Il Dio della Morte

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Io ed Elisabeth stavamo correndo nel bosco,per raggiungere Cassandra che ci aspettava alle pendici della collina,appena sotto casa sua.

Eravamo quasi arrivati quando Elisabeth mi fece perdere l'equilibrio facendomi cadere a terra.

Che cavolo succede..non riesco a comunicare col suo lupo

-Elisabeth che succede?!-le chiesi mentalmente

-Io non sono Elisabeth,il mio nome è Melisandre. Sono un demone molto antico e attualmente possiedo il corpo di questa insulsa umana.Tu portami da mio zio,Ares e magari morirai di una morte veloce- conclude ghignando

-Da questa parte-le dissi indicandogli la direzione

Pochi minuti dopo

-Ti aprirò il portale per gli inferi e tu dovrai parlare con il Dio della Morte per insegnarle a controllare la sua parte demone.-mi disse mentalmente

Gli occhi dell'anziana si fecero completamente bianchi.Era successo tutto così in fretta..avevo portato Elisabeth con me subito dopo averle detto tutto,anzi mi aveva obbligato.

Cassandra recitava parole in latino...avevo studiato il latino ma mi restavano indifferenti le parole che diceva,non riuscivo a comprenderle.

Dal terreno davanti al ciliegio che c'era davanti casa si formò un tunnel a occhio molto profondo.

-Ah bene finemente questi qua si sono decisi-disse scocciata

Che vecchia pazza...

Si fermò davanti al ciliegio.

-Non posso accompagnarvi oltre,la nipote del demone supremo saprà indicarti la strada.-

Con un cenno della testa ci incitò a continuare così entrammo.

Dentro non si poteva respirare c'era puzza di morto,di putrefatto.

La ragazza camminava tranquilla e spensierata come se non ci fosse alcuna puzza o odore insopportabile.

-Tu non senti puzza di morto?-

-No,intendi questo profumino invitante?In realtà questa scia di profumo ci porterà da mio zio-disse soddisfatta facendo un respiro profondo

Fra un po' vomito...

Eravamo arrivati in un atrio gigante contornati da ossa umane e cranei.

Mi guardai intorno e rigirandomi mi trovai un coltello puntato a pochi centimetri dalla faccia.

-Fermi dove siete!!-disse una voce,non so dire chi l'abbia detto perché erano tutti identici tra loro

In mezzo a tante persone tutte uguali tra loto spiccava uno sguardo,un viso come prettamente diverso dagli altri.
Si fece largo tra le persone che lo facevamo passare mettendosi di lato

-Oh mia cara e splendida nipote finalmente ci rivediamo..quanto tempo..l'ultima volta era il 939 ti vedo più cresciuta-

-Grazie zietto e tu invece vedo che hai rimodernizzato il castello!!-

-Castello?!-chiesi incredulo

-Chi è codesto!GUARDIE!!-

Guardai Melisandre, mi guardava indifferente,fin quando un colpo alla testa mi fece svenire

Il Licantropo MaledettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora