-Smettila.- sbuffò ad alta voce, salto giù dal muretto dov'era seduta e fulminò il ragazzo davanti a lei quando cercò ancora di spettinarle i capelli.
Si portò le mani alla testa e si sistemò i capelli lunghi e chiari mentre il ragazzo rideva tenendosi la pancia.
-Non c'è niente da ridere.- si lamentò lei girandogli le spalle, iniziò a camminare lungo il marciapiede, lo sentì scendere dal muretto e correre per raggiungerla.
-Oh andiamo, scusami.- disse, cercando di trattenere una risata.
-Si, va bene.-
Camminarono qualche minuto in silenzio, lo facevano spesso, camminavano vicini senza dire niente, osservando l'ambiente che li circondava. A volte, senza accorgersene, si sfioravano le mani e le loro dita si intrecciavano.
Non erano imbarazzati, ormai era da tempo che avevano un legame profondo.
Lei guardò verso l'alto, poteva intravedere il cielo bianco tra i rami degli alberi che ricoprivano i viali della città, rimase così per qualche secondo.-Cosa guardi?- le domandò lui, alzò anche lui lo sguardo, tenendosi contro la testa il capello di lana che indossava per non farlo cadere.
-Sta per nevicare.- osservò la ragazza.
E lei ne era felicissima, la neve era l'unica cosa che la faceva tornare bambina per qualche ora. Ed era una cosa giusta. Essere bambina era una delle cose che le piaceva di più fare.
Alzò di nuovo la testa e arricciò il naso.-Adoro quando fai così.-
Lei corrugò la fronte o lo guardò sorridere.
-Così come?-
-Quando arricci il naso.- glielo sfiorò con la punta dell'indice -Sei carina quando lo fai.-
-È una cosa di famiglia credo, sia mia sorella che mio fratello lo fanno a volte.- sorrise al pensiero.
-Zora!- la prese per un braccio e la scansò quando la sua faccia stava per essere sbattuta contro un palo della luce.
Si guardarono qualche secondo e subito dopo scoppiarono a ridere. Momenti di leggerezza che Zora non avrebbe mai scordato.
-Sei così imbranata a volte, neanche guardi dove cammini.- la derise.
Zora lo spintonò e lui scivolò su una lastra di ghiaccio.
-Anche tu lo sei!- rise ad alta voce indicandolo.Poco dopo lo aiutò ad alzarsi e continuarono a camminare verso casa di Zora.
-Tuo fratello non è ancora partito?- domandò il ragazzo.-No, ma non staranno qua ancora per molto.- spiegò Zora.
-Mi piacerebbe conoscerli, tutti e due.- parlò con voce tranquilla.
-Non lo so Christian,- si morse il labbro -chiedo e ti dico, piacerebbe anche a me fare una cena tutti insieme prima che partano.-
Il ragazzo annuì, le diede un bacio sulla guancia prima di vederla camminare verso la porta di casa e scomparire con un sorriso stampato sul viso.
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DISCONNECT 3
FanfictionIl passato ci segna, lascia un'impronta indelebile nelle nostre vite, nelle nostre personalità e nei nostri caratteri. Noi siamo il nostro passato, siamo la conseguenza di eventi che ci sono capitati durante la nostra vita. Di questo ne ero certa...