la tavola.

253 24 27
                                    

"Okay Dan, è ora dei regali!" esclamò Marzia, battendo le mani.

"Ragazzi, davvero mi avete preso dei regali?" chiese Dan, guardandosi in giro fino al suo piccolo gruppo di amici.

"Aspettate," disse Chris. "Non sapevo che aveste preso dei regali. Io non ne ho uno. Pensavo che non dovessimo farlo, grazie per avermelo detto." Aggiunse ironicamente.

"Grazie, Chris. Qualcuno ha ascoltato la regola dei non regali." disse Dan.

Marzia sospirò, e lasciò cadere le mani ai suoi fianchi, "Dai, Dan. È il tuo compleanno. Perché non avremmo dovuto prenderti dei regali?"

Dan bevve un sorso della sua birra e indicò Marzia, "Perché", disse posando la birra, "quando le persone mi danno delle cose io immediatamente sento il bisogno di ripagarle, e, in caso tu non lo abbia notato, ho già problemi a pagare il cibo da mangiare, figuriamoci un regalo."

Era vero. Dan aveva problemi con il denaro. Era stato appena licenziato dal suo lavoro al supermercato, così non aveva abbastanza soldi per pagare qualsiasi cosa. L'unica ragione per cui possedeva quella casa era perché apparteneva ai suoi nonni, non perché l'aveva comprata.

"La ragione di questi regali non è perché devi ripagarli, è solo qualcosa per te. Su, dai," disse Marzia tendendo le mani verso di lui. "Sono sul tavolo."

Dan fissò le mani di fronte a sé per un momento, decidendo poi di prenderle e alzarsi dal divano. Marzia aveva un grande sorriso sul suo volto, che fece fluttuare il cuore di Dan.

Aveva una cotta per Marzia da quando l'aveva conosciuta, due anni prima. Come non poteva? Era stupenda. Per non parlare del fatto che fosse divertente e intelligente.

Marzia lo portò al tavolo attraversando la stanza, mentre il resto dei loro amici li seguì dietro.

Dan osservò la persona che stava reggendo un regalo, e scoprì che si trattava di Dodie. "Aw Dodie, mi hai preso qualcosa?" le chiese.

Lei annuì con un piccolo sorriso sulla faccia. "Cosa ti aspettavi, Dan?" Chiese. "Sei il nostro migliore amico, tutti ti abbiamo preso qualcosa."

"Tutti tranne Chris." Dissi, guardandolo dall'altro lato del tavolo.

"La mia presenza potrebbe essere già un regalo." disse, appoggiandosi sulla sedia e mettendo i piedi sulla tavola.

"Zitto, Chris." disse Marzia alzando gli occhi al cielo.

Dodie scosse la testa a Chris, ma ciò non aiutò, perciò ridacchiò alla sua stupidità. Voltandosi verso Dan disse, "Aprilo. Spero ti piaccia."

Guardando il regalo, Dan fece un profondo respiro e lo aprì.

Dapprima, prese tutta la carta da imballaggio e la ripiegò. Sembrava un vecchio libro. "Ti piace?" chiese Dodie, trattenendo le sue labbra affinché non sorridessero troppo. I suoi piedi rimbalzavano su e giù, mentre le sue mani erano giunte, aspettando un'approvazione per il libro, di cui sembrava essere molto innamorata.

"Uh, cos'è esattamente?" chiese Dan sfogliandone le pagine. Non era mai stato un vero lettore, quindi non sapeva se realmente gli piacesse.

"È un libro di poesie di Edgar Allen Poe." spiegò Dodie. "Ha cinquanta anni ed è molto raro."

Il sorriso di Dodie esitò, e le sue gambe smisero di saltare mentre esaminava la faccia di Dan, che non mostrava segni di felicità o approvazione.

"Ma sai", continuò dopo un momento di silenzio, "potrei venderlo online o qualcosa del genere se non ti piace. Sono sicura che andrà bene."

Dan guardò Dodie. Sembrava triste adesso. Si sentì davvero male, era come se a lei piacesse molto il libro ed era una grande cosa per lei regalarglielo.

another side ➳ phan (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora