiamarmi Draco"
"Non lo farò. Parola di grifondoro"
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Sono Hermione Granger, Mezzosangue, ma posso essere una Mangiamorte
RomanceÈ una Dramione un po' diversa. Qui sarà Hermione che vorrà cambiare e non Draco. E sarà proprio lui che dovrà cambiarla. Riuscirà nell'impresa? Ed Hermione sarà pronta a cambiare tutta la sua vita per sempre? Lo scoprirete solo leggendo questo lib...