CAPITOLO 20

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avevo appena iniziato a mangiare il mio gelato quando nella gelateria entrarono delle persone con una maschera in viso , e con delle pistole in mano .

tutti nel negozio iniziarono a urlare .

-oh merda - dissi facendo cadere il gelato a terra

-oh merda...- sentii dire da uno degli uomini con le maschere

-sdraiatevi per terra e state zitti , te apri la cassa e tira fuori tutto il denaro - disse uno degli uomini che doveva essere il capo della banda

uno andò a prendere i soldi e gli altri ci guardavano .

io stavo sdraiata per terra e vicino a me c'erano justin, niall e harry . erano molto spaventati , come tutti quelli che stavano nella gelateria .

uno mi passò vicino e mi fissava .

-le pistole sono finte - dissi a bassa voce a niall che avevo accanto

-che ne sai te ? - mi rispose

-so riconoscere delle pistole vere da quelle finte , adesso io salto addosso a questo qui , e tu , harry e justin saltate addosso agli altri tre , ok ? - dissi

-no,no , tu non farai niente - disse niall ma tanto non servi' a niente perché saltai sulle spalle di uno degli uomini, gli levai la pistola dalle mani che come pensavo erano finte , e la lanciai a niall che ancora stava per terra incantato a guardarmi in azione .

-dai , niall - dissi

lui subito si alzò insieme agli altri due .

niall diede un pugno ad uno e lo fece cadere a terra

"ho sempre pensato fosse un MACHOMAN"

pensai

justin fece lo stesso con l'uomo dietro al bancone che istintivamente lanciò in aria le banconote ...

-pioggia di soldi - urlò un uomo che era sdraiato a terra .

si alzò e cercò di prendere più banconote possibili .

poi tutti lo copiarono .

-hey...qui sta avvenendo una rapina e voi pensate ai soldi ?- dissi

nessuno mi ascoltò . continuarono a fare ciò che facevano .

intanto harry stava combattendo con un'altro degli uomini .

poi mi accorsi che mi ero incantata a guardare la situazione che si era creata , mi sentii un coltello alla gola .

-fermatevi tutti , o la uccido - in quel momento si fermarono tutti , justin smise di picchiare l'uomo a terra , niall smise di mangiare il gelato che intanto aveva poggiato accuratamente su un tavolino , per mangiarlo dopo questo casino che si era creato , non come me che mi è caduto per terra , e harry che stava per terra e l'uomo sopra di lui , mi guardarono e l'uomo smise di picchiare harry .

-tu non ti fermare cretino - disse l'uomo con il coltello riferito all'altro uomo che picchiava harry

-si ok - così continuò a picchiarlo

quella voce la conoscevo . chi sei uomo misterioso ?

poi tutti ripresero a prendere i soldi che ormai stavano a terra , come se non contasse niente la mia morte .

il boss che teneva il coltelli si guardò attorno

-andiamocene , subito - disse non mollandomi

-ma i soldi capo - disse uno da per terra

-non fa niente - disse

-si vabbene però lasciami - dissi io cercando di allontanare il coltello dalla gola

-no, no tu vieni con noi - disse

-cosa? -

non volevo essere rapita .

niall cercò di avvicinarsi a me ma gli fu impedito da un uomo che gli diede un pugno in faccia e che lo fece svenire .

-lei viene con noi ? - disse quello dalla voce familiare

-si , qualche problema ? - chiese il boss

-no , niente - disse incerto

.

mi fecero salire su un furgone nero , mi coprirono gli occhi da un sacco e mi legarono le mani  . già ci ero capitata in questa situazione , ma era soltanto harry , adesso chi può essere ?

avevo tanta paura . iniziai a piangere .

il cuore mi stava scoppiando .

-io non voglio morire - dissi con le lacrime agli occhi

-tranquilla , non morirai - disse quell'uomo dalla voce familiare che stava accanto a me

-sta zitto tu , se fai tutto quello che ti dico io non morirai ,capito stronzetta ? - disse il boss che guidava

.

non risposi .

ma continuai a piangere .

poi una mano toccò la mia .

alzai lo sguardo .

"merda ho il sacco e non vedo niente "

riabbassai lo sguardo .

...

passarono circa 20 minuti e solo adesso levo la mano dell'uomo accanto a me .

lui fa un verso strano .

ma non mi importa niente voglio solo ritornare a casa .

vibro' il mio cellulare e gli uomini se ne accorsero .

-dammi il cellulare - disse il boss allungando la mano

smisi di piangere

-ho le mani legate , non posso prenderlo-

dissi tranquillamente anche se dentro morivo dalla paura

- prendiglielo te "alfa" - disse il boss riferendosi a quello con la voce familiare .

-ok - disse

-aspetta , non può prenderlo , sta nella tasca posteriore e non voglio farmi toccare il culo da " alfa" - dissi aspettando una risposta

-allora lo prendo io - disse ridendo

feci finta di ridere

-no cretino preferisco che lo prenda alfa- dissi senza pensare a ciò che avevo detto

lui fermò la macchina . scese e venne da me .

mi fece scendere dal furgone

-come mi hai chiamato? - disse spingendomi e facendomi cadere .

iniziò a tirarmi calci per tutto il corpo .

cominciai a piangere

-ti ha solo detto cretino - disse alfa uscendo dalla macchina ed aiutandomi ad alzarmi .

il boss sbatte' una mano contro il furgone - scusa ragazza , non volevo farti male - disse il boss entrando di nuovo nel furgone

-falla entrare - poi disse .

avevo ancora il sacco e quindi non vedevo niente .

- ti aiuto io - disse alfa

mi guidò verso il furgone .

-ahiiiii- dissi quando andai a sbattere con il tetto del furgone

alfa rideva

- che ti ridi ? mi potevi dire di abbassarmi ?- dissi ridendo ma contemporaneamente con le lacrime agli occhi .

-a proposito alfa prendigli il cellulare - disse il boss

lui infilò la mano nella tasca e ne estrasse il cellulare .

non fece il pervertito come per esempio avrebbe fatto harry .

oh ... quanto mi mancano i ragazzi

AMORI PERICOLOSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora