Bip bip
Bip bip
Bip bip
-Vuoi spegnere quel telefono?! Siamo a tavola.
-Sì, papà.
-Ora.
Spengo il telefono, mi scuso e rimango in silenzio per tutta la cena, non posso dirglielo.
Mi alzo, sparecchio il mio posto e mi dirigo in camera, ma mia madre mi ferma.
-Tesoro, come è andata oggi a scuola?
-Alla grande, come al solito.
Corro in camera, il cuore è impazzito, riaccendo il telefono.
Bip bip
Bip bip
Basta.
Tiro il telefono contro il muro, non ce la faccio piú.
Basta.
Smettetela, vi prego.
Parte la suoneria del telefono, è Maia.
-Ciao.. li hai letti?
-No, non voglio.
-Beh.. come vuoi... mi dispiace tanto Lu...
-Sto bene, non mi interessa quello che pensano, sai... Sono innocui... Lo sai, no?
-Oh, beh sì certo... Ora scusa devo andare ci vediamo domani a scuola..
-Okay, a domani, notte.
Stai calma, respira, stai calma.
Sono solo parole, solo parole vuote.
Non sono vere.
Tranquilla andrà tutto bene.
Ignorali.
Un peso enorme cala sul mio petto, sempre più pesante, fa sempre più male..
Non piangere.
Sei forte.
Ma le lacrime scappano, sempre più veloci, sempre più agili sulle mie giance calde.
Lo so cosa pensano di me.
Ma perché me ne dovrebbe importare?
Solo parole.
Solo parole.
Solo, parole.
In questo momento le parole feriscono più di un coltello, affondano nel petto e mi rendono fragile, debole.
Smettila, stupida.
Smettila di piangere.
Smettila.
Trattieni le lacrime.
Sai che cosa scrivono, sono solo stupidaggini, lo sai che è così.
Basta piangere, o sei una debole.
Leggi i messaggi se ne hai il coraggio.
No, non voglio.
Allora non sono solo parole.
No, sono solo parole, ricorda.
Le parole sono innocue.
Prendo il telefono, l'ho scheggiato buttandolo sul muro.
"PROVA A RIAVVICINARTI A LUI E TI UCCIDO MERDA!"
"MA NON TI VERGOGNI?! "
"MI FAI SCHIFO CAZZO!!"
"DOVRESTI MORIRE IN UNA MANIERA LENTISSIMA E DOLOROSA HANDICAPPATA OBESA BIMBA MINCHIA!!"
"HAI AFFERRATO IL CONCETTO MERDA?"
"MADONNA GIURO CHE SE TI TROVO IN GIRO TI SPACCO LA TESTA CAZZO."
"MA PERCHÉ NON FAI UN FAVORE A TUTTI E TI UCCIDI MERDA? MA CHE CAZZO VIVI A FARE?! NESSUNO TI VUOLE SEI SOLO UN'OBESA STUPIDA CHE PUZZA!"
"AHAH CAZZO APPENA TI VEDO TI STRAPPO I CAPELLI DI MERDA CHE HAI, GIURO."
Wow. Questa volta ha esagerato.
Non può avere ragione, io... non sono così... come può dire certe cose... come fa ad essere così cattiva... io non capisco cosa ho fatto..
Esisti, esisti semplicemente, è questo che mi irrita! Ahah
Così mi aveva detto lei.
Ma non capisco a che altro si riferiva Maia.
Almeno per poco.
Apro Facebook e vedo 68 notifiche.
No.
Non l'ha fatto.
Non ancora.
E invece sì, apro le notifiche e quasi vomito dalla paura.
Ho la nausea, non ho nemmeno la forza di aprire il post, per adesso rimango soltanto qui, a fissare lo schermo come una dannata idiota, pietrificata dalla paura e gli occhi gonfi di lacrime.
Solo parole.
Solo parole.
Solo, parole.
Ma questa volta non ci sono solo parole, c'è una foto, anzi un album di foto orribili, non riesco a guardare, a guardarmi.
Adesso non sono solo parole.
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Non li voglio leggere.
Lo so cosa pensano di me.
Ma perché me ne dovrebbe importare?
Perché hanno ragione.
Alla fine sono giunta a questa conclusione.
È l'unica possibile.
Tutti mi odiano.
Tutti mi evitano.
Tutti mi vorrebbero morta.
Sento le loro voci nella testa.
Le loro urla.
I loro insulti.
Mi gira la testa.
Hanno ragione.
Cado a terra, non riesco a fermarmi.
Perchè non ti uccidi?
Nessuno ti vuole,
Sei solo un'obesa stupida che puzza.
Basta.
Muori, sacco di merda.
Basta.
Non riesco più a respirare, un peso mi trattiene e.. non vedo niente perché le lacrime sono infinite e non riesco più a controllare nulla,
Non riesco più a fingere di stare bene.Non so come sono chiusa nel bagno.
Non so come sono nella doccia.
Non so come prendo il rasoio.
Non so come ho la lama in mano.
Non so come.. spingo la lama nella mia carne.
Il dolore, il sangue, non ci faccio caso.
Non so come ho un taglio profondo nella gamba.
Non so come ne ho un altro.
E un altro.
E molti altri.
Ora sto meglio.
Non so come mi infilo il pigiama e sono a letto.
Non so come e spengo la luce.
Non so come l'ho fatto, di nuovo.
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Storia di ragazze IMperfette
Chick-Lit"Corro in bagno, mi guardo, hanno ragione. Infilo due dita nella gola, piu' in fondo, sei grassa, ancora di piu', sei enorme, sento il vomito che sale, ma non mi basta, ancora, devo farlo ancora, ancora una volta, sei inutile, vado piu' affondo, sen...