8. Il re dei gorilla

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La vita selvaggia di Harry continuò così per parecchi anni, senza alcuna novità, mentre egli si faceva via via più forte e più esperto e nei libri andava scoprendo sempre più quel mondo strano che doveva esistere in qualche luogo fuori dalle foreste vergini.

Durante quegli anni, trascorse molte giornate nella capanna del padre e a diciotto anni leggeva ormai correntemente e comprendeva quasi tutto ciò che contenevano i numerosi e svariati volumi che stavano negli scaffali.

Sapeva anche pronunciare parecchie parole nella lingua umana e riusciva a scrivere, in stampatello, qualche sillaba.

Fu in questo periodo di tempo che il giovane lord inglese trovò nascosta in fondo ad uno degli armadi una piccola scatola .

La chiave era infilata nella toppa e, dopo qualche ricerca e qualche tentativo, riuscì ad aprirla.

Nel cofanetto c'era la fotografia ingiallita di un uomo giovane, senza barba e di una donna, un medaglione d'oro, adorno di diamanti, appeso a una catenina, alcune lettere e un piccolo libro.

Harry passò in rassegna con grande attenzione tutti questi oggetti.

Più di ogni altra cosa gli piaceva la fotografia, perché quei volti  avevano gli occhi sorridenti ed apparivano buoni e dolci...anche se non lo sapeva quelli erano i suoi genitori.

Le lettere erano molto difficili da decifrare, perché egli non aveva imparato bene a leggere i manoscritti, perciò le ripose nello scrigno col ritratto e si occupò del libro.

Questo era tutto pieno di scrittura minuta, ma Harry non riuscì a riconoscere le parole.

Ripose tutto nell'armadio e decise che avrebbe aspettato più tardi a risolvere il problema.

Ritornò nella zona dove si trovava la sua tribù di scimmioni e si accoccolò vicino a sua madre Kala.

L'animale, dimostrando ancora una volta un comportamento quasi umano, gli accarezzò il capo con le enormi mani pelose e gli disse, nella lingua delle scimmie, quanto lo amasse.

La tranquillità venne rotta all'improvviso dall'arrivo di Kerciac.

Il gorilla, come se nel suo cervello maligno fosse scattata la molla della pazzia, emise un ruggito tremendo e si scagliò in mezzo alla sua gente, mordendo e percuotendo con le mani enormi chi gli capitava vicino.

Fu un fuggi fuggi generale, ma una dozzina di scimmie rimasero uccise o malamente ferite prima che tutte potessero trovar rifugio sui rami più alti.

Kerciak, con la bocca piena di bava, mandava grida furiose e cercava con gli occhi l'oggetto del suo odio, infine lo vide, posato sopra un ramo poco lontano...Harry, l'essere che a fatica aveva accettato nella sua tribù.

Il ragazzo capì che lo scimmione lo stava sfidando, allora si calò a terra.

L'intera tribù, appostata in alto, tratteneva il respiro e guardava.

Kerciak, senza smettere di ruggire, si gettò immediatamente sull'avversario che al suo confronto pareva un nulla.

Nonostante le gambe corte, lo scimmione, dritto, era alto almeno due metri.

Harry lo aspettava immobile...era anche lui forte, ma, con tutta la sua statura, che per un uomo era alta, e coi muscoli ben sviluppati, sembrava pur sempre un essere debole e inadatto ad affrontare la terribile prova.

Ad un certo punto il gorilla caricò il ragazzo, ma questi, essendo più agile e veloce, gli sfuggì.

Harry, non sapendo come difendersi ed attaccare, si guardò febbrilmente in giro, finché non vide una pietra abbastanza pesante.

La sollevò a fatica e, con un rapido movimento del braccio, la scagliò in avanti, andando proprio a colpire la fronte di Kerciac.

Il gorilla rimase intontito dal colpo e ondeggiò come fosse un ubriaco, Harry gli si lanciò addosso e, dopo aver strappato da un albero un pezzo di liana, glielo avvolse attorno al collo.

Lo scimmione si dibattè un po' ma Harry era comunque forte e in breve ebbe la meglio su di lui.

Ad un tratto, un brivido percorse il gran corpo irsuto, che si irrigidì per un istante e poi
cadde inerte al suolo.

Kerciak era morto.

Harry posò un piede sul collo del nemico ucciso e fece risuonare per la foresta l'urlo selvaggio del suo trionfo.

Così il giovane lord Styles  divenne re dei gorilla.

Per alcuni mesi, la vita del piccolo branco continuò all'incirca come prima, però
l'intelligenza superiore di Harry e la sua abilità nel cacciare procuravano i viveri in
abbondanza assai maggiore che in passato.

Harry trascorreva nella capanna in riva al mare la maggior parte del tempo e i libri lì contenuti erano diventati la sua passione.

Tuttavia una mattina,quando tornò nel suo rifugio, dopo essere stato nella giungla alcuni giorni con le scimmie, fece una incredibile scoperta.

Sulla spiaggia c'erano pezzi di legno e altri oggetti sconosciuti, ma, adagiato sulla sabbia c'era un uomo proprio come lui.

Harry nella giungla ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora