capitolo 15

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Capitolo 15
La serata è iniziata tranquilla e Jimmy è carino con me, mi fa il filo e questo ho paura si veda troppo al lavoro e non so se sia una cosa positiva.
Vedo entrare Billie con altri due uomini, gli accenno un sorriso ma lui mi guarda malissimo e poi sogghigna. Vedo che salgono le scale che portano alle stanze e li capiso il sogghigno di prima, mi avvicino al bancone
"Che ti prende?" dice Jimmy
"Ho visto il mio professore di musica con altri due uomini salire.. So già che mi chiameranno" dico, sto per piangere odio sta situazione
"Tu non andrai perché aimè tu sta sera non sei disponibile" dice
"Con chi dovrei andare? " chiedo ora ho più ansia di prima,
"Beh.. Il sottoscritto"
"Cosa? " chiedo mi sto alterando come può farmi questo? Insomma lo sa che non mi piacciono certe cose
"Ehi ehi fammi finire" dice e io aspetto che lui parli,
"Tu sei prenotata con me ma non faremo nulla.. Voglio solo passare un po' di tempo con te e bere qualcosa, solo che non sapevo come chiedertelo quindi mi è venuta in mente questa trovata" lo guardo, poi sorrido
"Grazie" dico e poi vado a servire.
Dopo all'incirca un ora vedo Jimmy che mi fa cenno di avvicinarmi, lui mi sorride e poi mi fa strada fino alla stanza
"Allora em.. Che facciamo? " chiedo sedendomi sul divano
"Non farmi questa domanda mentre sei vestita cosi" dice e ride, rido anche io ma non so se dovrei,
"Allora di la ci sono i tuoi vestiti cambiati almeno parliamo e io ti guardo negli occhi e non le em.. Tette" sorrido e vado verso un separè e mi cambio,
"Allora sei italiana giusto? " mi chiede mentre mi cambio,
"Si.. Come fai a saperlo? "
"Beh ho letto il tuo curriculum, com'è l'Italia?"
"Bella ma diciamo che come stato è molto lasciato andare" dico tornando sul divano, lui mi sorride
"Sei più bella quando sei te stessa" dice e io guardo il pavimento
"Sei una ragazza timida vero?" continua
"Si anche se non lo do molto a vedere" dico
"Io lo noto benissimo" apre una bottiglia di champagne e ne versa un po' in due bicchieri, me ne porge uno e poi si siede vicino a me
"Tu invece sei americano puro? " chiedo e lui annuisce
"Si nato e cresciuto nei ghetti della più sporca e schifosa America"
"Non sembri un criminale" dico e poi rido
"Invece si" dice e poi scola tutto il bicchiere in un sorso, io invece ne bevo un po' poi lo poso
"Però ho cambiato testa" dice e io annuisco,
"I tuoi sono gente ok da quanto ho capito dal tuo curriculum" continua lui
"No affatto, sono divorziati da quando avevo otto anni, a nessuno dei due importava di me a quell'età figuriamoci ora"
"Ti capisco, mio padre è andato via quando sono nato io, mai visto in vent'anni della mia vita, mia madre invece si portava a casa le peggio persone e io per lei ero di troppo, è sempre stata brava a farmi sentire un errore" non so il motivo ma lo abbraccio, lui rimane li impietrito e poi ricambia
"Vorrei una ragazza come te" dice ma non credo se ne renda conto di averlo detto ad alta voce,
"Mi hai sentito? " chiede
"Si ma pensavo non lo volessi dire ad alta voce"
"E invece si" dice
"Come mai vuoi una ragazza come me? " chiedo
"Perché sei dolce e sei bellissima" dice io lo guardo e lui sorride.

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