Capitolo 2

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Informai Ida che la mia idea era partecipare a quello stupido spettacolo di beneficenza e insieme decidemmo il pezzo da ballare e come coreografarlo. Quel giorno finì per mia fortuna molto in fretta. Non solo dovevo ballare davanti a tutti ma avevo incontrato quello stronzo che mi aveva rovinato la giornata. Naturalmente le cose non sarebbero cambiate affatto anche se lui si aspettava qualcosa da me non avrebbe ottenuto un bel nulla.Uno zero. Zero tondo. Feci una bella doccia rilassante e mi misi a letto. Il giorno dopo sarebbe stato migliore.

Durante la notte ebbi il solito incubo. Sognai i miei genitori che morivano, quel terribile giorno di giugno di due anni fa, quando andarono a fare una gita romantica insieme lasciando me a casa. Purtroppo però non tornarono più. Dopo la loro morte lavorai per trovarmi una casa, e ancora adesso lavoravo ancora. Dopo l'università alcune sere facevo la barista in un pub per mantenermi. Era l'unico lavoro che avevo trovato. Mi svegliai tutta sudata, e andai a bere un bicchiere d'acqua per poi rimettermi a dormire. Il giorno dopo sarebbe stato pesante. Alla sera avrei anche dovuto lavorare quindi avevo bisogno di riposo. Il mattino dopo arrivai al college e andai nell'aula conferenze quella dove ogni tanto convocavano tutti gli studenti per qualche genere di cosa. Quel giorno era per lo spettacolo che di li a breve si sarebbe svolto. Mi sedetti in fondo all'aula da sola come al solito, e mentre aspettavo che tutti arrivassero mi misi l'ipod nelle orecchie e ascoltai le mie canzoni preferite. Smisi di farlo non appena lo vidi entrare nell'aula e dirigersi a sedersi vicino a me.No caro hai capito male! Misi la mia borsa vicino a me facendo capire che nessuno si poteva sedere li. Lui però venne lo stesso nella mia direzione catturando l'attenzione di tutte le ragazze sedute in quell'alula tranne me. Ma che cavolo avevano quelle? L'ormone a mille? Lui arrivò da me, sposto la mia borsa e con il fare prepotente si sedette. "Cavolo ci fai qui?" chiesi io "Mi siedo" rispose lui sorridendomi "Lo vedo ma nessuno si siede vicino a me quindi sloggia" "Mi spiace ma non ci sono alti posti liberi e dovrai sopportarmi!" "Non hai capito vattene, io voglio stare sola, seduta da sola" "Bellezza, chiunque farebbe a cambio con te per sedersi con uno come me" "Be io non sono chiunque, io sono io" "Lo so tesoro lo so" "Non chiamarmi tesoro o bellezza, ho un nome sai" "Certo scusa Lily" "Non ti scuso,ora vattene" "No sta per iniziare, quindi silenzio bellezza"rispose lui facendomi l'occhiolino. Ma che cavolo? Uffa, aveva ragione, dovevo sopportarlo. Sperai che quella conferenza finisse in fretta così da potermene andare. Durante la conferenza io guardai solo davanti a me e neanche una volta a quello stronzo seduto di fianco che avevo, purtroppo lui mi osservava ogni tanto, lo vedevo con la coda dell'occhio. Spiegarono il tutto in mezz'ora e io mi alzai velocemente e andai fuori dall'aula. Che palle! Corsi più veloce che potevo verso una qualsiasi via d'uscita ma lui mi raggiunse. "Dove vai?" mi chiese West "Lontano da te" risposi io "Perché?" "Perché mi stai facendo innervosire e io detesto stare con gli altri, vorrei starmene sempre da sola" "Che noiosa che sei, sei una palla al piede" "Allora vattene e non seguirmi". Mi chiusi dentro la sala di danza e andai dritta fino alla finestra. All'improvviso non avevo più fiato, le mani mi tremavano e non riuscivo a stare in piedi. Sapevo cosa significava. Un attacco di panico. Non volevo piangere, ma quello stronzo non mi lasciava in pace. Perché?

Naturalmente lui mi seguì pure li. "Lily stai bene?" chiese lui "No lasciami in pace"risposi io, desiderosa che lui se andasse in modo da poter piangere in pace... Non avrei certo pianto davanti a lui. "No se non mi dici cosa hai" "Niente, lasciami stare" "Perché mi cacci via? Ho fatto qualcosa di male" "Si non mi stai lasciando stare""Guardami mentre ti parlo non darmi le spalle" "No".

Lui allora si avvicinò e mi fece girare in modo da guardarlo dritto in faccia. "Che cosa vuoi?"chiesi io "Spiegami cosa hai" rispose lui "Niente, voglio solo ballare e tu mi devi lasciare sola, altrimenti non riesco" "Ma sedevi ballare davanti a tutti allo spettacolo, riuscirai almeno a ballare davanti a me no?" "No vattene" "Non me ne vado""Sei cocciuto" "Cocciuto come un mulo" "Come vuoi, resta ma lontano da me". West fece come gli avevo ordinato e andò a sedersi in fondo alla sala. Io misi la musica e senza sapere come iniziai a ballare. Era la prima volta che ballavo davanti a qualcuno che non fosse Ida. Ballare mi faceva sempre sentire meglio, mi faceva evitare di avere gli attacchi di panico. Finì il pezzo con il fiatone. West mi applaudì. Mi stava fissando con un sorriso sulla faccia. "Ora vattene" dissi io "Wow sei magnifica, sei spettacolare, brava Lily" rispose lui "Grazie ora vai per favore voglio stare sola"risposi, facevo fatica a trattenere le lacrime. "Ok come vuoi ma ci vedremo ancora mia cara ballerina" rispose lui facendomi per l'ennesima volta l'occhiolino. Appena la porta si chiuse caddi inginocchio e piansi, piansi per un po'. Volevo indietro i miei genitori e volevo indietro il mio cuore ormai spezzato dopo la loro morte.

Mi ripresi da quello sfogo.Alla sera dovevo lavorare e non potevo arrivare in quello stato. Mi diressi a casa a sistemarmi per bene. Il mio capo naturalmente era un uomo e voleva che noi ragazze cameriere avessimo un vestito rosso.Perché questa scelta? Non so dirvelo. Pregai tra me e me che la serata finisse il più in fretta possibile. Arrivai al pub e feci il mio lavoro. Non capii perché a un certo punto il mio capo mi disse di prendermi una pausa, lui non ci faceva fare pause. Ma accettai di buon grado, presi un alcolico e mi buttai in pista a ballare. L'unico posto in cui riuscivo a ballare davanti alla gente era quello.Nessuno mi conosceva tranne il mio capo e nessuno avrebbe commentato il mio modo di ballare. Era come essere in discoteca.

West

Quella sera decisi di andare a bere qualcosa con degli amici. Scegliemmo un pub locale molto carino. Mi colpii il fatto di rivedere lei. Lily. Con un vestito rosso che le lasciava le gambe scoperte. Wow. Capii che lavorava li,anche le altre cameriere erano vestite così. Così decisi di fare una mossa. Andai dal suo capo e gli chiesi gentilmente, non tanto, di concedere una pausa a quella ragazza. Lui mi ascoltò. Vidi Lily bere un drink e trascinarsi fino alla pista a ballare. Wow! Tutti i presenti uomini la stavano fissando con la bava alla bocca, me compreso. Ma io volevo che ballasse con me, per me. Sfortunatamente uno prese ad andarle troppo vicino senza che lei se ne accorgesse.Allora andai immediatamente da lui e lo guardai in cagnesco e quello se la diede a gambe. Lily era di spalle e non aveva visto niente. "Ti rendi conto dell'effetto che hai sui ragazzi?" gli chiesi io "Ti rendi conto dell'effetto che hai su di me?". La presi e la feci girare in modo che si rendesse conto che ero io a parlarle. Lei mi guardò stupita e sorpresa. "Che effetto faccio? E tu che ci fai qui?" mi chiese lei "Cazzo sei bellissima, ti stavano tutti mangiando con gli occhi" risposi io "Che ci fai qui?" mi richiese lei "Ballo con te" "West vattene" "No" "Che vuoi?" "Un ballo con te". Non la lasciai replicare e ballai con lei, stretto a lei, occhi negli occhi. Con lei. Lei mi stava fissando con sorpresa e con desiderio. Nonostante penso che lo avrebbe negato.

Lily

Che cavolo stavo facendo?Stavo ballando con lui? Con quel ragazzo rompiscatole che non mi lasciava in pace? Mi ripresi un attimo da quel contatto troppo intimo e dissi "Ok basta devo tornare al lavoro" "Ok grazie per il ballo" rispose lui "Mi hai praticamente obbligata quindi non ti dico prego" "Come vuoi Lily" "E comunque che effetto faccio ai ragazzi vorrei saperlo?" "Ti mangiano con gli occhi, ti vogliono ti vorrebbero ehm..." "Ok ho capito non sono scema"risposi io andandomene da lui e tornando al mio lavoro. Che serata di merda! Come se non bastasse alla fine del turno un ragazzo che non avevo mai visto prima mi fermò e mi chiese di andare a fare un giro.Io lo mandai a quel paese. Però lui mi segui fino al parcheggio e mi prese il braccio fino a farmi male. "Lasciami" dissi io "No"rispose lui. Come per magia arrivò West che guardò il tipo con aria truce e gli disse "Vattene altrimenti ti picchio" e quello se ne andò intimorito. "Tutto ok?" mi chiese West "Si ok" risposi io "Stai bene?" "Credo di si" "Vuoi un passaggio?" "No vado da sola" "Ok allora ciao" "Ciao".



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