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Il secondo libro della serie Magnus Chase e gli Dei di Asgard "Il martello di Thor" uscirà in Italia il 15 Novembre.

Estratto da Magnus Chase: Il martello di Thor di Rick Riordan



Capitolo uno: Per favore potresti smetterla di uccidere la mia capra?

LEZIONE IMPARATA: se porti una valchiria fuori per un caffè, ti ritroverai bloccato con il conto ed un cadavere.

Non avevo più visto Samirah al-Abbas in quasi sei settimane, così quando di punto in bianco ha chiamato dicendo che dovevamo parlare di una questione di vita o di morte, ho accettato subito.

(Tecnicamente sono già morto, il che significa che l’intera storia vita-o-morte non si applica, però… Sam mi era parsa preoccupata)

Ancora non c’era quando arrivai al Thinking Cup sulla Newbury Street. Il posto era gremito di gente come sempre, così mi sono messo in coda per un caffè. Un paio di secondi dopo, Sam volò, letteralmente, sopra le teste dei clienti.

Nessuno battè ciglio. I mortali non riescono ad elaborare i fenomeni soprannaturali che accadano in mezzo a loro, la loro visione è distorta e riesce a trovare una spiegazione accettabile per ogni stranezza, il che è una fortuna, perché altrimenti i bostoniani si ritroverebbero a passare gran parte del loro tempo correndo in giro in preda al panico a causa di giganti, troll, orchi e einherjar armati di asce.

Sam atterrò di fronte a me con indosso la sua uniforme scolastica – sneakers bianche, pantaloni khaki slacks, e camicia a manica lunghe blu mare con il logo della King Academy. Uno hijab verde copriva i suoi capelli. Un ascia pendeva dalla sua cintura. Ero abbastanza sicuro che l’ascia non facesse parte dell’uniforme standard.

Felice com’ero di vederla, notai che la pelle sotto i suoi occhi era più scura del solito. Si stava dondolando sui piedi.

“Hey” dissi. “Hai un aspetto terribile.”
“Anch’io sono felice di vederti Magnus.”
“No, voglio dire… non terribile nel senso di diverso dal normale terribile. Terribile nel senso di esausta”

Mi lanciò un'occhiataccia.

Sollevai le mani in segno di resa. “Dove sei stata per un mese e mezzo?”

Lei si strinse nelle spalle. “La quantità di studio questo semestre mi sta uccidendo. In più sto facendo da tutor a dei ragazzi nel doposcuola. E poi, come dovresti ricordare, c’è quel mio lavoro part-time da valchiria che consiste nel raccogliere le anime dei morti con tanto di missioni top secret per conto di Odino”

“Voi ragazzi di oggi con i vostri mille impegni”
“E in cima a tutto questo… c’è la scuola di volo”
“Scuola di volo? Tipo aeroplani?”

Sapevo che l’obiettivo di Sam era di diventare un giorno una pilota professionista, ma non avevo capito che stesse già prendendo lezioni. “Puoi farlo a sedici anni!?”

I suoi occhi scintillarono con entusiasmo. “I miei nonni non avrebbero mai potuto permetterselo, ma i Fadhlan hanno questo amico che gestisce una scuola di volo. Loro finalmente hanno convinto Jid e Bibi.”

“Ah.” Sorrisi. “Quindi le lezioni sono un regalo da parte di Amir”
Sam arrossì. Lei è l’unica ragazza che conosca che ha un promesso sposo, ed è così dolce vedere come si agita quando parla di Amir Fadhlan.

“Quelle lezioni sono state la cosa più gentile e premurosa che…” Sospirò malinconicamente. “Ma ora basta con queste cose. Non ti ho fatto venire qui per parlare di come impiego il mio tempo. Dobbiamo incontrare un informatore”

“Un informatore?”

“Questa potrebbe essere la svolta che stavo aspettando. Sempre che la sua informazione sia buona”

Percy Jackson: Le curiosità.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora