capitolo 37

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                                         ⭐Jesús⭐
Sono le 8:00, suona la sveglia. Odio alzarmi la mattina.
Come immaginavo Chiara é già a fare la doccia. Come fa a svegliarsi così presto,senza far fatica non lo so.
Appena esce dal bagno, la squadro da capo a piedi. É bellissima. Indossa solo l'intimo, ha i capelli raccolti il un chignon, e qualche ciuffo ribelle che scappa dal raccolto, ricadendogli sul viso, e facendola sembrare una principessa.
Si accorge che la guardo. Arrossisce.
Distolgo lo sguardo un po' imbarazzato. Lei viene sul letto e si sdraia su di me.
"Buongiorno" dice giocherellando coi miei capelli.
Faccio un mugugno senza senso e faccio i capricci come un nanerottolo rompiscatole, solo perché non voglio alzarmi.
"Sé non ti alzi dovró andare solo io a Madrid...eh va beh..." Dice lei, sapendo che con quelle parole sarei saltato in piedi ,e così é stato.
Vado a fare una doccia veloce. Esco dal bagno e mi infilo una maglia a stampe, dei jeans strappati e una giacca in pelle nera.
Lei é vestita benissimo come sempre. Ha dei pantaloni bianchi a vita alta allacciati con 5 bottoni dorati, un maglioncino in cotone blu notte con una fantasia bianca e le sue solite Adidas bianche. una volta pronti andiamo a fare colazione al piano terra.

                                        ⭐Chiara⭐
Ci sediamo al tavolo che ci hanno assegnato. Prendo dei cereali con pepite di cioccolato,un cappuccino e dell'acqua.
Jesús prende una brioche , un caffè e del succo di frutti rossi.
Mangiamo tranquilli.
"Agitato per domani?" Chiedo io non sapendo come si possa sentire.
"Agitato no, sono felice perché é il 3° album che uscirà e non vedo l'ora che possano ascoltarlo tutte le fan" dice orgoglioso. Sono felice per lui.
"E tu? Nervosa a vedere il tuo ragazzo che inciderà il disco?" Mi chiede.
Cosa? Posso vederlo all'opera?
"Mi lasceranno entrare?" Chiedo io perplessa e dubbiosa.
"Si, dirò che sei una parente e che ti farebbe piacere vedere. Non c'è problema, né sono sicuro" lo sento dire convinto.
Mi fido di lui. Finita la colazione andiamo a lavare i denti e a finire le valigie.
Alle 11.30 siamo sul taxi, che ci sta portando in aereoporto.
Dopo la solita ora e mezza di imbarco eccetera, partiamo. É meno brutto della prima volta, ma sono rimasta abbracciata a Jesús fino alla fine.
Abbiamo ascoltato insieme musica e guardato un film fino a che non siamo atterrati.

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