Smile :)

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Stiles
A quell'affermazione sorrisi automaticamente e spostai lo sguardo imbarazzato.
Mise in moto e mille pensieri mi appannarono la mente.
"Perché hai deciso di incontrarmi?" chiesi
"Avevo voglia di vederti" rispose incatenando il suo sguardo nel mio, quanto cavolo erano magnifici quegli occhi, sempre più belli, più profondi: da pelle d'oca.
Diventai rosso e lui ovviamente fece la sua solita risata
"Non c'è nulla da ridere!!" gli dissi tirandogli un pugno sulla sua spalla
"Ahia che male" rispose ironico
"Ah ah, divertente, senti ma dove mi stai portando?!"
"Sorpresa" disse voltandosi verso di me, sorrisi... Il viaggio durò poco, circa 15 minuti...
Appena capii dove ci trovavamo mi girai di colpo verso Derek: avevo gli occhi lucidi e un sorriso che non mi avrebbe tolto nessuno.
Mi aveva portato in spiaggia.
La spiaggia che nessuno sapeva mi piacesse, la spiaggia in cui non ci ero più tornato dopo la morte di mamma, la spiaggia che sognavo di rivedere prima o poi, e lui mi ci aveva portato.
Lo vidi con in mano un cestino pieno di cibi e bevande, una tovaglia e due coperte di cui non capivo l'utilizzo visto che era fine maggio e c'era il sole.
Lo abbracciai, mi sembrò il minimo.
"Grazie, veramente, non so il perché tu stia facendo questo ma grazie" dissi sincero
"Questo ed altro" rispose facendomi l'occhiolino, avvampai, se ne accorse, maledetti lupi...
Nel frattempo si era avviato verso il bagnasciuga e rimasi ad osservare la sua camminata e notai solo ora il suo abbigliamento, niente da dire, perfetto.
Stese la tovaglia e mi fece accomodare affianco a lui, era una cosa romantica ed imbarazzante allo stesso tempo pensai, guardavo l'orizzonte, meraviglioso, poi mi girai verso sinistra ed incrociai  i suoi occhi, ma sul viso stavolta c'era un sorriso.
"Che c'è?" gli chiesi poggiando il viso sulla mano
"In questo periodo che sono andato via ho capito veramente quello che sono, e che mi sei mancato Stiles" rispose senza mai distogliere lo sguardo dal mio.
Quella risposta mi aveva scaldato il cuore, era quella che sognavo da tanto senza essere mai sicuro di quello che avrei sentito, ed ora l'aveva detto: gli ero mancato, gli ero mancato e lui era mancato a me, ora capivo il motivo delle mie sofferenze, avevo capito la confusione che avevo in testa, ora tutto era più chiaro.
Avevo paura di rispondere, paura che fosse tutto un sogno: il suo ritorno, le sue parole, i suoi sguardi. Avevo paura di interpretare quella risposta in malomodo, avevo paura.
Rimanemmo zitti a fissarci per qualche secondo, poi decisi:
"Anche tu, molto." risposi.
Sorrise e quel sorriso mi fece capire che gli ero mancato veramente.
"Bene, cosa vuoi mangiare? Ci sono i tost, prosciutto e mozzarella come piacciono a te, tortini al cioccolato come piacciono a te, frutta mista come piace a te e bibite varie" disse mentre frugava dentro in cestino
Rimasi a fissarlo divertito, come sapeva tutte quelle cose di me? Allora anche quando era lo scorbutico Sourwolf osservava ogni mia singola cosa, era una sensazione meravigliosa.
"Che c'è? Perché mi fissi? Ho detto qualcosa di sbagliato?" disse preoccupato
"Hai detto troppe cose giuste è questo il punto" risposi ridendo
"Hai un sorriso bellissimo" rispose
Stavo per morire.



I think I'm in Love - SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora