Capitolo 14

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Luke, alla fine, l'ha presa meglio di quanto mi aspettassi.

In realtà, non so bene neanche io cosa mi aspettassi effettivamente da lui dopo la mia scioccante rivelazione. So solo che non sarei riuscita a tenere ancora a lungo dentro di me questa cosa, specialmente sotto il suo sguardo deluso. Seriamente, come poteva anche solo pensare che avessi trovato qualcosa da mangiare senza dirgli nulla? Gli ho anche dato la metà delle bacche che ho trovato, dannazione! Be', non la metà precisa, dato che non mi sono messa a contarle, ma il senso è sempre quello. Anche quando litigavamo, tre anni fa, condividevamo ogni cosa, affrontando le difficoltà insieme: Luke si toglieva quasi il cibo dalla bocca per darlo a me e io mi sono strappata di dosso i vestiti per coprire il suo corpo infreddolito dall'acqua gelida di un temporale ed evitare che andasse in ipotermia. Proprio per questo, mi è inconcepibile che Luke abbia pensato potessi essere così meschina. Sono ingrassata parecchio, sì, ma lo sanno tutti che gli ormoni femminili funzionano un po' come pare a loro, no?

In ogni caso, ogni suo sospetto è svanito nel nulla - giustamente - dato che la spiegazione dei miei chili di troppo non è contestabile in alcun modo. E, poi, come lui stesso ha dovuto ammettere, ho i polsi più secchi di un grissino, perciò non nascondo da qualche parte vaschette di gelato al cioccolato o tramezzini al prosciutto, come invece temeva Frank Genovesi. Proprio come Luke, non tocco quasi cibo da giorni e questa cosa l'ha fatto andare fuori di testa non appena ha realizzato che, invece, dovrei mangiare una doppia razione di qualsiasi cosa.

«Mi sono abbuffata di bacche,» gli ho detto semplicemente e lui, sbuffando, si è incamminato sulla sabbia verso non so dove.

Genovesi ha deciso di seguirlo, capendo nella sua ignoranza in materia che il biondo è di certo un soggetto più interessante da riprendere: non oso nemmeno immaginare quanto scalpore farà fra gli spettatori il suo svenimento sulla sabbia dopo la scoperta che fra sei mesi diventerà papà. Posso già vedere la scena ripetersi per settimane nei talk show di tutta l'America, mentre qualche opinionista dice la sua a riguardo, magari insinuando anche un mio possibile tradimento.

Decido, però, di non pensare a questo per il momento, godendomi invece la tranquillità che la solitudine riesce a donare. Sì, non sono proprio sola, ma il cameraman che mi sta riprendendo sembra più addormentato che altro e potrei persino giurare di averlo sentito russare, perciò è come se lo fossi davvero. Mi diverto per qualche istante a fare delle boccacce alla telecamera, ma mi annoio in fretta anche di questo passatempo da ragazza ribelle.

In questo momento, se tre mesi fa avessi accettato la proposta di matrimonio di Luke, probabilmente sarei con lui a scegliere le fedi e le bomboniere per la cerimonia oppure in giro per Sydney con Alexis, zia Maddie e mia mamma a cercare un abito da sposa. Mi sono sempre piaciuti quelli a sirena, con un lunghissimo strascico di pizzo, ma-

«Hey, Phoebe!»

Mi volto e sorrido lievemente a Dylan, che sembra quasi stupito dal mio piccolo gesto. La verità è che sono troppo di buonumore per rispondergli male o ignorarlo: Luke ed io stiamo andando d'accordo, più o meno, e questa è l'unica mia priorità.

«Ti sei ripreso dall'influenza?» gli chiedo distrattamente, anche se sul suo viso non ho notato tracce di alcun malessere. Piuttosto strano, visto che io anche per una semplice tosse assumo il colorito pallido di un fantasma.

Il ragazzo annuisce dopo qualche istante di troppo ed esitando appena, ma decido di non dare molto peso a questa cosa: forse è stata solo una mia impressione. Subito dopo, si guarda intorno. «Come mai sei qui da sola?»

Mi stringo nelle spalle, per poi alzarmi dalla sabbia e guardare verso dove un'oretta fa Luke è sparito insieme al cuoco della troupe.

«Forse dovrei cercare Luke...» osservo, anche perché adesso Frank può tornare felicemente in cucina, per quando mi dispiaccia.

Two Survivalists || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora