3-new people

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Quella volta non impiegati molto tempo per trovare il numero -21- inciso sulla porta, anche perché erano messe nello stesso ordine di quelle dei dormitori maschili.

Da fuori la porta sentì delle urla allora decisi di lasciare lì le valigie con un bigliettino sopra -sono la tua nuova compagna di stanza se le puoi portare dentro ti ringrazio-.

Nei corridoi non c'era poi così tanta gente come fuori nel cortile ciò significava che non erano ancora arrivati tutti.

Vagai un po' per il college poi trovai un furgoncino di cui non ricordo bene il nome ma ricordo ancora il ragazzo che ci lavorava era più grande di me, cinque\sei anni più o meno era simpaticissimo e credo ci sia ancora anche se forse un po' invecchiato , non dimenticherò mai ciò che mi disse la prima volta che mi vide.

Appena arrivata al furgoncino aspettai la fila poi quando toccò a me lui si immobilizzò mi guardò negli occhi per circa due minuti, ma due minuti davvero intensi tanto che mi sentì come immobilizzata da medusa e fu sconvolgente quelle sensazione non ce la feci più e di fatti fui io a rompere il ghiaccio dicendo:

"Se hai finito io vorrei avere qualcosa da mangiare"lui sbatte le palpebre e poi balbettò qualcosa ma alla fine ce la fece a parlare.

"Cosa preferisci biondina?" disse anche altre cose ma io ero ferma a quel soprannome che mi ricordò troppe cose in una sola volta.

"Un panino con kebab e patatine e poi mi dai dei crochet da potare"dissi ancora ferma muovendo solo la bocca, fortunatamente fece presto e quindi pagai ed andai via.

L'attesa non fece aumentare la mia fame quindi tornai in camera e trovai le valige al suo interno ma fortunatamente la camera era vuota, misi il cibo sulla prima cosa che trovai avanti poi mi addormentai sul letto che affacciava alla finestra.

******

Al mio risveglio trovai una ragazza dai capelli neri più corti dietro più lunghi avanti, avevo anch'io intenzione di fare quel taglio ma poi decisi che era meglio farli crescere un po'.

La trovai a mangiare il mio panino e quindi non volendo agrottai le sopracciglia, lei non capì e disse:

"Sono sporca?"

"Il panino" dissi io, lei lo guardò fece spallucce e poi disse:"era li fermo senza nessuno che lo mangiava allora io per non farlo dispiacere l'ho preso"

"Ed ora vai tu a prendermi da mangiare??"

"Ci sono le crochet le vuoi a me non vanno" disse come se le avesse prese lei e io dovrei farle un favore.

"Beh dato che qualcun'altro ha mangiato il mio panino devo pur nutrirmi in qualche modo, quindi dammi" rise e me le passò.

"Comunque io mi chiamo Jen" disse porgendomi la mano io ricambiai e dissi "Aria", continuai a mangiare senza dire una parola fu lei a parlare io fondamentalmente non avevo nulla da dirle.

"Come mai prima non sei entrata direttamente a posare le valige ?"

"Io sentivo urlare e sinceramente non volevo disturbare nessuno quindi ho lasciato il biglietto e sono scesa a prendere qualcosa da mangiare dato che avevo fame" mi guardò accigliata

"Avevi fame ma poi non hai mangiato niente ed hai lasciato tutto in balia di chiunque potesse entrare?" disse con tutta la naturalezza del mondo come se ciò che avesse detto fosse normale.

"Il sonno ha preso il sopravento" dissi anche se non era la verità ma fondamentalmente lei non ne sapeva nulla.

"Sai qui quando ancora non iniziano le lezioni ci sono sempre feste ti va di venirci con me e la comitiva di quel demente che prima hai sentito urlare?".

Dissi subito di si ma non perché volevo uscire con loro anche se ero lì per ricominciare una vita ed avevo un urgente bisogno di bere e non acqua.

Il pomeriggio passò in fretta scoprì che Jen era davvero simpatica ma non potevo dimostrarle di essermi già abituata alla sua presenza.

Ci preparammo insieme anche se non facemmo niente di eccessivo lei lasciò o capelli lisci com'erano anche perché erano troppo corti per far altro, mise un po' di fondotinta il correttore sotto gli occhi la matita interna ed il rimmel poi indossò un abito aderente che non era del tutto corto ma che arriva a metà gamba ed era rosso da far contrasto con i suoi capelli come aveva detto lei.

Io feci una cosa altrettanto sobria, solo che il mio vestito era nera ed un po' più corto del suo ma mentre a lei era del tutto aderente a me sopra lo era mentre sotto era più largo, dato che non volevo dare nell'occhio.

Arrivammo lì verso le nove e mezza e mi portò da un gruppo di persone.

"Ragazzi vi presento Aria la mia compagna di stanza" mi saluntarono e si presentarono
anche se al momento stesso dimenticai i nomi di tutti.

Dissi a Jen che volevo prendere qualcosa da bere e lei mi disse:" ti accompagno" ma poi un ragazzo la fermo "vado io con lei".

Fu lui a rompere il ghiaccio dicendomi: "da quando sei qui?"

"Da mezzo giorno più o meno"mi fermati riconoscendo tra la folla il ragazzo dagli occhi neri" e tu ?" dissi perché non volevo stare in silenzio anche se c'era della musica altissima.

"Una settimana e ancora mi perdo per il college" risi e poi finalmente arrivammo da un bar man.

"Faccio io?" mi disse urlando annuì e aspettai fuori da quella folla accalcata che uscisse quel bellissimo biondino.

Una volta uscito di lì mi porse la bibita e nel tragitto per arrivare dagli altri lo finì. Trovammo la metà delle persone e Jen non c'era più.

"Vuoi ballare?"dissi al biondo e lui annuì,stava dando l'altra metà del suo drink ad un amico ma io lo presi dicendo:

"Faccio io" bevvi tutto d'un sorso e poi diedi il bicchiere vuoto all'altro ragazzo facendogli l'occhiolino e trascinando il biondino nella falla a ballare .

Dopo un po' gli chiesi di andare a prendere qualcos'altro da bere e finì con il bere il mio e l'altra metà del suo.

Tornammo a ballare e i movimenti si fecero più provocatori dato che l'alcol stava facendo effetto e non solo da parte mia. Ma fortunatamente non successe niente e non so come.

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