I miei genitori ed io uscimmo dalla macchina. Una volta che ci trovammo tutti fuori mio padre chiuse la macchina con la chiave e si avviò verso la macchina di Malcom, una BMW nera lucida. Lo aspettammo e poi ci dirigemmo insieme verso la palazzina. Fortunatamente il viaggiò durò solo cinque minuti, il quartiere era totalmente diverso dal mio.
In quel posto infatti, le ville erano enormi , ognuna aveva centinaia di metri di giardino i quali erano tutti separati da quelli dei vicini. Nel vialetto della famiglia di Malcolm erano parcheggiate soltanto macchine costosissime, che io potrei solo sognare di avere. Rosicai guardando la nostra macchina ormai vecchissima, non mi ricordo neanche quando l’avevamo comprata quindi credo che quel giorno fosse prima della mia nascita. In più la nostra “bellissima” macchina era decorata da dei “magnifici” graffi e bozzi causati dalla caduta della nostra casa.
Non saremo mai in grado di permetterci una nuova macchina per un bel po’, questo è sicuro.
Mi girai verso la palazzina della famiglia di Malcom che si trovava di fronte a me. Mi chiesi se avesse dei figli, magari una ragazza della mia età…
<<Bene, questa è la mia casa>>. Ci disse Malcolm sorridendo a tutti e tre. <<vi porto subito dentro>>.
Solo allora realizzai che stavo ancora in pigiama con dei pantaloncini corti, l’unica cosa che mi copriva era una vestaglia. Bene
Almeno ho quella – pensai tra me e me mentre me lo avvolgevo ancora di più intorno al corpo.
Seguimmo Malcolm salire per le scale che portavano all’ingresso principale, poi ci fermammo aspettando che Malcolm estraesse le chiavi della porta. Lui tirò fuori un mazzo pino di chiavi cercando quella adatta per poter aprire quella porta. Una chiave gialla attirò la mia attenzione, brillava più delle altre.
Dopo aver studiato quella chiave di plastica rettangolare, mi ricordai che era la chiave degli armadietti della nostra scuola che possiedono i genitori. Probabilmente aveva una figlia. Scannerizzai mentalmente tutte le possibili ragazze del mio anno che potevano essere le figlie di Malcolm, e visto che non conoscevo il suo cognome, fu impossibile capire chi fosse la misteriosa ragazza.
Pregai con tutta me stessa che non fosse Georgia Blakeman.
Lei è la ragazza più ricca, snob, stronza ragazza che conosco, in più ci provava con tutti. Se lei fosse stata davvero sua figlia, mi immaginai di dormire con il cane – se ne avessero avuto uno.
Finalmente Malcolm aprì la porta spingendola verso l’interno e indicandoci di procedere per primi.
Educatamente, papà annuì ed entrò calpestando i pavimenti di marmo che coprivano il corridoio, poi passò mamma, seguita da me, e naturalmente da Malcolm che chiuse la porta dietro di lui.
<<Benvenuti a casa>> ci disse.
Vedendolo sorriderci una sensazione una sensazione confortante mi pervase, chiunque tu sia Malcolm, ti stimo. Una voglia pazzesca di applaudire s’impossessò di me, anche se sarebbe stato strano in quel contesto. Sentimmo dei passi venire da dietro di noi che si avvicinavano. Sentivo le pantofole che pestavano ripetitivamente il marmo color marmo che ricopriva il pavimento dell’ingresso.
<<Benvenuti!>> mi girai. La voce che sentii proveniva da una donna bruna, che approssimatamene aveva la stessa età di Malcolm. <<Mi chiamo Brenda>> allungò una mano verso mio padre.
Dopo aver abbracciato mia madre, mi abbracciò con la stessa ospitalità, stritolandomi come se fosse un orso. Cercai di non esprimere il dolore che stavo provando: stava infilzando i suoi braccialetti nella mia schiena. Dopo essersi allontanata da me, mi toccò le guance con entrambi le mani, muovendo il mio viso.
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Mr Popular and I - Versione in Italiano
RomanceLetto 22'000'000 di volte, Mr. Popular and I approda anche in Italia! ++++++++++++++++++ > sorrise sapendo che quello che aveva detto era completamente e assolutamente vero. Gente come Lea Wilson e River Parker non si mescolano, questo è il motivo p...