PNL 3

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La capacità di vivere rapporti magici comincia e finisce in voi" (W.W.Dyer)

Continuiamo il nostro viaggio meraviglioso nelle potenzialita' umane e, prima di addentrarci appieno nella PNL approdiamo alla nuova tecnologia dell'"instant rapport".

Il rapport è il processo attraverso il quale si stabilisce e si mantiene un buon rapporto interpersonale di reciproca fiducia e accordo. Al contempo è un momento responsabile e delicato di considerazione. Ogni giorno ci troviamo in situazioni nelle quali instauriamo rapport con chi ci circonda.

Chiamiamo "Instant Rapport" una tecnica che raccoglie metodologie ed approcci utili per creare tale stato mentale. L'Instant Rapport analizza inoltre anche le cause per le quali il rapport puo' non essere a volte facile: credenze ed attitudini limitativi.

Le applicazioni dell'"Instant Rapport" sono anche terapeutiche, in quanto molti problemi derivano da problemi di relazione.

In alcuni casi il rapport avviene spontaneamente, si crea quella sintonia, quel feeling quasi misterioso. Gli studi, condotti su di una serie di videoregistrazioni, hanno dimostrato che in realtà si sono attivati dei meccanismi inconsci che hanno a livello subliminale creato quel rapport immediato. Ad esempio, sicuramente vi sarà capitato di conoscere una persona e, pur senza sapere niente di lei, avete fatto affermazioni del tipo: "A livello epidermico mi è simpatica" oppure "anche se la conosco da poco ci sto bene".

Questo avviene quando il rapport si innesca spontaneamente e quindi ci troveremo di fronte a due persone che inconsciamente eseguiranno gli stessi movimenti del corpo, stessa gestualità, stessa andatura durante una camminata, quello che in PNL prende il nome di " Rispecchiamento" tecnica che si utilizza quando il rapport lo si vuole creare.

Il rispecchiamento è una delle tecniche più semplici ed al contempo il punto di partenza per mettersi sulla stessa frequenza del nostro interlocutore ed entrare in un rapporto positivo con lui.

Non tutti sono aperti caratterialmente o mentalmente per accettare subito di entrare in sintonia con uno sconosciuto, questo a causa magari di esperienze passate, di stati d'animo del momento e ci a volte porta tempi lunghi per accettare un dialogo sereno con un'altra persona. Possiamo quindi decidere di accelerare questi tempi utilizzando la tecnica del rispecchiamento e creare un rapport empatico positivo.

"E' importante entrare nel mondo dell'altro, se lo si vuole portare nel nostro!!!!!!!!!"

Quando si stabilisce quella speciale intesa tra due perone, l'uno sarà portato inconsciamente e piu facilmente a rispondere in modo positivo agli stimoli dell'altro.

Attraverso il rispecchiamento rimandiamo all'interlocutore, con il nostro atteggiamento, lo stesso comportamento che appartiene al suo modello del mondo.

Si diventa uno lo specchio dell'altro, ad esempio: le gambe accavallate durante un discorso; le dita delle mani intrecciate tra loro, fino ad arrivare al tono di voce e alla respirazione che è uno dei rispecchiamenti più potenti, basti pensare al neonato che si addormenta fra le braccia della madre perché il suo respiro lo rassicura. Tutto verrà percepito dall'inconscio del nostro interlocutore come somiglianza, affinità. E' impressionante come possano essere abbattuti i "muri di freddezza" se si impara ad ascoltare, osservare e sentire l'altro.

Rispecchiare vuol dire entrare in sintonia con rispetto e delicatezza senza cadere nell'invadenza o infastidire.

Questa tecnica ha il vantaggio di creare rapport, senza necessariamente conoscere il vissuto dell'individuo nè condividerlo. La padronanza di quest'abilità potrà ad esempio incidere positivamente

su un colloquio clinico, su un'interrogazione scolastica, una vendita o una semplice discussione.

Alcuni esempi di elementi da rispecchiare sono:

La postura: E' rigido o rilassato? Il corpo è in avanti o in dietro? Come sono disposte le mani, le braccia e le gambe?

Respirazione: La sua respirazione è toracica o addominale? Il ritmo e' lento veloce o tranquillo? Con che intensita' respira? (profondi o leggeri?)

Movimenti: Qual è la sua gestualità? Come tiene le mani? Come muove la testa? ( ad esempio: annuisce mentre parla?)

Il modo di parlare: il tono è basso o squillante? Che ritmo di voce ha? Gergo. Con che velocità parla?

Nel caso si volesse instaurare un rapport a lungo termine bisognerà individuare le cose importanti per una persona, ossia i suoi valori.

Una cosa da tener presente è quella di evitare di affrontare discorsi che possano portare divergenze di opinioni prima di aver instaurato un buon rapport, altrimenti la rottura del rapport sarà inevitabile. Altra cosa importante è che nel momento in cui subentra la conversazione e quindi la comunicazione verbale bisogna eliminare i termini negativi o meglio dette negazioni, perché rischiamo di mandare il messaggio contrario a quello che si vorrebbe (vedi anche quanto spiegato nel paragrafo sulla comunicazione di rapport). Questo sia che si tratti di una conversazione normale che durante sedute di terapia.

Esempio: Non voglio perderti! Il nostro cervello decodificherà il messaggio come "voglio perderti!

Una volta stabilito il rapport con la CNV è necessario stare attenti al nostro linguaggio che normalmente è molto confusionale, di modo da raffinarlo e renderlo congruente a quello che vogliamo trasmettere.

Un successivo livello consiste anche nel cercare di comprendere quale è il tipo di cambiamento interiore che ci puo' piu' aiutare a mantenere "rapport". Infatti, ad una conoscenza delle gestualità esteriori è necessario aggiungere una conoscenza della propria realtà interiore, di modo da rendere l'acquisizione di queste più facile.

lowr

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