Capitolo 2 - L'orsacchiotto

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Lauren, la mattina seguente, si svegliò come se nulla fosse successo. Guardò, come ad ogni suo risveglio, l'ora sull'orologio per poi prendere il suo cellulare e vedere se aveva qualche messaggio o qualche notifica dei suoi vari social.

Aveva vari messaggi di Dinah che le chiedeva se aveva voglia di uscire, ma Lauren rifiutò. Era sabato e l'unica cosa che voleva fare quel giorno era stare a casa a guardare serie TV.

Appena ebbe la forza di alzarsi, si recò in bagno a farsi una lunga doccia rilassante. Quando tornò in camera, con addosso solo un asciugamano che la copriva appena, per cercare dei vestiti, calpestò vicino al suo armadio qualcosa.

Alzò il piede per vedere cosa fosse e non appena vide quell'orsacchiotto, si ricordò di cosa fosse successo la scorsa notte. Si ricordò della bellissima ladra, della sua incapacità del colpirla e di come aveva rotto leggermente il giocattolo che aveva in mano.

Iniziò ad osservarlo più attentamente. Aveva scucito l'orsacchiotto dietro alla nuca. Stava fuoriuscendo del cotone che aveva all'interno. Aveva il pelo bianco e teneva tra le sue zampe un cuore rosso con su scritto "I Love You" e sul collo aveva un piccolo papillon nero.

Quando si accorse di non essersi ancora vestita, posò il piccolo peluche sul suo letto e corse a prendere dei vestiti.

Decise di indossare una semplice maglietta bianca e dei pantaloncini neri. Dopo essersi vestita scese di sotto ed iniziò a cercare per la casa il kit da cucito di sua madre.

Non aveva mai provato a ricucire qualcosa. Se i suoi vestiti avevano dei buchi, Lauren li lasciava così com'erano.

Appena lo trovò, corse di sopra in camera sua ad aggiustare quel pupazzo.

Prese un ago e provò a far passare il filo nella cruna. Per riuscirci ci mise una decina di minuti, ma impiegò molto più tempo nel ricucire l'orsacchiotto.

Non sapeva precisamente da dove partire e più volte veniva distratta dal suo cellulare che squillava. Alla quarta volta, si punse facendo sanguinare il suo povero dito e decise di rispondere finalmente alle chiamate di Dinah.

Era abbastanza frustrata per ciò che era appena successo e Dinah chiuse la chiamata spaventata dalla sua migliore amica.

Lauren subito dopo lanciò il suo cellulare sul letto e tornò a cucire. Finito il suo lavoro, osservò soddisfatta il piccolo pupazzo e poi corse a prendere il suo portatile per iniziare la maratona di serie TV.

Continuò per tutto il giorno fino a quando non arrivò sera ed iniziò a sentire dei rumori provenienti da fuori.

Sapeva benissimo chi fosse ed aspettò la ladra seduta sul suo letto con in mano l'orsacchiotto.

La ragazza entrò dalla finestra come l'ultima volta e quando vide Lauren, provò a ritirarsi fuori per tornare un'altra volta, ma quando si sentì chiamare si fermò.

Rimase proprio davanti alla finestra guardando ogni movimento di Lauren. Lei si alzò dal letto ed iniziò a camminare verso la ladra.

Non appena furono faccia a faccia, le allungò il pupazzo.

"Questo è tuo. Prendi." Le disse gentilmente. L'altra ragazza l'afferrò velocemente prima che Lauren cambiasse idea.

Rimasero a fissarsi per qualche minuto fino a quando la voce della ladra interruppe quel silenzio imbarazzante.

"Perché? Perché l'hai aggiustato?" Lauren la guardò confusa in un primo momento, poi le sorrise e scosse la testa dicendo che non lo sapeva nemmeno lei.

"Pensavo di fare la cosa giusta." Detto ciò, il silenzio tornò in stanza e rimasi lì per una decina di minuti.

Lauren continuava ad osservare ogni minimo dettaglio della ragazza insieme a lei.

You Stole My Life ~ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora