...mentre io e i gemelli eravamo dietro.
Era bellissima quella macchina, Andrea mi aveva messa tra i gemelli perchè diceva che non voleva sentirli litigare tutto il tempo. A destra avevo Simone,quello scorbutico, mentre a sinistra avevo Samuele, quello tranquillissimo.
Io speravo che prima o poi almeno Samuele mi avrebbe parlato, mentre Simone anche se non mi parlava non mi cambiava niente, anche se un amico in più non mi avrebbe fatto male. Maria mi passò un libro da leggere, raccontava di fate; era stupendo, i miei occhi si illuminavano sempre di più, mentre i gemelli mi guardavano male soprattutto Simone; erano come tutti gli altri bambini e ragazzi, non capivano la bellezza del leggere, impari molte cose, speravo che prima o poi iniziassero a leggere anche loro,ma non essendo obbligati ma per la loro volontà; Simone era girato verso il finestrino e guardava il paesaggio e Samuele mi guardava mentre leggevo; avrei voluto chiedergli qualcosa, ma come tutti ormai sapete ero molto timida. Passammo tutto il tempo così, ormai io ero arrivata a metà libri, Simone continuava a rompere, se non gli metteva lo scotch Maria o Andrea tra un momento glielo avrei messo io. Oggi mi sento crudele ahhaha. Smisi di leggere perchè avevo sonno e a momenti mi addormentavo, ma dopo 5 minuti più o meno arrivammo all'aereoporto, non c'ero mai stata per quanto mi ricordavo io, mia mamma mi aveva detto che quando ero piccola abitavamo in America, quindi un aereo lo avevo ancora preso,ma non mi ricordavo, anche perchè ero piccolissima.
Ritornando a noi, Samuele come me guardava ammirato l'aereoporto, mentre a Simone non gliene fregava niente, non sapeva vedere le cose belle della vita; ora non mi meraviglio più a vedere aereoporti, ma le prime volte rimanevo sempre stupita. Facemmo il Check-In e dopo due ore salimmo sull'aereo. In poco più di un ora atterrammo a Parigi; prendemmo le valigie ed uscimmo dall'aereoporto, era tutto stupendo, i palazzi erano grandissimi.
