Capitolo 5

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Mi svegliai capendo che non ero nel mio letto e che non ero da sola. Che era successo? Dove ero? All'istante mi ricordai della sera prima, della voglia di ubriacarmi e di aver baciato uno sconosciuto. Avevo mal di testa e anche la nausea. Poi mi ricordai di aver visto West con una bionda, di avergli fatto una scenata, di essere tornata da quello sconosciuto e averlo baciato un altra volta. Poi arrivò ancora West, ero talmente ubriaca che ballai con lui ancora. E poi mi ricordai di aver baciato proprio West, prima un bacio semplice e poi con la lingua. O mio dio! L'avevo baciato?Che cavolo mi era preso? Però era stato così bello... Poi il buio totale. E ora mi accorgo di essere nel suo letto, per fortuna ancora vestita, lui di fianco a me che dorme beato. Spero non sia successo nulla, non voglio certo perdere la mia verginità dopo una sbronza e con uno stronzo che bacia da dio. Bacia da dio? Detesto ammetterlo masi. Cavolo, ero nei guai fino al collo! Mi sforzai ad alzarmi senza fare rumore. Dovevo andarmene da li il più in fretta che potevo.Presi un foglio, almeno dovevo lasciargli un messaggio? Forse no...ma lo feci lo stesso. Non so cosa sia successo ma spero che sia solo rimasta addormentata in questo letto con te, anche se non lo volevo. Grazie per avermi portato via da quel locale. Ciao. Lily

Mi avviai verso la porta quando sentii dei passi dietro di me. Non feci in tempo ad uscire che lui mi bloccò la strada. Lo guardai due volte prima di realizzare che era quasi nudo. Aveva solo un paio di boxer. Era sexy da morire, Oddio! "Che significa il biglietto?" mi chiese lui "Significa che non volevo svegliarti quindi ora vado" risposi io "No non te ne vai, sai almeno che è successo ieri sera vero?" "No credo di no". Lo guardai e vidi che era sorpreso ma che aveva anche uno sguardo triste. "Cosa ti ricordi?" domandò lui"Solo di essermi ubriacata e di averti baciato" risposi io sincera "Esatto poi sei stata male così ti ho portata qui e poi ti ho messa a letto, tutto qui. Non ti ho toccata, ne altro, non è successo nulla" "Ok sono contenta, grazie West. Ora io vado, ci vediamo" "No non te ne vai, almeno permettimi di offrirti una colazione".  Accettai e facemmo colazione insieme nel suo appartamento. Avevo paura che la sera prima oltre al bacio avessi detto o fatto altro. Dovevo sapere cosa era successo. "Ieri sera ti ho detto qualcosa, ho fatto qualcosa di cui potrei pentirmi?" gli chiesi "No assolutamente nulla.... uhm eri ubriaca e mi hai fatto un complimento cosa non da te" rispose lui guardandomi "Un complimento? O mio dio! Scusami tanto, che ho detto? Ti prego dimmelo" "Che sono bellissimo e troppo sexy". O mio dio? No non potevo avergli detto una cosa simile. Avrei voluto sotterrarmi e andarmi a nascondere il più lontano possibile da lui... siccome la colazione era finita presi le mie cose e me ne andai. "Grazie per non aver approfittato di me, e scusa ancora, ero troppo ubriaca, non so cosa mi sia preso" gli dissi io ormai arrivata alla porta di uscita "Prego Lily, comunque non penso che tu ti sia dispiaciuta ma fai come vuoi, io vorrei solo dirti che non mi sono pentito, lo farei due volte, ti bacerei ancora, lo farei ancora e ancora". O mio dio!Lo rifarebbe ancora? Stavamo decisamente toccando il fondo. "Ok come vuoi, ciao" detto questo lasciai quella casa il più in fretta che potevo.

I giorni passarono e anche le settimane. A lezione faticavo a concentrami e la danza era l'unica cosa che ancora mi teneva ancorata a terra. Il pomeriggio andai al cimitero a trovare i miei. Parlai con loro, lo facevo sempre quandoci andavo, sapevo che loro mi avrebbero ascoltato. Gli raccontai di tutto, della paura dello spettacolo e di West, quel ragazzo che aveva scombussolato il mio mondo.

"Non so che mi prende, insomma neanche lo conosco e l'ho baciato. Lui mi confonde, mi disturba e mi fa venire il nervoso, mi fa arrabbiare. Ma mi conforta guardarlo negli occhi, mi piace, cavolo uffa mi piace. Che devo fare secondo voi? Non so che fare, non ho mai provato una cosa così, io lo evito eppure lo trovo ovunque, è come se lui mi conoscesse da una vita. Ma io voglio essere unica non una delle tante, io voglio essere amata anche se ne ho talmente paura da farmi male. Non so che fare. Che faccio? Mi piace, cavolo se mi piace". Sono talmente disperata che spero nessuno sia passato di qui e mi abbia visto. Sembro una psicopatica. Forse lo sono. Saluto con un bacio i miei, e mi avvio verso l'uscita. Ecco che come per magia lui arriva accompagnato da una donna che penso sia sua madre. West. Anche qui? Che gioia! Cerco di evitarlo ma lui mi vede e non posso allontanarmi perché davanti a sua mamma devo comportarmi bene. "Ciao Lily come va?" mi chiese lui con un sorriso che potrebbe abbagliare tutta una stanza buia "Ehm ciao, bene grazie" risposi io "Lei è mia madre, mamma lei èLily una compagna di università" "Piacere di conoscerla""Piacere mio Lily" la donna mi sorrise e continuò dicendomi"Dammi del tu, se no mi fai sentire vecchia, io sono Clary", ci stringemmo la mano e ci scambiammo un sorriso. "Ok Clary" risposi io. "Che ci fai tu qui?" mi chiese West "Un giro a trovare i parenti" risposi io. Certo non dirò che ero li a parlare con la tomba dei miei genitori morti. "Che brava ragazza, noi siamo qui a trovare il padre di West, sai purtroppo è morto un paio di anni fa"mi spiegò Clary. Suo padre è morto? O mio dio! Non lo sapevo, bene anche lui sa dei miei quindi.... "Non lo sapevo, condoglianze, mi spiace West" dissi io dispiaciuta "Non preoccuparti, non abbiamo ancora avuto modo di parlarne". Salutai entrambi e me ne andai.Ritornai a provare il balletto e sorrisi soddisfatta ai complimenti di Ida. Uscii dall'aula e mi diressi alla macchinetta a prendere qualcosa da mangiare. "No ridammi il mio cioccolato, macchinetta del cavolo". Picchiai la macchinetta, ma il mio cibo rimase incastrato li. Poi arrivò lui, West, e per magia fece cadere la barretta di cioccolato giù dalla macchinetta. "Sai dovresti trattarla un po' meglio" mi disse lui dandomi il cioccolato "Grazie West, avevo bisogno di questo cioccolato. Se non la tratto bene è perché mi stava rubando il cibo" dissi io ringraziandolo. "Prego Lily. Allora pensavo che prima hai detto una cosa giusta, cioè forse l'ho detta io... va bé ti andrebbe ehm di?". Adoro quando fa così,quando si mostra insicuro e non sa cosa dirmi. So cosa vuole, e io non so cosa rispondergli. "Di fare cosa?" gli chiesi conoscendola risposta "Di conoscerci un po' meglio, di uscire a cena una sera di queste, se ti va" rispose lui. Lo sapevo! Ora che gli dico? Non so perché risposi "Ok va bene". Si stupii anche lui e sgranò gli occhi chiedendomi "Ok? Sei sicura?" "Sicura" risposi io"Ok allora quando vuoi uscire? Venerdì' sera ti va bene?" "Certo si, ok" "Ok allora ti passo a prendere, va bene?" "Si, sai dove abito e West non è un appuntamento, e non ti darò il mio numero, dovrai sudare mio caro". Detto questo lo superai sorridendo, e me ne andai. "Lo so bene credimi" mi rispose lui di rimando e potrei scommettere che in questo esatto momento mi sta guardando il fondo schiena.

West

Aveva accettato veramente di uscire con me? Non ci credevo,si stava comportando in un modo che non capivo, a volte mi trattava male, altre volte sembrava interessata a me. Dopo la notte passata con lei non l'avevo vista per settimane, e non riuscivo a non pensare a lei. Non uscivo con nessun'altra perché quando lo facevo ripensavo a lei. Cosa mi stava succedendo? Quando andai con mia madre al cimitero per trovare mio padre mi sorpresi a trovarla li e che si comportava in modo così gentile, probabilmente solo perché c'era mia madre. Si era dispiaciuta per mio padre e io mi accorsi che di lei non sapevo quasi niente e morivo dalla voglia di conoscerla meglio. Così quando la vidi subito dopo litigare con la macchinetta le chiesi di uscire aspettandomi un secco no. E invece lei mi sorprese un altra volta rispondendomi di si. Però aveva chiarito che non era un appuntamento e che non mi avrebbe dato il suo numero,dovevo sudarmelo. Quella ragazza era così sexy e bella, talmente ostile... però lo disse con il sorriso e quindi non pensai lo disse seriamente. Quando se ne andò il mio sguardo corse subito al suo fondo schiena, così rotondo e sexy. Venerdì sera sarei uscito con quella ragazza, con la sua lingua tagliente e con il suo carattere così non so come spiegarmi.... ma più passavo il tempo con lei più volevo vederla.

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