capitolo 29

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Suona la sveglia,sono le 3:00 del mattino. Non fatico ad alzarmi poiché sono andata a letto alle 6:30 del pomeriggio ieri.
Mi alzo,vado a mettermi dei leggings neri ,una maglietta bianca con una stampa,la felpa che mi diede Jesús la prima volta e gli anfibi neri di vernice.
Prendo le valigie e scendo al piano di sotto dove,come pensavo non c'è nessuno. Mangio un paio di biscotti,tanto so che mangeró in aereo, prendo le 3 valigie il mio zainetto e il cellulare.
Esco di casa, chiamo un taxi che arriva dopo 2 minuti é davanti a me.
"Buon giorno" dice il taxista. Prende i miei bagagli ,li mette in auto e io salgo e mi siedo sul sedile posteriore.
Chiamo Jesús,mi assicuro che sia in orario.
"Ehi amo' scusa ,ma volevo solo sapere sé sei in orario" dico io appena risponde.
"Sisi. Sono in taxi arrivo fra 10 minuti".annuncia con voce ancora da nanna.
"Perfetto aspettami seduto sulla panchina davanti all'entrata dell'aereoporto".
"Oki tesoro. Te amo" dice con dolcezza.
"Anch'io molto" rispondo e chiudo la chiamata.
Arrivo in aeroporto e ,come avevamo detto ci incontriamo davanti all'entrata.
Gli vado incontro, mi bacia un bacio lento e caldo che mi fa venire i brividi. Sorride sotto le mie labbra.
"Non vedo l'ora" dico entusiasta appena entriamo.
"Anche io. l'Italia é bella ma casa é casa." Dice lui con una luce negli occhi che é strepitosa.
Attendiamo di poter salire sull'aereo dopo mezz'ora di check-in.
"Nerviosa?" Chiede lui fra italiano e spagnolo.
"Un po'. É la prima volta che prendo un aereo." Sorride.
Sono ogni secondo più agitata. Mi prende la mano,la accarezza e mi rilassa.
Ci abbracciamo fino a che non arriva il momento.
Saliamo sull'aereo. É grande. Molto. Troppo.
Seguo Jesús che sembra sappia bene dove andare.
Si sedie al posto f 3 così mi siedo accanto a lui. Passa un hostes,ci fissa più me che Jesús che mi prende la mano con fare protettivo.
Il pilota dice che stiamo per decollare. So che non si potrebbe ma sollevoo il bracciolo e lo abbraccio. Ho paura.
Sto attaccata a lui fino a che non finisce la partenza.
"Come va?" Chiede lui accarezzandomi la testa.
"Mm...okey cioé... grazie." Dico imbarazzata. Sistemo una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

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