Odio & Amore 2

CAPITOLO 2

Nel pomeriggio del giorno dopo, io e Francesco decidiamo di sdraiarci sul divano. Poggio la testa sul suo petto, ascolto il suo cuore e il suo petto che va su e giù. Il mio ragazzo, mette una mano tra i miei capelli sciolti e li accarezza come se fossero seta. Chiudo gli occhi, deliziata da quel momento cosi perfetto, cosi nostro. - Stai bene? - mi chiede Francesco continuando ad accarezzarmi la testa dolcemente. Annuisco. Dopo pochi minuti di silenzio, - Alice. - mi domanda, apro gli occhi - Dimmi - rispondo prestando attenzione al suo tono fermo. - Non lasciarmi mai, ok? - mi chiede smettendo di toccarmi i capelli. Alzo la testa e lo guardo negli occhi, è timoroso. - Perché dovrei farlo? - gli chiedo con un sorriso rassicurativo, gli accarezzo la mandibola con il pollice. Lui abbassa lo sguardo e mi sorride tranquillo. - Lascia perdere... - mi dice. Riappoggio la testa sul suo petto, sicura. - Alice, ti amo - mi dice, sono sicura che stia sorridendo, - Anche io - rispondo. Piano piano mi addormento cullata dal battito del suo cuore. - Alicee, Aliceee. - mi dice Francesco scuotendomi leggermente. Apro gli occhi e mi ritrovo davanti due frammenti luminosi, i suoi occhi. Gli sorrido, - Fatti bella, dobbiamo andare via - mi dice toccandomi un braccio delicatamente. Mi alzo e mi siedo sul bordo del divano. - Dove dobbiamo andare? - gli domando stropicciandomi un occhio. - È una sorpresa... - sussurra porgendomi due mani per aiutarmi ad alzarmi. Sorrido e gliele afferro, tirandomi su. - Come devo vestirmi? - gli chiedo di fronte all'armadio stracolmo di abiti. - Bellissima - mi risponde uscendo. Sorrido e inizio a rovistare tra la roba. Con lui è tutto cosi bello, tutto cosi perfetto. Scelgo un tubino grigio, con un paio di orecchini molto grandi neri e un paio di tacchi neri. Vado in bagno e mentre mi metto il mascara, la porta si spalanca, è Francesco. - Oddio sc! - esclama ma si blocca nel vedermi. - Vado bene? Sto male? Si? No? Forse non va bene? Troppo corto? Lungo? - chiedo a raffica, sono troppo paranoica, forse. Francesco sta zitto e continua a fissarmi intesamente. - Allora? - gli chiedo guardandomi. - Sei così bella... Dio! Sono così fortunato ad essere il tuo ragazzo... - sussurra, sorrido e lo abbraccio. Lui poggia le sue mani sui miei fianchi e i brividi percorrono il mio corpo alla velocità della luce. Mi stacco e poso le mie labbra sulle sue, lui schiude la bocca per approfondire il bacio. È un bacio lento, dolce e profondo. Lui mi fa sentire in paradiso, o meglio, è lui il paradiso. Ci stacchiamo e lo osservo. Indossa una camicia nera, un paio di jeans con degli strappi e le converse nere.... lo amo. Ritorno allo specchio, mi faccio un pocchio alto per esaltare gli orecchini tondi. Mi metto un filo di eleyner e rossetto rosso. Scendo le scale, - Sei davvero bella - ripete il mio ragazzo scrutando la mia figura. - Credo che stasera dovrò prendere a pugni qualcuno - aggiunge deciso. Scoppio a ridere e gli attorciglio le braccia al collo, - Tranquillo amore, io ho occhi solo per te - dico e lui mi sorride dandomi un bacio a stampo. Metto il giubbotto di pelle ed usciamo.  Monto nella macchina di Francesco, (in questi 5 mesi ha preso anche la patente). Lui accende il motore e fissa la strada con attenzione. - Allora, dove mi porti? - gli domando guardando ľora sul cruscotto, le 20.13. - Quanto sei curiosa ragazza! - esclama ridendo. Metto un broncio finto e faccio gli occhi dolci. - Dai, dai, dai, dai! - esclamo battendo le mani come una bambina che vuole una bambola. - Anche se mi preghi, non te lo dico, è una sorpresa - mi risponde deciso. Sbuffo e fisso il finestrino. Il buio di quest'ora mi rilassa. Dopo qualche minuto di strada, Francesco parcheggia in un parcheggio illuminato solo da un lampione. Fisso ľarea in modo curioso, all'apparenza, ne rimango delusa... "ma non si può giudicare un libro dalla copertina". - Adesso vedrai di cosa si tratta - mi dice il mio ragazzo aprendomi la portiera. Sorrido e scendo.