Capitolo 5: Guidare velocemente non fa per me!

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dopo essermi fatta una breve e veloce doccia e essermi lavata i denti, mi avvicinai al letto, dove c'erano i vestiti,  in punta di piedi in modo da non bagnare il pavimento. Comunque, camminare in punta di piedi non mi aiutò nel mio inetnto di lasciare il pavimento incolume, infatti l'acqua colava dai miei lunghi capelli color castagna con alcune ciocche bionde. Quando sono bagnati, i capelli sembrano più scuri e mi fanno sembrare una specie di topo appena annegato. Mi passai una mano tra i capelli che mi stavano in faccia e li scostai, in modo che potessi guardare i vestiti che avevo davanti.

La ragazza di River aveva dei gusti davvero costosi.

River mi aveva dato una maglietta color crema di Chanel - probabilmente era costata una fortuna, nonostante fosse una maglietta semplicissima. inoltre c'erano dei jeans skinny di Armani che sembravano nuovi accompagnati da un cardigan che si abbinava benissimo sia alla maglietta che ai pantaloni. Infine c'era un paio di scarpe basse nere con delle borchie dorate dietro. Lasciai cadere l'asciugamano che mi copriva, che cadde ai miei piedi, e cominciai a vestirmi. Una volta finito, mi guardai nello specchio che avevo alla mia sinistra e sorrisi per la soddisfazione. Ogni cosa mi vestiva bene e mi faceva apparire presentabile.

Velocemente, tenendo in conto il tempo attraverso l'orologio appeso sopra il mio letto, misi in ordine la camera. Dopo aver piegato e riposto i miei vestiti nel guardaroba , rimisi apposto l'accappatoio e rifeci il letto. Quando finii, feci un respiro profondo, aprii la porta ed uscii fuori, avviandomi verso le scale. Scendendo con calma le scale, facendo attenzione ad ogni scalino e tenendomi alla balaustra, cominciai a cosa diavolo avrei detto a Marissa a proposito di dove, come e con chi stavo vivendo. Il giorno prima Marissa aveva saputo che sarei andata a dormire a casa di Malcolm, ma non sapeva di chi era padre, in poche parole: nopn sapeva che River era suo figlio.

Glielo avrei dovuto dire?

Quando raggiunsi il corridoio, mi fermai per qualche secondo nella spaziosa entrata, guardando ogni stanza girando la testa. Bhe... c'erano all'incira dieci porte e tre corridoi, quale portava alla cucina o alla sala da pranzo? o ovunque i Parker mangiassero.

<<da questa parte Miss goffezza>> Solo in quel momento realizzai che River stava camminando dietro di me, facendo attenzione a non farsi sentire, e riuscendoci. 

Mi sorpassò e mi indicò il corridoio accanto alle scale, io lo seguii. In quel momento indossava dei pantaloni griggio ed una maglietta blu con delle strisce che aderiva abbastanza al suo busto. Non riuscivo a staccare gli occhi da lui. Come può essere qualcuno così carino? Lo dico seriamente.

Si vede che lo odi Lea. mi disse la vocina sarcastica che parlava da dentro di me.

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So che non è bello da dire, ma come si fa a non guardare un figo come River che mi cammina davanti? Sono una teenager in crisi ormonale o no? Nonostante lo odi devo ammettere che è proprio carino. I muscoli della sua schiena di contraevano mentre camminava veros la sala da pranzo, la cui porta era chiusa. Improvvisamente mi venne voglia di toccarli la schiema e far scorrere le mie dita sotto la sua maglietta sulla pelle nuda...

Ew, ew, ew No.

Nonostante avessi cercato di convincere in tutti i modi il mio cervello di non guardare River in quel modo, non riuscivo a scollargli gli occhi di dosso. Questo accade fino a quando non dovetti staccare gli occhi da lui con forza visto che ero arrivata davanti ai miei e suoi genitori che erano seduti intorno ad un tavolo.

<<Buon giorno>>  sorrisi guardando Malcolm, Brenda e i miei genitori.

<<’giorno, dormito bene?>> mi chiese sorridendomi Brenda: insieme al sorriso mi mostrò anche i suoi denti bianchissimi che brillavano come nei film quando erano contro il sole.

Mr Popular and I - Versione in ItalianoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora