Capitolo 28(seconda parte)

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Capitolo 28 (seconda parte)
A-perché chiedi aiuto a Dio?...neanche lui ti aiuterà da me-disse secco,
Urlai con tutta me stessa, quando sentì un dolore lancinante al basso ventre e poi il buio si impadronì dei miei occhi sofferenti...
Bip bip bip bip....
Ma cosa???...
Cos'è sto rumore fastidioso, sussulto rendendomi conto che non lo sopporto, non apro gli occhi perché sono troppo pigri e pesanti e non so perché non ho la forza di muovermi
?-mi rivolgo a voi...siete un parente della ragazza?-
?-si sono la sorella minore-riconosco subito la voce di mia sorella Sabrina, quanto mi è mancata...mi cade involontariamente una lacrima e sento che scende salata per tutto lo zigomo e la guancia
D-Ha avuto con il suo ragazzo un rapporto forse non troppo delicato...infatti ha avuto un'abbondante perdita di sangue e un po' di dolore. Ho scoperto che non sono più vergine ormai,
Dagli esami abbiamo capito che ha aveva avuto una lacerazione vaginale e le abbiamo messo dei punti interni-una voce abbastanza roca è abbastanza bassa che sembra provenire da un vecchio parla di quello che mi sarebbe successo ed io non posso fare a meno di pensarci e disperarmi,
S-oh mio Dio-la sento sussurrare e ci potrei giurare giurare di averla vista mettere le mani davanti la bocca sconcertata
D-dovrebbe stare per circa tre giorni senza avere rapporti sessuali, signora-
S-ok la ringrazio dottore-
D-per ogni cosa chiami le infermiere-sento una porta aprirsi e subito un attimo dopo chiudersi
Apro gli occhi piano e vedo mia sorella seduta alla mia sinistra su una poltrona beige, mi guardò intorno e capisco immediatamente di essere avvolta tra le mura tristi e strazianti dell' ospedale. Mia sorella appena mi nota si alza di scatto e viene verso di me
S-Hey-dice con gli occhi lucidi
I-h-Hey-riesco ammala pena a sussurrare che mi si spezza la voce, le indico l'acqua e lei si affretta a darmela, la bevo velocemente, ed è come paradiso per la mia bocca
I-dove sono e cosa mi è successo?-chiedo con voce incriminata
S-sei in ospedale da ormai più di due giorni, mi hanno chiamata subito, perché i nostri genitori non rispondono e sai come sono con il lavoro che li stressa e sono subito venuta qua con il primo aereo che ho trovato-mi prende le mani e mi guarda negli occhi-Sara ho bisogno che tu mi dica che non hai fatto niente che non hai voluto fare e che Amine non ti ha obbligato a fare niente-scoppio in lacrime creando due fiumi
I-non volevo farlo ma lui non mi ha lascito scelta-scuoto il capo-m-mi ha d-detto che neanche Dio mi avrebbe a-aiutata-piango più forte, sento la forza della presa aumentare nelle mie mani, mi abbraccia stando attenta ai fili
S-andrà tutto bene-mi sussurra accarezzandomi i capelli, non so come fa questa frase a calmarmi perché è ridicola ma ci riesce, certe volte sembra che lei sia la più grande ed io la sorella minore, ci stacchiamo dopo qualche minuto
I-a proposito con chi sei venuta qua se mamma e papà sono impegnati e tu sei minorenne?-chiedo all'improvviso, lei si morde il labbro nervosa
S-conunragazzo-dice velocemente
I-con chi?-
S-beh, non è proprio un ragazzo è già un uomo ormai-si massacra le mani e diventa rossa dalla punta dei piedi sino alla fronte
I-ti lascio da sola per una settimana e già ti senti con un ragazzo??....non pensare che sia così facile come fanno le tue amiche francesi che si fidanzano per un mese e si lasciano per andare da un altro-la sgrido, lei ritorna subito seria e mi guarda negli occhi che sembrano tanto uguali ai miei quanto differenti
S-no-scuote la testa-lo sai come sono, non farei mai una cosa del genere non mi è mai piaciuto avere relazione di quel tipo sono nelle mani di Allah co lui che mi proteggerà per tutta la vita....-
I-si è vero scusa...mi dispiace e sono anche fiera di te ma adesso voglio che tu mi dica chi è questo tipo-
S-è il figlio del signor Dolani, che sarebbe il marito della sorella di 3emmi mohammed, si è trasferito a lille perché la sua azienda di famiglia si unirà a quella di nostro padre e quella di 3ammi, e mi tormenta dal giorno in cui sono ritornata a Parigi-
I-come ti tormenta??....vuoi che lo uccida??-le chiedo seria, lei scoppia a ridermi in faccia e mi crea un sorriso involontario
S-no grazie, ho bisogno di lui vivo per ritornare a casa, ma appena ritorniamo se mi fa incavolare le le suono di santa ragione-ridacchiamo tutte e due l'effetto che ti fa propria sorella è qualcosa di strano che non vorresti mai finisse, ma qualcuno bussa alla porta ed entra Amine, messo veramente male con borse per la palestra al posto delle occhiaie e un cenno di barba.
S-sarà meglio che io vi lasci da soli-si alza quando si ritrova davanti ad Amine gli punta addosso il dito-se proverai a fare ancora male alla mia sorellina, ti taglio i genitali-e se va sbattendo la porta, lui per tutto il tempo ha lo sguardo basso, si avvicina di pochino
I-ti prego fammi solo il favore di starmi lontano, ti sto supplicando-sussurro,lui si ferma di scatto e alza piano piano il capo, sussulto appena lo vedo
Sta veramente di merda (scusate per il termine ma veramente di merda) le occhiaie le avevo già notate, la barba anche, i capelli spettinati e spenti, gli occhi sono un'altra cosa tutti rossi contornati dal l'azzurro/grigio che non si vedono da quanto sono scuri e assomiglino di più al nero,
Quello occhi rossi mi fanno pensare a quella sera
A-mi dispiace-dice dopo minuti di silenzio straziante, un groppo in gola mi si intrappola su di essa, rido amaramente
I-anche a me dispiace-
A-non ero con la testa apposto-si avvicina-ho bevuto lo ammetto e sai il perché?...non riesco a capire cosa stia succedendo nella mia vita, da una parte ci siete tu e lucy e dall'altra c'è il lavoro-
I-ovvio tua moglie viene sempre per ultima-
A-ti prego di starmi ad ascoltare mi dispiace veramente tanto, ma con la litigata con lucy i problemi che abbiamo al lavoro, sono uscito con jeorge per distrarmi, da tutte le altre cose e distrarmi da te-
Oh grazie bel modo per farti perdonare dare tutta la colpa a me-tu, i tuoi occhi color cioccolato che mi fanno dannare, i tuoi capelli che sinceramente preferisco naturali ricci e la tua bocca, cavolo quella sono indeciso tra il chiudertela per non farti più parlare o lasciarla aperta e rimanerti ad osservare mentre parli, anche se maggior parte delle volte sono incantato...-
Cosa vuole dire con questo??.....-non avrei mai voluto farti del male Sara..e ti giuro su me stesso che mi odio dal profondo del cuore non ho mai alzato le mani su una donna ero annebbiato dalla rabbia e dal alcol-finisce e non mi ero neanche resa conto delle lacrime che mi stanno rigando gli occhi
I-non so se ti perdonerò, può essere che non lo faccia mai ma devi lasciarmi del tempo....cavolo Amine mi hai ferita come non hanno mai fatto....non puoi venire qua e pretendere che ti dica "oh si Amine ti perdono, sai cosa è tutta colpa mia non dovevo ribellarmi"-questo è un colpo basso e me ne rendo conto quando sussulta piano
A-ti darò tutto il tempo che vuoi, e ti farò anche credere che mi dispiace veramente-
I-si, ok ma adesso sei pregato di uscire voglio riposarmi-gli indico freddamente la porta, lui rimane a guardarmi per qualche secondo e va via sbattendo violentemente la porta,
Mi appoggio al cuscino sospirando stanca pensando di potermi riposare un pochino ma la porta di riapre appena formula sta cosa nella mia mente, entra il un uomo basso e grassottino che mi sorride dolcemente, sara il dottore che deduco dal camice
D-buona sera signorina Lazaar-guarda un momentino il blocco che ha in mano e ritorna con gli occhi su di me guardandomi-non le lo volevo dire prima a sua sorella perché penso sia personale e penso che tu lo voglia dire ai tuoi parenti personalmente-
I-di cosa sta parlando dottore??-chiedo preoccupata
D-sono felice per lei, Signorina Lazaar è incinta....

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