Capitolo 3

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Torno dai miei compagni. Nessuno ha notato la mia assenza, quindi continuiamo con il tour. Passa un oretta circa. Ad certo punto, si avvicina un signore e dice qualcosa all'orecchio della prof.
<Ragazzi, hanno finito di girare, e il regista ha detto che possiamo andare sul set, ma per favore non toccate
nulla!> ci comunica il signore dopo averlo detto alla prof.
Entriamo nella sala e davanti a me c'è una scenografia. Siamo in pochissimi a vedere in anteprima il luogo delle scene. Thomas chiede alla professoressa qualcosa, e si alza un brusio nel gruppo.
Non sono l'unica sua fan.
<Ragazzi, credo che voi sappiate lui chi sia, e mi ha chiesto di potervi dire due parole..>
<Salve ragazzi. Ciao Elisa.>
Sento le mie guance scottare per quanto sono diventate rosse.
Mi ha salutata.
<Qui siete tutti aspiranti attori, bene, volevo dirvi solamente non mollate. Non fermatevi davanti un piccolo ostacolo> una ragazza gli chiede di farle un autografo. Io mi astengo dal chiederglielo. Mi vergogno abbastanza.
<Allora ragazzi... Ora torniamo al pullman, il tour agli stage è giunto alla fine> mi dispiace abbastanza dover lasciare questo posto. Ma ho incontrato Thomas. Ancora non riesco a realizzarlo. Appena esco sento un gelo percorrermi la schiena, dopotutto è novembre. Poi ricordo: la felpa. L'ho lasciata nel magazzino.
<Prof! Mi scusi amh... Ho dimenticato la felpa dentro.>
<Elisa! Sempre la solita! Ti restituisco il cartellino, prendi la felpa ma
sbrigati!>
Ringrazio la professoressa e mi precipito dentro. Devo percorrere questo corridoio, poi girare l'angolo e prendere quello dove ho trovato il magazzino.
Nel girare correndo, vado addosso a qualcosa. Anzi a qualcuno.
<Ciao Elisa>
<Ciao Thomas> lui sorride.
<Come mai tutta questa fretta?>
<Ho dimenticato la felpa nel magazzino quando ho tentato di nascondermi..amh già> lui ride.
<Ti accompagno, così magari eviti di investire qualcun altro>
<Okay grazie> dico, sentendomi un po' a disagio.
Sono accanto a Thomas.
Thomas è accanto a me.
Thomas Sangster.
Wow.

<Eccola!> urlo appena la vedo.
<Bene Elisa.. Ora credo tu debba andare. Sai stanno per chiudere qui, e non vorrei che ci chiudessero dentro>
<Già, scusami se ti ho impedito di uscire tamponandoti in pieno. Grazie per avermi accompagnato.> lui fa un sorrisetto.
Quanto è adorabile da uno ad infinite centinaia di milioni?
Prima di decidermi a muovermi resto ferma a fissare quei due occhi stupendi  che ho sempre visto da dietro uno schermo: ora sono davanti a me.
Mi scuoto, ora dobbiamo davvero andare.
<Qui le nostre strade si dividono Elisa, spero di rivederti. Magari per girare un film assieme in futuro.>
<Magari... Grazie Thomas. A presto>
Quel 'grazie' è riferito a tante cose. L'ho ringraziato per avermi ispirato. Per avermi aiutato oggi. Per essere quello che aspiro a diventare.
Invece quel 'A presto' è in realtà un addio. Non credo riuscirò mai più a vedere Thomas, ma è stata un incontro stupendo.
Uno stupendo e impensabile caso.
Ma chissà cosa mi riserva il futuro..
Torno al pullman e restituisco il cartellino, poi mi siedo. Non ho niente come ricordo di oggi. Né una foto né un autografo. Solamente dei ricordi, che resteranno, perché oggi ho incontrato Thomas-Brodie Sangster.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 06, 2016 ⏰

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