CAPITOLO 2.

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Mi svegliai di colpo sudato. Non ricordavo che cosa avessi sognato , ma probabilmente era meglio cosi'. Mi alzai dal letto e aprii la porta. Doveva essere tornata mia madre, perchè c'era un buon profumino di carne. Andai in cucina. Trovai mia madre apparecchiare << Buongiorno >> dissi. Mi guardò sorridente e rispose con un semplice << Buondi' >>. Cosi'  mi sedetti a tavola. Appena finii di pranzare mi lavai i denti e tornai in camera mia. Indossai le mie cuffie e alzai il volume della musica.

Mi distesi sul letto. Fissai il muro per una decina di minuti ripensando a ciò che era accaduto quella mattina. Non riuscivo a comprendere il motivo di quel comportamento. 《La realtà è che noi esseri umani siamo "imperfetti" e aspiriamo a quella che noi definiamo "perfezione" , pur sapendo già che essa è irraggiungibile. Perché? ...Perché in realtà la perfezione non esiste. Finendo cosi' per odiare la nostra vita , invidiando chi ha più di noi e deridendo che ha meno di noi. Perché è cosi' che funziona , sentiamo il bisogno di sentirci superiori a qualcuno perché non ci sentiamo abbastanza. Siamo esseri cosi' fragili che sentirci superiori a qualcuno ci appaga. Ci fa sentire abbastanza. Non capendo però che la vera soluzione è ammettere a se stessi che esiste qualcuno migliore di noi. Vivendo cosi' nella frustrazione , sfogandoci su altri , creando loro altra frustrazione , dando cosi' il via ad un ciclo infinito destinato a ripetersi. Ed è in questo che si dimostra la nostra imperfezione , nel non riuscire a cambiare. Ad evolverci. Restiamo... immutati nel tempo...》

Sentii un leggero peso sul petto. Un piccolo vuoto cominciò ad insinuarsi nel mio cuore. Un piccolo vuoto che presto sarebbe diventato una voragine.

Un senso di angoscia mi pervase , cosi' decisi di chiamarla. Lei era l'unica che mi calmasse. Ne ero diventato dipendente. Era una droga. La mia preferita.

Non appena mi rispose cominciò a farmi domande del tipo << Cos'è successo? Tutto bene? Sicuro di stare bene? >> senza contare le innumerevoli minacce di morte. << Domani a scuola parliamo >> disse con tono autoritario. << Va bene >> ridacchiai e chiusi la chiamata. Guardai l'orario e senza accorgermene erano già le 22:30. Non m'importò più di tanto , ero riuscito a parlare con lei. Questo era importante. Sentirla , guardarla , toccarla ,questo era quello che mi serviva per vivere. Perché lei non faceva parte della mia vita...lei era la mia vita. Era entrata cosi' per caso nel mio mondo fino a diventarne l'essenza. E per quanto io provassi a pensare ad altro , lei , rimaneva il mio pensiero fisso.
Più aumentavano i giorni , più io mi perdevo sempre  più in quegli occhi marroni di cui rimasi incantato la prima volta che la vidi.

《È così strano come una semplice casualità , possa stravolgerti la vita , in meglio o in peggio che sia. È così incredibile. Spesso quando accadono eventi importanti pensiamo spesso che fosse destino che accadesse, ma esiste realmente il destino?

Per me esiste , perchè dal momento in cui veniamo al mondo siamo destinati a morire , a crescere , a provare emozioni , a vivere. Il destino cambia a seconda delle nostre azioni...Il destino è il nostro libro , e le nostre azioni le sue parole.

Spetta a noi decidere se esserne i protagonisti o una semplice comparsa...》

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 07, 2016 ⏰

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