3.

18 4 0
                                    

Questa proprio non me la voglio perdere. Ritorno indietro e mi risiedo sulla sedia. Luca, al contrario di me, prende una chitarra elettrica.

Quello che succede dopo è difficile da descrivere. È fantastico sia come canta che come suona. La sua voce ti trasporta in un altro mondo. Alla fine della sua prova mi ritrovo a bocca aperta dallo stupore. E come se non bastasse Luca se ne accorge e sul suo volto compare un sorrisino soddisfatto.

***

Questa giornata mi ha completamente distrutta sia fisicamente che emotivamente. I ragazzi lì sono tutti molto bravi. Solo 20 persone riusciranno a cantare a fine anno. Ed ora che ci penso la mia audizione non ne era all'altezza. Che disastro sono!

Arrivo a casa e mi butto letteralmente sul letto senza togliermi le scarpe. Accendo il telefono, spento da stamattina. Mi arrivano 10 messaggi, 5 chiamate tutte da mia mamma. Decido così di chiamarla. Risponde subito al secondo squillo.

"Ehi mami scusa se non ti ho chiamato prima ma ero a scuola." Dico precedendola.

"Oh tesoro mi hai spaventato a morte. Pensavo ti avessero rapito o avessi avuto un incidente." Mi risponde.

Sbuffo. Sempre la solita.

"Esagerata ma! Allora come va la? Tutto bene in America? E il tuo Mirko?" Domando a raffica.

Mirko è il suo terzo marito da quando papà ci ha lasciato 2 anni fa. Sembra apparentemente un tipo apposto.

"Va tutto bene qui. E anche con Mirko. Mi manchi tanto sai."

Anche a me manca tanto. Ma dovevo partire. Dovevo allontanarmi da casa per un po. Visto che non rispondo mia mamma continua " allora l'appartamento? Tuo nonno è venuto a trovarti? Ti ha almeno aiutato con gli scatoloni?" Domanda.

Il nonno sarebbe il papà di mio padre. Neanche lui è più a contatto con suo figlio.

"Sì è venuto. Senti Ma ora stacco. Devo ancora mangiare e farmi una doccia. Ci sentiamo domani." Dico

"Va bene tesoro. Ti voglio bene bambina mia."

Attacco. Non ho mai detto a mia mamma la frase "ti voglio bene". Si, sarò pure una figlia stronza ma non riesco dire queste cose apertamente. Glielo dimostro, quello è ovvio, ma a modo mio.

Mi tolgo finalmente le scarpe, i vestiti e mi fiondo sotto la doccia. Non so per quanto rimango ma guardandomi le dita delle mani noto che sono tutte rugose. Mi asciugo e indosso il pigiama quello con le mucche, il mio preferito. Sto per aprire il frigo quando noto un post-it attaccato.

"Ciao Amanda sono passato oggi per portarti la spesa. Ti ho anche preparato la pastasciutta. La trovi qua dentro.
Nonno"

Sorrido leggendo il messaggio del nonno. È stato molto carino da parte sua. Non lo vedo da due anni ma sapere che si preoccupa per me mi rende felice.

Riscaldo la pasta e mi siedo pronta per mangiarla.

Finito di sparecchiare la tavola mi butto sul divano e guardo la tv. Sul sei scopro che alle nove c'è hunger games. È il mio film preferito. E adoro la loro strana storia d'amore. Decido, allora, di guardare questo ma non riesco nemmeno a vedere i primi dieci minuti del film che mi addormento.

***
"Ok ragazzi ci vediamo domani." Dice il professore. E cosi anche il secondo giorno è andato. Sto per uscire dalla classe quando una ragazza mi blocca il passaggio.

"Ciao piacere mi chiamo Sofia. Ti ho vista ieri mentre cantavi la canzone di Pink. Sei stata grandiosa.." "Mi chiamo Amanda" rispondo alla sua domanda non detta. "Grazie sei gentilissima." Continuo un po imbarazzata.

"L'hai rielaborata tu la canzone?" Continua con le domande. Ora però si è tolta dalla porta e camminiamo insieme per il corridoio.

"Si..." Non mi fa finire di parlare che riprende lei " Sai stasera c'è una festa. Vuoi venire con me?" Domanda.

"Si dai va bene. Dove si trova?" "Se mi dai il tuo numero te lo scrivo dopo. Sai stasera è una serata molto importante perché Luca suonerà con i suoi amici!" Afferma saltellando sul posto. È una ragazza piuttosto strana. Notando la mia faccia stranita continua " Non sai chi è Luca? Non puoi non averlo notato." So eccome chi è Luca ma decido di tenerlo per me il mio incontro/scontro con lui. "Comunque ti scrivo dopo. Ciao Amanda." Mi saluta e se ne va. Solo dopo pochi secondi mi accorgo che non gli ho dato il mio numero.

"Sofiaaaaa aspetta!!"

L'amore non mi basta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora