Un uragano Di Te

Capitolo 13

Il jet atterra e sono circa le 17:30 del pomeriggio.
Per mia grande sfortuna domani è lunedì quindi si riincomincia la solita routine.
Appena arrivo a casa vedo subito che è deserta. Come al solito. Vado subito in camera mia e poso la valigia. Spero che Carmen me la disfi...
Mi butto sul letto e ripenso alla vacanza. Sono stati due giorni fantastici con le perosne a cui voglio più bene.
Abbiamo fatto um sacco di cose fighe per non parlare degli abiti che mi sono comprata. Sono bellissimi.

Tutto d'un tratto sento bussare alla porta.Cazzo chi è alle 20:30 di sera!?
Controvoglia scendo le scale e apro la porta.
Ecco.
Neanche il tempo di arrivare a casa e godermi un po della mia Los Angele in pace che è già qui.
Io-Allora capisco che ti sono mancata per questi due giorni ma tu no quindi fammi il favore di sparire dalla mia vista. -Gli dico in tono convinto.
M-Allora scassa poco le palle. Sono qui solo perché l'altro giorno quando siamo caduti hai perso questo orecchino -Dico mostrandoglelo- e io sono qui solo per riportarlo.-
Mi tocco l'orecchio e notonche ha ragione. Per fortuna che ha trovato lui quell'orecchino. Per me habun valore speciale ma non voglio ringraziarlo. Almeno, non voglio fargli vedere che gle no sono grata. Quindi mi limito a digli un grazie.
Prendo il piccolo orecchino dalla sua mano e lui inizia a dire.
M-E per la cronaca non mi sei mancata per niente.-
Mi viene da ridere e mentre chiudo la porta gli dico
Io-Vaffanculo -
Chiudo la porta alle mie spalle e una volta chiusa mi viene da ridere.
Si dai forse un po questi litigi mi erano mancati.
Torno in camera mia e mi rimetto con cautela l'orecchino. Poi prendo il mio computer il libro di storia dell'arte e mi metto a ripassare per domani.
Intanto accendo la musica e casualemte viene una canzone che mi sta molto a cuore.
Turning Tables di Adele.
Inizio a scrivere tutto quello che mi succede e della vacanza a Miami.
Vado avanti così fino a che sono le dieci e decido di andare a letto.
Domani è lunedì e ricomincerà tutto.
Datemi una pistola vi prego.
Non sono pronta.
Per niente.

Pov's Marco

Dopo aver riportato a Haodry l'orecchino torno a casa e vado subito in camera mia.
Ordino una pizza per me e mia sorella perché mi scoccia cucinare e mentre aspetto sto un po al cellulare.Che palle la vita.
Sunono al campanello e vado subito alla porta con i soldi.
L'umo delle pizze mi le da e dopo che ho pagato se ne va.
Porto la pizza a mia sorella e vado in sala. Accendo la televisione e guardo un po fino a quando mia sorella non viene giù con me.
S-Cha asociale che sei Marco.-Dice mia sorella ridendo e mettendosi a sedere sul divano vicino a me.
Io-Ah io Say?!Pensa per te che esci tutte le sere -Dico dandogli una gomitata.
Io e mia sorella Say andiamo molto d'accordo anche se lei ha tre anni in più di me . Da piccolino era lei mi badava quando mia mamma era al lavoro, cioè quasi sempre.
L'unica differenza che abbiamo è che lei è  buona e amabile mantre io sono più stronzo e un po puttaniere.
Mentre mangiamo chiacchieriamo un po di tutto.
Finito di mangiare ritorniamo ognuno nelle rispettive camere.

Una volta in camera e vado verso la finestra. Come previsto vedo Haodry. Cazzo quei capelli blu...
È  sul letto e ha il computer sopra le gambe. Sto a guardarla per dieci minuti fino a quando vado che spegne il computer e si alza da letto e va a posare il computer.
Indossa degli short che lasciano molto poco all'immaginazione e una maglietta gialla.
Quanto mi piace questa postazione per spiarla..
Aspetta perché la sto spiando?!
Mi sento uno stupido perciò vado a dormire.
Cazzo domani è lunedì...
Che palle...

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Heyy sono tornata con un nuovo capitolo

Spero vi piaccia. 😊🌼
Mi raccomando voglio tante stelline e anche le letture. 💜
Commentate anche cosa ne pensate della mia storia. Voglio sapere se ne vale la pensa continuare anche perché ho tante ideoneee 😍😆😏😏

Okay dai vi lascio 👋 al prossimo capitolo

Andrea ❤🌼