Capitolo 3

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Un altro getto d'aria proveniente dall'alto rallenta la mia salita.Arrivata, finalmente, al piano prescelto, scendo dalla piattaforma e i neon, segnalando la mia posizione,si accendono. Il lungo corridoio color grigio-sporco, pieno di porte rosse, è al centro del mio orizzonte. Il suono di centinaia di lamenti,richieste d'aiuto e urla graffiano le mie orecchie.Tutte queste stanze sono celle di Diversi che aspettano il proprio destino compiersi. Cammino nel lungo corridoio e mi sento osservata,osservata da occhi stanchi e supplichevoli. Aumento il passo. «Devo morire per aver cercato di sfamare la mia famiglia?» urla un uomo da una stanza, «Devo essere marchiato a vita perché ritengo stupide le regole dei dieci?».

Le regole non sono molte,ma da esse ne vale il resto della vita.

1) Non mettere in discussione le regole imposte dai dieci o la tua esistenza verrà messa in discussione.

2)Non uccidere o verrai ucciso.

3)Non rubare o la tua vita verrà messa in discussione.

4)Non amare qualcuno del tuo stesso sesso.Noi viviamo per procreare.

5) Non vestire di un altro colore.Solo il bianco colora la nostra anima di puro splendore.

e via susseguirsi

Arrivata alla porta principale posizionata alla fine dell'infinito corridoio,passo il mio badge identificativo nel pannello. «Alyson Hill.Accesso consentito.» la porta si apre ed entro nel "centro di raccolta e assegnamento Diversi", qui i nuovi trasgressori vengono selezionati e messi in vari gruppi in base alla loro età, una volta raggruppati si mandano al "centro controllo salute" dove vengono esaminati e testati, se alcuni elementi sono utilizzabili per lavori all'esterno della sede possono essere rilasciati e utilizzati. Dopo il controllo vanno portati al "Marchiatoio" dove -uno ad uno- vengono appunto marchiati dei loro reati. Un grande cerchio nero dominerà la loro nuca.

«Buongiorno signorina Hill» Saluta Jonathan accanto all'entrata della porta «Buongiorno anche a lei» Jonathan è davvero un bel ragazzo.Ha i capelli castani e gli occhi anche essi di un morbido castano chiaro,il suo corpo alto e muscoloso mostra la sua perfezione. «I nuovi arrivati aspettano solo te.» dice lui con un filo di ironia nelle labbra «Certo.»

Arrivata davanti alla grande cella di raccoglimento comune, do il consenso per attivare lo "sblocco automatico" del portone.
Uno schieramento di uomini armati si posiziona dietro e avanti me.
Escono in fila uomini e donne di tutte le età incatenati a mani e piedi. Un uomo di piccola statura cerca di aggredire una guardia,ma viene immediatamente fermato con una pallottola conficcata nel petto. Il diverso cade per terra in una pozza di sangue. Le urla e gli schiamazzi non tardano ad arrivare,l'agitazione cresce e i pianti isterici pure.Suona l'allarme d'emergenza che stride e stona i timpani .
Tutti smettono di parlare e si tappano le orecchie.
L'allarme smette di suonare e il silenzio regna sovrano. «Questo» Dico puntando il dito verso il diverso disteso per terra«È quello che succede a chi cerca di creare disordine.Continuate il raggruppamento.» il grande ingranaggio ricomincia a girare, l'ordine torna. «Alyson!» Urla qualcuno dietro di me, è Jonathan « Dimmi Jon.» «Una ragazza ha tentato il suicidio, ha provato a tagliarsi le vene con un pezzo di vetro!». Neanche qualche secondo dopo,Mi ritrovo a correre per tutto il centro di raccolta.

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