capitolo 2

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Alexandra

- Chi viene volontario ? - chiese la professoressa di matematica.

Si toglie quegli occhiali enormi e ci guarda. Uno per uno.

Il svantaggio di essere in prima fila é che se chiaccheri ti vedono, se non sai qualcosa ti vedono e te la chiedono subito, ti romperanno sempre, ecc...

Ma il "vantaggio" per me é che capisci un po di più. Judy, nonché mia vicina di banco, dice che son secchiona.

Non é vero. In parte lo posso essere datosi dai miei voti, apparte storia che proprio odio.

Ma mi interessano la maggior parte delle cose.

E la cosa bella é che capisco facilmente e non ho problemi.

- Aiuto - mi sussurra Judy. - Non chiamare me - pregò.

- Nessuno ? - iniziò la prof - allora estraiamo -

Prese un contenitore con dei bigliettini con sopra i nostri nomi.

La prof si mosse i capelli biondi in modo "stiloso" e pescò.

- Grey - che palle !!

- Sono qui - dissi alzando la mano e andando dalla lavagna.

Vedo judy tutta felice.

- E Parker - disse ad un tratto la prof.

Il sorriso di Judy svanisce.

- Suggerisci vero ? - mi prega.

- Ovvio mamma - le feci l'occhiolino.

Iniziai io.

Mi fece delle domandine facili.

Risposi a tutto.

Facendo anche tutti gli esercizi.

Mi piace la matematica. É una delle materie che adoro.

Ora é il turno di Judy.

La prof, essendo mezza stupidina, non vide quelle volte che suggerii.

- Bene andate al posto -

Io ho preso 10 e Judy 8.

- Ti ringrazio a vita Ale - disse abbracciandomi.

Ricambiai sorridendo.

Driin !!

- Cosa abbiamo ora ? - chiesi.

- Ginnastica -

- Yeee - feci la finta entusiasta.

Per quanto possa essere brava, non mi piace.

- Hai già sentito la notizia ? - mi fece l'occhiolino.

Lei sapeva sempre di tutto. Se volevi sapere qualcosa su qualcuno tipo Justin Bieber o chi vuoi tu, lei lo sa. Sa sempre tutto.

- No - risposi.

- Si dice che oggi sia arrivato un ragazzo, di circa 20 anni e qualcosa, che per un periodo di tempo starà con noi. Tipo un prof. Valuterà la scuola, le ore scolastiche, e vorrà vedere anche la migliore di questo istituto - finì con voce maliziosa.

Sbuffai sorridendo.

Sempre la solita.

- Lo sai che non mi interessa fidanzarmi con nessuno -

Sono sincera. L'unico a cui penso é quel ragazzo.

- Avanti é impossibile !! Qui ci sono tanti bei ragazzi e tu ?! Niente - ha iniziato a gesticolare mostrandomi dei ragazzi in corridoio.

In effetti é vero.

Essendo una scuola di spie, la maggior parte sono muscolosi, alti e forti.

Certo, ci sono anche quelli "sfigati", che aiutano in stile tecnologico. Cioè attraverso computer, telefoni ecc...

Odio chiamarli sfigati.

Non c'è nessuna classifica tra di noi.

Tipo io che sono la più popolare della scuola, non mi considero tale.

Non sto solo con quelli popolari. Anzi, con gli altri, che tanto diversi non sono.

Una volta arrivate nello spogliatoio, mi cambiai.

Indosso una maglietta blu ( tutta blu oggi hahaha) , dei pantaloncini neri e corti e delle adidas nere.

Aspettai Judy.

La lenta.

- Certo - sentii dire dall'altra parte della porta.

Oddio!!

Mi venne un brivido.

Che bellissima voce !!

É roca, autoritaria e tremendamente sexy.

Sentii dei passi.

Quell'odore.

Non ci credo.

Sento lo stesso odore che ho sentito tre anni fa con quel ragazzo.

Dio !!

Annuso l'aria chiudendo gli occhi.

Un ringhio.

Ho la pelle d'oca.

Quell'odore mi innebria la mente.

- Alexandra ? Stai bene ? - Judy mi fa tornare con i piedi per terra.

- S-Si - rispondo balbettando - p-perché ? -

- Non lo so... - mi guarda attentamente - eri li, seduta ad aspettarmi, mi giro, e ti vedo tutta sognante, con un sorriso da ebete in faccia, che annusa l'aria ad occhi chiusi e - mi prese il braccio - hai la pelle d'oca - finì.

Non aveva tutti i torti dopotutto, ma mi crederebbe per pazza.

- Niente Judy - sorrisi - Andiamo -

Ad un tratto ha un luccichio strano negli occhi.

Lei sa qualcosa.

- Andiamo a fare ginnastica Ale - sorride maliziosa.

Strano.

Apro la porta e arriviamo in palestra.

C'erano già tutti i nostri compagni.

Aspettiamo un attimo che arrivi il prof.

Ma non arriva solo il vecchio, scorbutico e sordo prof, ma anche un ragazzo.

Alza gli occhi sentendosi osservato.

Oddio.

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