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Harry's pov

Come stabilito, dopo mezz'ora sono sotto casa. Le mando un veloce messaggio per avvisarla ed accosto spegnendo la macchina. Ricordo ancora la prima volta in cui salì in questa stessa macchina. Era a scuola per un progetto ed io dovevo aiutare la signora Elizabeth, quella della mensa. Le offrì un passaggio, e quando le chiesi di uscire con me rifiutò.

«Non hai mai sentito parlare di corteggiare una ragazza?» Mi chiese sorridendo prima di uscire dalla macchina. Da quel momento capì. Capì che lei era diversa.

Se mi avessero detto che Harry Styles si sarebbe fidanzato, sposato ed avrebbe addirittura avuto dei figli, avrei riso. Ed eccomi qui che prenoto weekend fuori città per noi due quando gli occhi di mia moglie sono contornati dalle occhiaie. Eccomi qui che la porto al cinema ogni fine settimana e le porto la colazione a letto quando è troppo stanca per alzarsi.

Riaccendo la macchina quando la vedo all'ingresso che chiude la porta alle sue spalle. Ha il raccoglitore tra le mani e si avvicina alla macchina scostandosi le ciocche che le sono cadute davanti agli occhi. Si allunga verso di me per baciarmi.

«Sono così nervosa.» Dice con la voce tremante.

«Sarai fantastica come sempre.» La rassicuro mettendole una mano sulla gamba. Lei mi guarda, posso vederla con la coda dell'occhio.

«Sei sicuro?» Mi chiede ancora. So che ha bisogno di rassicurazioni e so che gliene darò sempre, fino all'ultimo giorno, come abbiamo promesso qualche anno fa.

«Sono sicuro.» Sposto lo sguardo dalla strada alla sua faccia per una frazione di secondo. So che si sente meglio quando la guardo negli occhi. Annuisce ed appoggia la testa al finestrino.

L'edificio è enorme e spero non ci siano così tante persone, la metterebbero a disagio. Capisco di sbagliarmi quando attraversiamo l'ingresso ed entriamo nella grande sala. Quasi tutti i posti sono occupati e Sky tiene lo sguardo basso. Le stringo la mano mentre la guido verso i posti che ci sono stati riservati.

«Siamo qui oggi per ascoltare una delle migliori scrittrici emergenti. Il suo libro è salito in cima a tutte le classiche ed è stato il più acquistato nonostante sia uscito solo due mesi fa. Signori e signore, Sky Williams.»

Sky si alza sistemandosi il vestito e si volta per guardarmi.

«Andrà tutto bene.» Le dico a voce bassa. Lei annuisce e si allontana camminando verso il grande palco a pochi metri da noi.

«Si aspettava che il suo libro avesse così tanto successo?» Il giornalista avvicina il microfono al suo volto.

Posso vedere da qui che si sta mordendo il labbro e schioccando le dita e salirei solo per stringerle la gamba e sussurrarle di stare tranquilla. Non ha alcun motivo di essere agitata. È fantastica, lo è sempre stata in ogni sua precedente intervista. Ma so che essere a casa con sole poche persone ed una telecamera è ben diverso che stare in una stanza piena di persone pronte a giudicarti per ogni tuo piccolo errore.

«Assolutamente no. Insomma, speravo lo avesse ma non avrei mai immaginato che arrivasse così presto. È iniziato tutto così. Io e mio marito che ricordavamo i momenti trascorsi insieme, tutto ciò che avevamo passato. Poi abbiamo iniziato a scrivere ed è stato lui a dirmi di farci qualcosa.»

«Quindi suo marito ha contribuito alla scrittura del libro?» Spero che dica di no. Voglio che il merito sia suo. È stata lei a rivedere i miei errori ed è grazie a lei se oggi il libro è perfetto così com'è.

«Il libro è caratterizzato da due punti di vista diversi: il mio ed il suo. Non mi sembrava giusto scrivere per lui. Solo lui poteva sapere cosa avesse provato in quelle determinate situazioni. Quindi sì, lui ha scritto i suoi punti di vista ed io i miei.» Dice guardandomi.

«Ha mai pensato ad un sequel per "Impossible"?»

«In realtà sì, ma non ho tempo. Essendo una mamma a tempo pieno, è molto difficile conciliare le due cose. Penso che "Impossible" non sarà accompagnato da un seguito, ma in compenso, spero di aver scritto uno dei finali più belli e di non aver lasciato nessuno con l'amaro in bocca.» Dice sorridendo e facendo sorridere le persone presenti.

«Cosa avete provato lei e suo marito quando avete letto per la prima volta il libro?»

«Per quanto riguarda me, è stata un'emozione indescrivibile. Leggere ciò che ci era successo con la consapevolezza che altre persone lo avrebbero fatto. Per quanto riguarda mio marito, lui non l'ha ancora letto.» Sorride e mi guarda.

«Intende che suo marito non ha ancora letto il libro che avete scritto?» Il giornalista sembra più incuriosito di quanto sembra. Sky scuote la testa.

«Diciamo che sarà il suo regalo di compleanno. Lo leggerà quel giorno.»

L'ha sempre detto anche a me. Ogni qualvolta la vedevo scrivere, volevo semplicemente rubarle uno dei suoi fogli dal raccoglitore. Lei non mi ha mai permesso di leggere i suoi punti di vista e so che se l'avessi fatto, si sarebbe arrabbiata.

«Bene, un'ultima domanda.» Dice l'uomo prima di voltare la pagina della piccola agenda che ha tra le mani. Sky annuisce e si sposta i capelli dietro l'orecchio. Posso vedere che si è rilassata. Ora sorride e la sua postura non è più eretta come prima, è più sciolta.

«Perché ha scelto come titolo "Impossible"?»

Incrocia le gambe una sopra l'altra prima di rispondere.

«Diciamo che la parola "impossibile" è stata quella che mi ha accompagnato durante il periodo prima della nostra relazione. Io e mio marito eravamo molto diversi a quel tempo ed io continuavo a ripetermi che sarebbe stato impossible che io fossi stata con un tipo come lui.» Cita la frase del libro.

«Ma si sa, le cose cambiano.»

Sono così fiero di lei. Sono cosi fiero di avere una donna come lei al mio fianco.

«La ringrazio a nome di tutte le persone presenti, Signora Williams.» L'uomo le porge la mano che lei stringe sorridendo prima di alzarsi e di camminare verso di me.

Quando si siede, faccio scivolare la mano nella sua prima di allungarmi verso di lei per parlarle all'orecchio.

«Ti avevo detto che sarebbe andata bene.» Le dico e lei sorride.

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