Tre.

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Lui timbra il biglietto e diretto verso il fondo, scambia pugni affettuosi con i ragazzi che lo ammirano, e sorrisi con le ragazze che lo desiderano. Preso posto accanto agli amici nell'ultima fila, l'atmosfera si disgrega e tutto torna alla normalità, o quasi perché l'elettricità del momento rimane.
《Cavolo, quanto mi piacerebbe baciarlo...》sospira, non troppo sommessamente, Beth all'orecchio dell'amica.
《BETH! Almeno degnati di parlare a bassa voce, siamo su un autobus, non in uno stadio e ti possono sentire tutti.》E così dicendo, si volta ad osservare i passeggeri, che sono invece, e per fortuna, con suo grande sollievo, troppo presi a recuperare le ore di sonno perse o a chiaccherare sottovoce da prestare attenzione alle due amiche.
《Ma è proprio quello che voglio. Voglio che mi senta e che capisca quanto sono innamorata.》esclama, alzando volutamente il tono della voce.
《Beth, ti prego. Ci stanno guardando tutti...》
《Non tutti. Lui non sta guardando.》e sottolinea con troppa enfasi la parola "lui". 《 Come fai a non trovarlo semplicemente perfetto? Osserva i suoi capelli castani come cadono morbidamente sulle spalle. E gli occhi, santo cielo, quegli occhioni verdi, meravigliosi. Non provi davvero nessun sentimento nei suoi confronti?》Chiede corrucciata.
《Mi dispiace, Beth, ma non ho tempo da dedicare a un ragazzo. Sono molto impegnata con la danza e se non studio, la conosci anche tu mia madre, dovrò imparare a calarmi dalla finestra con un lenzuolo per poter uscire.》
《Natalie Walt, è la tua coscienza che parla. Impara a vivere. Hai bisogno di conoscere persone e uscire con qualcuno. Come sta andando a lezione? Le dici due parole ai tuoi compagni?》Beth sa bene che da quando si è trasferita nell'altra scuola, Natalie si è isolata ancora di più.
《Grazie, Elizabeth, per il consiglio, ma io sto bene così. Ho te e le altre mie amiche a danza. E poi i miei compagni di corso non mi piacciono e lo sai.》
《E tu sai che solo mia madre mi chiama ancora "Elizabeth".》La interrompe, disegnando in aria due virgolette con le dita quando pronuncia il suo nome completo. 《Come fai a dire che non ti piacciono? Non gli hai mai rivolto nemmeno mezza frase e hai in corso persone simpatiche e popolari, come lui》e si volta a guardare il fondo con occhi sognanti per poi riprendere subito il discorso.
《Ti prego, tesoro, fai amicizia. Fallo per me. Sei una ragazza così solare e interessante e hai così tante altre belle qualità da condividere con il mondo. Non lasciare a me l'esclusiva. E ora scusami, ma nei pochi minuti che mi restano devo imprimermi la sua immagine nella mente. Guardalo, è bellissimo. Oddio, ride!》
E dagli ultimi posti, si leva la melodiosa risata di Baxter Lowell.

Quello che ci aspetta in primaveraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora