1:30am
Bussò così forte che quasi ruppe la porta.
Mi alzai dal letto con non so quale voglia, mi diressi verso la porta e con la bocca ancora impastata dal sonno mugugnai
"Arrivo, arrivo.."
guardai dall'occhiello e scorsi i grandi occhi marroni e la sagoma dei capelli alla luce dei lampioni, ma la riconobbi perché la conosco a memoria, l'ho vista pure cagare. Aprii la porta.
"alice, alice, alice, veloce veloce ve lo ce , scarpe e sali in moto."
"HAHAHAHAHAHAAH, buonanotte camila"
feci per chiudere la porta
"mi ringrazierai"
disse. Sbuffando e sapendo che se non le avessi dato retta non mi avrebbe lasciata in pace, mi misi le scarpe, le prime che trovai, non ricordo quali.
Telefono nella tasca del pigiama, chiusi la porta a chiave e salii in moto dietro Camila: non mi fido di nessuno in moto se non guido, a parte di lei.
Mi misi il casco e partimmo, velocemente, con poche macchine per strada arrivammo a destinazione in un battito d'ali, oh sì che arrivammo.
Era notte.
Era lontano, ma giuro che riconobbi i suoi occhi con un filo di luce perché li avevo sognati così tanto in quei due anni che ormai il mio cervello li aveva come blocco schermo.
Era tornato.
Per me.