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Harry's pov

Sento il rumore della porta di casa e leggeri passi risuonare per casa. Chiudo il libro facendo scorrere le mie dita sulla copertina come per imprimere il mio tocco sul lavoro che abbiamo fatto e portato a termine nel migliore dei modi.

Sky ed i ragazzi mi raggiungono e, prima che possa accorgemene, Nate e Natalie circondano con le loro esili braccia il mio bacino stringendomi in un abbraccio che mi fa bene al cuore.

«Buon compleanno, papà.» Dicono all'unisono prima di stamparmi un bacio su entrambe le guance.

Li stringo a me e, spostando i capelli di Natalie dietro l'orecchio e scompigliando quelli di Nate, li ringrazio con uno dei sorrisi più veri che abbia mai rivolto a qualcuno.

«Bene, vi lasciamo fare i piccioncini.» Dice Natalie prima di mettere un braccio intorno alla vita del fratello e camminando verso le loro rispettive camere. Nate mi fa l'occhiolino e si allontana abbracciando Natalie che gli sta completamente avvinghiata.

Vederli andare così d'accordo, vederli abbracciarsi, nonostante qualche minuto prima abbiano avuto un litigio, mi rende l'uomo più felice del mondo.

Sky fissa la scena con gli occhi che le brillano e si avvicina lentamente a me. Allunga le braccia nella mia direzione per poi agganciarle al mio collo. Mi attira in un abbraccio, uno di quelli che solo lei sa darmi, ed appoggia la testa sul mio petto.

«Buon compleanno amore.» Dice prima di baciarmi. Il suo tocco è leggero e mi trasmette tranquillità. Con lei, anche se fossi dall'altra parte del mondo, mi sentirei sempre a casa.

Si stacca ma io le cingo la vita facendo scontrare i nostri corpi ed i nostri sguardi. Riesco a capire che c'è della preoccupazione nel suo, lo capirei sempre. È sempre stato così. Siamo sempre stati collegati da qualcosa di troppo forte da essere spiegato, ma è questo che ci rende così uniti e permette al nostro amore di non dissiparsi mai.

«L'hai letto?» Non c'è neanche bisogno che le chieda a cosa si stia riferendo.

«L'ho letto.»Affermo mentre lei si acciglia.

«Come ti è sembrato?» La preoccupazione ed il timore che non abbia apprezzato il suo duro lavoro sono percepibili nella sua voce mentre mi guarda con gli occhi che hanno rubato ogni parte di me tempo fa.

«L'ho amato.» La rassicuro spostandole i capelli che ricoprono il suo bellissimo volto.

«Dici sul serio?»

«Ho amato ogni singola parola di questa storia Sky, e non solo perché hai scritto della nostra storia, ma perché è scritta così bene che si percepisce il duro lavoro e tutte le emozioni che hai investito nello scriverla. Era come se, mentre leggessi, noi, io e te, di qualche anno più giovani ed inconsapevoli che saremmo arrivati fin qui, fossimo seduti lì.» Indico il tavolo a pochi centimetri da noi.

«È stato come rivivere quei momenti. Il momento in cui mi presentai alla tua porta con la colazione tra le mani. È stato come se potessi rivederti mettermi il caffè esattamente come quella mattina.» Sorrido ricordando, ancora una volta, cosa avevo fatto per questa ragazza, ormai donna, davanti a me che non avevo mai fatto per nessun'altra.

«Avevo paura non ti piacesse. Avevo paura che qualcosa ti avrebbe dato fastidio.» Ammette e capisco il motivo per cui era così turbata.

«Non devi aver paura. Tutto ciò che c'è scritto lì dentro » indico il libro «è perfetto.»

«Ti amo.» Mi dice prima di stringermi e far scontrare nuovamente le nostre labbra.

«Ti amo.» Le dico stringendola come se potesse scappare da un momento all'altro.

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