Capitolo 9

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Avete presente quando tutto va nel verso giusto e la vita vi sorride? Ecco io pensavo di essere in quel momento ma mi sbagliavo. Dopo mesi stavo ancora con West e tutto sembrava andare per il meglio. Ecco sembrava. Quel giorno iniziò come gli altri, andammo in università, mangiammo insieme ecc... La rovina arrivò nel pomeriggio.

Una rossa si avvicinò a noie disse "West eccoti ti cercavo, ti devo parlare", io la squadrai con odio domandandomi chi fosse mentre West la fissò come per dire di andarsene "Che vuoi Candy?" gli chiese lui "Be vedo che non sei da solo" disse quella guardando anche me.

Rimanemmo in silenzio per un tempo lunghissimo e alla fine lei continuò a parlare dicendomi"Piacere sono Candy e tu sei?" "Lily" risposi io stringendogli la mano. Guardai al mio fianco e vidi che West guardava per terra invece che guardare noi. Chi era quella ragazza? "West ho bisogno di parlarti da solo" gli disse poi Candy. Lui finalmente rialzò gli occhi e rispose "Non c'è niente che non puoi dirmi da solo, Lily può stare qui a ascoltare". "Ok come vuoi" gli rispose lei fissandomi sempre in maniera minacciosa. "Allora da dove comincio, ah Lily se non lo sapessi io e West siamo stati insieme diciamo un annetto fa, niente di serio ma ora sono tornata per dirgli che sono incinta e aspetto un bambino, il suo bambino".Ero li ma non volevo essere li, come era possibile questa cosa? Come potevo avere permesso a un ragazzo di riaprire ormai il mio cuore e poi spezzarmelo di nuovo? Rimasi li in silenzio, con le lacrime che mi scendevano, non osavo guardare West in faccia anche se sapevo che era sconvolto quanto me. Perché non ne ha mai parlato con me?Perché? Feci la cosa che so fare meglio, scappai lontano da loro, andai a casa e scoppiai a piangere.

West

Tutto stava andando per il meglio nella mia vita finché quel giorno non arrivò Candy. Ero stato con lei un anno prima e solo una cosa fisica, niente di più.Lei era tornata e aveva rovinato tutto. Aveva distrutto tutto quello che avevo costruito con Lily, dicendo che era incinta e che aspettava un bambino mio. Non era possibile. Io ero sempre stato attento, come era potuto succedere? Lily era scappata via appena l'aveva saputo, io prima di andare a riprendermela però volevo chiarirmi dei dubbi."Vuoi spiegarmi come cavolo è potuto succedere? Perché ora vieni qui dopo tutto questo tempo? Siamo stati insieme una sola volta, e io sono stato attento" chiesi io a Candy "Sai come nascono i bambini West, non è difficile da capire, sono venuta qui perché pensavo lo volessi sapere. Si vede che non siamo stati abbastanza prudenti" mi rispose lei "Ascoltami bene se questa è una tua invenzione, io non so cosa posso farti. Dammi una prova, stai rovinando la prima cosa bella della mia vita, ti rendi conto?" "Non è una mia invenzione West, se vuoi facciamo il test del DNA così sei sicuro. Chi è  quella ragazza insulsa di prima?". A quelle parole gli andai più vicino e gli gridai contro "Non permetterti di parlare male di lei.Facciamo questo cavolo di test e risolviamo questa dannata situazione". Andammo subito a fare il test, anche se dovevamo aspettare un po' per i risultati. Così decisi di andare da Lily. Bussai al suo appartamento, suonai il campanello, la chiamai ma nulla. Decisi di rimanere fuori dalla sua porta fino a quando non mi avrebbe aperto. "Lily so che sei li dentro, aprimi e ne parliamo"gli dissi io "No vattene, ora mi spieghi questa cosa vuole da te?"rispose lei senza aprirmi "Abbiamo fatto il test, se è positivo sono io il padre altrimenti no. Ma io non voglio rinunciare a te capisci? Lei non significa niente per me, il bambino è tutta un altra storia. Se io sono il padre mi prenderò le mie responsabilità". All'improvviso lei mi aprii la porta e mi venne incontro abbracciandomi. "Anche io non rinuncio a te, scusami, è che mi sono innervosita e mi sono fatta venire un sacco di dubbi, ma ti capisco. Poi sono diventata un sacco gelosa". Gelosa? O cavolo,anche io ero geloso di lei. "Lily stai tranquilla, non devi essere gelosa ne di lei ne di nessuno, ok?" risposi io guardandola negli occhi "Ok" disse lei, continuandomi a tenermi stretto tra le sue braccia. Mi staccai per guardarla e vidi che piangeva, non volevo che piangeva. "Ora basta piangere, io sono qui" le asciugai le lacrime e la baciai. Passammo la notte insieme solo stando così uno accanto all'altra stretti come a non volerci lasciare mai più.

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