1° capitolo

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Era un giorno come gli altri nel lontano 1987.
Era ottobre ma sembrava di essere a dicembre.
L'aria era fresca ma io non avevo molti vestiti come al solito...non mi potevo permettere molto.
Mio papà era sparito di casa appena mia mamma aveva saputo di essere incinta di me e se l'è dovuta cavare da sola.
Io a quel tempo ero piccola e mi avevano detto che papà era morto; solo verso i 15 anni mi dissero la verità.
Ma tornando alla nostra giornata, era appunto una come le altre, io andavo a scuola con i miei libri e quaderni in una borsa di stoffa ed era tutto ciò che mi potevo permettere
Io non avevo amici, un po' perché ero timida e un po' perché ero povera e per loro ero diversa.
Appena entrai a scuola non c'era ancora nessuno, dopo due minuti entrò Giulia, una bambina che non sopportavo e lei non sopportava me,mi faceva sempre i dispetti e così, quel giorno mi prese tutti i libri e li buttò per terra, poi prese la borsina e delle forbici e la tagliò tutta.
Io mi misi al piangere come al solito...a quell'epoca avevo solo 7 anni.
Non ce la facevo più, volevo cambiare scuola, cambiare vita,avere almeno un'amica, ma tutto questo non era possibile per una come me.
Ormai mi stavo abituando era dall'asilo che andava avanti questa storia ma era molto difficile per me.
Io cercavo di essere forte ma a volte piangevo e nessuno si accorgeva di me.
Davanti agli adulti cercavo di non piangere e non ho mai detto niente ne alle insegnanti ne a mia mamma e a ripensarci ora avrei dovuto dirglielo ma come vi ho già detto ero una tipa chiusa.
Nessuno si accorgeva di come stavo io, anche perché a scuola rendevo molto bene e questo succedeva perché stavo a casa tutto il giorno a studiare e leggere, ovviamente leggevo i libri di scuola perché era tutto ciò che mi potevo permettere.

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