"Cosa v-vuoi?" Chiesi senza neanche girarmi, avevo davvero troppa fretta di salire. "Mh, non rispondere più così" appiccicò il suo petto alla mia schiena, il suo fiato caldo sul mio collo, potevo sentire per sino il battito del suo cuore. "S-Scusa" non riuscivo a non balbettare se c'era lui vicino, mi faceva uno strano effetto. "Smettila di balbettare, bimbo" ridacchiò, e Dio, che suono. "Ti p-prego, lasciami stare, ho sonno" sussurrai velocemente, "mh, non ti credo" mi baciò il collo, leccandolo avidamente. "Mhh"chiusi gli occhi, "Non ne hai più sonno?" Smise improvvisamente, "euh, si, ora vado.. buonanotte" salii sopra sotto il suo sguardo attento.
Da: tizioBuffo 😝
Ohi Ben, sto sotto casa, scendi.Non risposi neanche, presi velocemente lo zainetto da me preparato con l'essenziale, e mi calai dalla finestra scendendo. Vidi la macchina di Yuri, gli corsi contro, ma si parò di fronte una sagoma: Daddy. Cominciai a rallentare non appena analizzai bene quella figura, mi ci frenai davanti, era parecchio scazzato, la mascella contratta, le sopracciglia aggrottate e il respiro pesante. Mi prese forte per un polso, facendomi lanciare un urlo, fu in quel momento che Yuri scese dall'auto; "lascialo in pace!" Urlò, "lui é mio, e ci faccio quel cazzo che mi pare" ringhiò a denti stretti, e mi trascinò con se in casa. "Mi spieghi cosa volevi fare?" Mi chiese, a tono calmo. Lo chiese altre due volte, alla terza si incazzò pesantemente, mi prese per un polso e mi trascinò con se al piano di sopra, in una camera nera e rossa dai mille attrezzi erotici. Si sedette sul letto e mi spinse col petto sulle sue ginocchia, mi tenne ferme le mani dietro la schiena, e mi abbassò pantaloni e boxer; mi morsi la guancia interiormente. "Conta piccolo Benjamin.." mi diede una prima, forte, sculacciata che mi fece urlare; "uno" sussurrai, continuò così fino a dieci, poi mi scostò e mi privò dei miei vestiti, e scese al piano di sotto.