Alexandra
- Vi presento Peter Johnson - il prof indicò lui - starà con noi per qualche giorno - finì annoiato - ora correte, 10 minuti -
Io sono immobile.
I suo capelli sono un pelino lunghi, tirati all'indietro, ma comunque disordinati, e di un bellissimo castano, il suo viso é serio, e ha una leggera barbetta.
Sembra proprio quel ragazzo.
Ma quando lo guardo negli occhi ne rimango incantata.
Dei bellissimi occhi verdi mi stavano altrettanto osservando.
Brividi.
Dagli occhi posso giurare che é quel ragazzo.
- Signorina Grey !! - mi riprese il prof.
Atterrai di nuovo giù dalle nuvole e distolsi lo sguardo da Peter.
Peter.
Un nome bello.
Gli sta proprio bene.
- Dica - risposi al prof.
Vicino a me c'era Judy che sorrideva maliziosamente e mi guardava in modo strano, mentre gli altri già correvano.
- Vai a correre Grey !! -
- Si signore -
Diedi un'ultima occhiata a Peter.
Mi guarda ancora intensamente, con lussuria, ma ha sempre quello sguardo serio.
Mi girai verso Judy, le presi il braccio e iniziammo a correre.
- Che ti é preso ? - ovviamente non mancava l'interrogatorio.
Sentivo il suo sguardo addosso.
- Non lo so Judy, non mi é mai successo - risposi sincera.
- Tranquilla, non é niente - sempre quel sorriso malizioso.
Sa qualcosa.
- Tu sai qualcosa che io non so -
Sbiancó un pochino. Anche se ha la pelle pallida come me, anche se io di più, si nota.
- Niente - disse tranquilla.
- Va bene -
Durante la corsa c'è stato il silenzio.
Lei pensa a non so cosa. Conoscendola, pensa se dire una cosa o no. La conosco dall'espressione del viso. Bhe, anche dopo 16 anni di amicizia sarebbe ovvio.
Io pensavo a Peter.
É così simile a quel ragazzo.
Ma se é veramente lui ?
Lo guardo e lui é sempre lì che mi fissa mentre il prof segna qualcosa.
La maglietta bianca che indossa gli fascia a perfezione i suoi muscoli, lo stesso i jeans scuri.
Immersa nei miei pensieri i 10 minuti sono già finiti.
Tutti respiriamo affannosamente.
- Bene - disse il prof prendendo un foglio. - oggi giocherete a basket, ma prima dovete fare dei palleggi -.
Ognuno prende una palla distribuita da Peter.
É sempre così serio.
Quando arriva il mio turno - Apparte lei signorina Grey - ( ormai tutti i prof mi chiamano così )
- Cosa ?! - non ce la faccio più.
- Altri 5 minuti !! Forza -
Gemetti e andai a correre di nuovo.
- Dai che ce la fai - mi urla Judy.
- Contaci - urlo in risposta ridendo.
Sento ancora il suo sguardo addosso.
Mentre loro palleggiano io mi ritrovo a correre per altri 5 minuti.
Non ce la faccio più.
- Va bene basta signorina Grey - urla il prof.
- Oddio si - mi siedo per terra.
Cerco di controllare il mio respiro.
Ho malissimo alle gambe, devo fare una pausa.
- Ce la fai ? - sento una voce.
La sua voce.
Alzo gli occhi e lui é li che mi tende la mano guardandomi sempre in modo serio ma i suoi occhi trasmettevano dolcezza.
Gliela stringo e mi aiuta ad alzarmi.
La sua mano é cosi calda e il doppio della mia.
Lo guardo meglio.
I suoi muscoli sembrano più duri e mi é venuta una voglia matta di accarezzargli il petto.
É alto. Molto alto. Gli arrivo sotto il mento e io non sono tanto bassa ma neanche tanto alta, insomma normale.
- Signorina Grey !! - mi richiama il prof.
Distolgo lo sguardo a malincuore e anche la mano.
Il suo tocco mi manca già.
- Mi dica - sbuffo.
Voglio stare con lui, guardare quei bellissimi occhi, toccare quei bei capelli e quei muscoli e ascoltare la sua voce roca.
- Venga a fare le squadre -
- Perché io ? -
- Venga e basta !! - mi urla di rimando.
Sbuffo e vado da lui.
Sento ridacchiare leggermente Peter.
Mi giro e scopro che é così.
Mi guarda e le sue bellissime e carnose labbra sono curvate in su formando delle bellissime fossette.
Per ora é sempre stato serio.
Mi rendo appena conto che ha riso di me e della mia voglia di andare.
Arrossisco.
Il suo sguardo si fa di nuovo serio e i suoi occhi si scuriscono.
Mi giro e vado, corro, per quanto mi sia possibile visto che ho corso tanto e mi fanno male le gambe, dal prof.
Perché ho arrossito ? Non mi é mai successo con un ragazzo che non conosco. Arrossisco sempre con Judy e raramente con James.
Peter mi ricorda quel ragazzo...
Mi metto davanti alla mia classe mentre il prof mi da la palla.
Giocheremo a basket.
Yeeee...
Ad un tratto la porta si apre.
Che palle !! Non poteva starsene a casa ?
STAI LEGGENDO
Sono Tua
WerewolfGelosie, battaglie, missioni, pianti, baci, amore, amicizia, lupi, vampiri. (PS: prima storia che scrivo, se non vi piace non leggete)