14: Fottute?

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Tu e Genevieve siete rimaste sole.
Quando vi siete svegliate, qualche ora fa, Nancy era scomparsa.
Di lei è rimasta solo una grossa macchia di sangue.
- ________.... Tra un po' ci uccideranno... Io... Vorrei solo che finisse presto -.
- Anche io, Gen -.
Le accarezzi i capelli biondi.
Lei si è arresa, ma te no.
Riuscirai a scappare insieme a lei. Oppure riuscirai a farla scappare.
Non importa cosa accadrà: lei arriverà in superficie. 
- Sai una cosa? - Ti chiede.
- Cosa c'è? -.
Arrossisce. - Beh... Sai... Quando sono scappata di casa volevo trovare qualcuno con cui vivere. Qualcuno che mi volesse bene.
Tu e gli altri siete stati le persone migliori che abbia mai incontrato.
Certo, molti non la penseranno come me, probabilmente.
Avete rubato parecchie cose in questi anni... E spesso vi siete cacciati nei guai anche per me.
Tu sei come una sorella, quindi... Sono felice di passare questi ultimi momenti con te -.
Sorride.
La stringi forte al petto.
- Gen, noi non moriremo. Vedrai, riusciremo a scappare-.
Lei si stacca e scuote lentamente la testa.
- Non possiamo farcela, capisci? Noi siamo sole e, anche se riuscissimo ad uscire dal palazzo le Guardie Reali ci riprenderebbero immediatamente.  Oppure anche se riuscissimo a nasconderci tutti i mostri ci cercherebbero.
Inoltre ho sentito parlare Papyrus e ho scoperto che un umano per passare oltre la barriera e per andare in superficie ha bisogno dell'anima di un mostro -.
- Lo so, lo so... Vorrà dire che ne uccideremo due -.
- Ma no! Non... Noi non... -.
- Non vorrai dirmi che provi ancora pietà per loro!
Genevieve, svegliati, hanno ucciso i nostri migliori amici! E se non scappiamo uccideranno anche noi! -.
- Lo so, ma... Ma....Potrebbe anche esserci qualcuno di buono qui! -.
- Scherzi? Non c'è nessuno di buono in questo posto! Nessuno! -.
Vorresti piangere.
Il ricordo di Sans ti riaffiora nella mente, ma tu lo scacci immediatamente, così come le lacrime.
- Io... Io non voglio uccidere dei mostri- Mormora Genevieve.
- Li ucciderò io -.
- Ma... Uccidere chiunque... Non è... Bello -.
- L'ho già fatto una volta, posso rifarlo-.
Ti tappi la bocca con entrambe le mani.
Nella cella cala una tensione quasi palpabile.
Non dovevi dirlo...
Non dovevi dirlo...!
Nessuno avrebbe mai dovuto saperlo.
- Tu... Tu hai ucciso qualcuno...? Centra con quella cosa, vero? Quella della quale non vuoi mai parlare... -
- N... Non ha importanza-.
- ________... Stiamo per morire. Potresti anche dirmelo -.
- Appunto, stiamo per morire. Non ha importanza, no?! -.
- Lo voglio sapere! Non puoi sempre tenerti tutto dentro, ogni tanto devi parlare! -.
- Beh, sono affari miei, ok? -.
Lei fa per replicare, quando sentite dei suoni. 
Qualcuno sta arrivando.
Qualcuno sta venendo a prendervi.
A chi toccherà questa volta?
Tap. Tap.
Tap. Tap.
Tap. Tap.
Il tuo battito cardiaco aumenta.
Tap. Tap.
Tap. Tap.
Tap. Tap.
È il momento di attuare il tuo piano.
Tap. Tap.
Tap. Tap.

È di nuovo Papyrus.
- Bene, bene, bene... Siete rimaste solo in due... -
Ghigna divertito mentre vi guarda: sta decidendo chi scegliere.
Stringi la mano di Genevieve, che sta tremando come una foglia.
Lo sguardo dello scheletro si ferma su di lei.
- Penso che prenderò te -
Lei impallidisce.
Devi stare pronta. Il piano scatterà da un momento all'altro.
Papyrus prende una grossa chiave e la infila nella serratura della cella.
Click.
Il pesante portone a sbarre si apre cigolando.
Lo scheletro entra nella cella.
Aspetti che sia abbastanza vicino.
Balzi in avanti, cadendo proprio su di lui.
Diversamente da come ti eri aspettata lui non cade, ma barcolla solo all'indietro.
- ________! - Urla Genevieve, ma non ci fai molto caso.
Continui a colpire Papyrus con tutte le tue forze.
Lui ti scaraventa contro il muro e delle ossa saettano verso di te.
Non sai come riesci a schivarle, poi salti nuovamente contro lo scheletro. Questa volta viene preso alla sprovvista e riesci ad atterrarlo.
Senza nemmeno fermarti unisci i pugni e li sbatti come un martello sul suo cranio per una, due, tre volte.
Ha perso i sensi.
- Genevieve, andiamo! Spicciati! -.
Lei è un po' scombussolata, però ti raggiunge e insieme correte verso l'uscita delle segrete.
- _____________! Ci prenderanno! E ce la faranno pagare! - Dice.
- Sta' zitta e seguimi -.
Accanto all'uscita c'è una specie di sgabuzzino.
Lo aprite e vi infilate al suo interno, nascoste tra varie armi e strumenti di tortura.
C'è odore di sangue e morte.
- Aspettiamo che Papyrus si svegli o che qualcuno lo trovi. A quel punto le Guardie penseranno che siamo uscite dal castello e ci andranno a cercar all'esterno.
A quel punto avremo via libera e potremo uscire da qui - Spieghi.
- E quando saremo fuori? Dove ci nasconderemo? Siamo nella capitale, ci troveranno! -.
- Non essere sempre così negativa! E poi quando saremo fuori ci penseremo-.
- Ma... -.
- Sssh! Arriva qualcuno-.
Sentite dei passi pesanti che si fermano sulla soglia delle segrete.
- Papyrus? - Chiede una voce, ma solo l'eco le risponde.
È Undyne.
La sentite che cammina verso la vostra cella e poi la udite urlare.
- Papyrus! -
- Oh... Ehm... Undyne! -
- Dove sono le umane?! -.
- U... Umane? Quali umane? -.
- Quelle che erano qui, idiota! -
- Oh... C'erano delle umane qui? Sul serio? -.
- Forse l'hai colpito troppo forte- Ti sussurra Genevieve.
Sentite il sospiro rassegnato di Undyne, poi un forte colpo e un urlo di dolore.
- EHI! PERCHÉ MI HAI COLPITO?- Urla Papyrus.
- PERCHÉ SEI UN IDIOTA! -.
- UNA DELLE RAGAZZE MI HA AGGREDITO! QUELLA TROIA! -.
- ALMENO SEI TORNATO IN TE! TI ERI COMPLETAMENTE RINCOGLIONITO!! -.
- Ok, ok, ho capito! Non urlare -.
- Hai iniziato tu -.
- Ad ogni modo... Andiamo, dobbiamo avvertire le altre guardie della fuga -.
- Wow Papyrus, sei proprio perspicace-.
- Grazie, grazie. Lo so -.
- Era ironico -.
Sentite Papyrus sbuffare, poi sentite lui e Undyne avvicinarsi di nuovo all'ingresso e salire le scale.
Quando il silenzio è calato nuovamente nelle segrete emani un sospiro di sollievo.
- Ok. La prima tappa è fatta -.
- Mmmh... -.
- Ehi, non preoccuparti! Ce la faremo!-.
- Ok... Se lo dici tu... -.
Con cautela apri la porta dello sgabuzzino e controlli che non ci sia nessuno.
- Via libera - Sussurri.
- Adesso che si fa? - Chiede Genevieve.
- Adesso andiamo fuori da qui -
Lentamente iniziate a salire le scale di pietra, finché non arrivate in un salone lungo e stretto.
Lo percorrete e alla fine di esso trovate un'altra scalinata piuttosto lunga.
Finalmente arrivate nel salone principale.
È illuminato da una luce scarlatta.
È formato da colonne dorate e grandi finestre.
Devi ammettere che è molto bello...
Prendi la mano di Genevieve.
Abbozzi un sorriso per tranquillizzarla.
- Andiamo -.
Iniziate a camminare.
Presto sarete fuori dal palazzo.
Finalmente!
Ecco, ci siete quasi!
Riuscite a vedere l'esterno, così accelerate il passo.
Una mano però vi afferra e vi trascina dietro ad una colonna...

Underfell! Sans X readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora