"Santo cielo! Possibile che tu abbia ancora fame? Sei davvero un'ingorda! Da oggi ti chiamerò Minù, la gattina cicciona!" dichiaro entusiasta, come se avessi trovato il titolo per un nuovo cartone animato Disney.Sì. Parlo con la mia gatta. È l'unica consolazione che ho in questi pochi giorni di riposo, che hanno spaccato in due la mia quotidianità. Proprio ora che avevo preso giri!
Alzati, fai colazione, lavati, studia per il prossimo esame, mangia, di nuovo su quei benedetti libri, indossa l'uniforme da cameriera, recati in pizzeria, lavora, lavora, lavora, dormi (sempre troppo poco) e poi dormi!
Per poi ricominciare tutto di nuovo: alzati, fai colazione... Beh, avete capito.
Fortunatamente, il mio capo è rimasto davvero colpito dal modo in cui ho gestito il servizio completamente da sola ed è per questo che posso godermi due giorni di meritato riposo!
"Guardare film strappalacrime con popcorn e patatine è tutto ciò che voglio... e per te Minù, scatolette al salmone... che ne dici?" mi fiondo sul divano mentre la mia compagna si accoccola sul ventre.
Almeno oggi, avrei lasciato che il collasso post-pranzo si impossessasse senza sensi di colpa.
Che bella sensazione. Il sonno che lentamente ti avvolge, come lunghe braccia possenti, e dolcemente ti sussurra di chiudere le palpebre per lasciarti andare.
Era giunto finalmente il momen...
Driiiiiiiiiiiin! driiiiiiiiiin! driiiiiiiiiiiiin!
No! Non ci credo! Il campanello! Avrei dovuto munirmi di quei cartelli "Do not disturb", a mo' d'albergo. O tagliare i fili elettrici.
Ciondolante, mi dirigo verso l'ingresso e, con uno sbadiglio, apro la porta che mi viene spinta contro violentemente. Sono schiacciata contro la parete.
"Emergenzaaaaa! Emergenzaaaaa! Non posso restare a lungo! Non ho assolutamente tempo da perdere!" la voce stridula di mia cognata rimbomba nell'ingresso e con l'andatura da oca sculettante fa il giro di tutte le stanze. La odio!
"Calmati Cristina, per favore... le trottole mi fanno venire il mal di mare! Che vuoi?"
"È un'emergenza... devo scappare, non ho tempo! Ti lascio Emily fino a domani... è davvero un'emergenza!" il ruolo del Bianconiglio in Alice nel paese delle Meraviglie le sarebbe calzato a pennello.
"E quale specie marina in via di estinzione hai intenzione di salvare oggi?" incredula, osservo il suo cappello di paglia a falda larghissima, il costume intero azzurro scintillante, abbinato al sottile pareo smeraldo.
"Simpatica come le zanzare! Qui c'è tutto ciò che piace ad Emily" mi lancia distrattamente un'interminabile lista che sembra un rotolo di carta igienica, che a mala pena guardo.
"Leggila con cura! ... E tu piccolina, da' un bacio alla mamma - smack, smack - e comportati come se fossi a casa tua! Domani torno a prenderla! Mezzogiorno in punto! Bye!" sparita oltre la porta.
Riesco in tempo ad affacciarmi sull'uscio per assassinare con uno sguardo truce mio fratello, che mi ricambia con uno scusa tra le labbra, prima di ingranare la marcia e sparire anche lui.
Poso gli occhi sulla piccola Emily, ancora fuori casa.
"Emily! Allora, entriamo? Ma prima abbracciami forte... come sei cresciuta!" non vedo mia nipote da quasi tre mesi, e questo mi rincresce molto.
STAI LEGGENDO
Concorso "LE FARFALLE"
General FictionSECONDA CLASSIFICATA! Questo mio primo progetto racchiude tutte le One Shot che scriveró per il concorso "LE FARFALLE" organizzato da LaMantide e Mimidreamysoul. "Il concorso LE FARFALLE nasce per aiutare gli autori di Wattpad; è un buon modo per fa...