21. Ti ordino di non morire

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Entrai quando nessuno ci fece caso.

Trovai Minseo per terra, respirava ancora, aveva ancora gli occhi aperti.

«JungK~» e chiuse gli occhi.

La portai sull'ambulanza in braccio.
Il dottore e le infermiere facevano il loro dovere, mentre io guardavo con amarezza quella scena.
Sembrava che il mondo mi fosse cascato addosso.
Non avrei dovuto lasciarla andarsene da sola, non avrei dovuto.
Mille pensieri mi passarono per la mente in un solo istante.
Non mi era mai capitato.

Arrivati in ospedale portano Minseo con una barella nel reparto pronto soccorso.

Qualche minuto dopo arrivò quel Kim Tae qualcosa.
Il dottore ci cacciò fuori.

«Che cosa le hai fatto?» chiese lui.

«Tu come fai a sapere?» chiesi io.

«Non si risponde a una domanda con un'altra domanda»

«Tu rispondi e risponderò anch'io»

«Brutto bastardo» disse lui alzandomi per il colletto.

La porta si aprì. Il dottore e le infermiere uscirono dalla stanza, mi precipitai dentro alla velocità della luce.

Minseo non si era ancora svegliata.

«Ti ordino di non morire! Se non ti svegli, ti sostituirò con qualcun'altra!»

«Ti sembrano cose da dire?» chiese Kim Taehyung spuntando dal nulla.

«Nessuno ti ha invitato qui, quindi potresti andartene»

Lui sbuffò, ma non si allontanò nemmeno di un millimetro.
Voleva rimanere lì, a sorvegliare e a proteggere Minseo.

«Yah, lascialo stare, è mio amico»
«Ti sei svegliata finalmente»

«Con tutto il baccano che facevate solo un maiale in letargo non si sarebbe svegliato!»

«I maiali non vanno in letargo» rispose Kim.

«Come sta' la bambina?» chiese Minseo con voce flebile tossendo

«Possibile che pensi solo per gli altri? Comunque sta' bene» risposi io.

«Come sono arrivata qui?»

«In ambulanza»

«Chi mi ha pagato la tariffa per l'ospedale?»

«Quante domande hai?! Ci ho pensato io, stai tranquilla, ora riposati»

«Mi sento già molto meglio, voglio andarmene a casa» disse cercando di alzarsi dal letto, ma cadde.

«Devi rimanere in ospedale sotto sorveglianza» disse Taehyung.

«Se provi a muoverti ti prolungo il periodo della tua schiavitù» minacciai io.

«Yah!»

La porta si aprì, entrarono dei giornalisti dotati di videocamere e di microfoni.

«Sei tu la ragazza che ha salvato quella bambina?»

«Sei consapevole di esser diventata un'eroina?»

«Cos'avevi pensato in quel momento? Hai dubitato anche un solo secondo della tua scelta?»

Queste erano solo alcune delle domande.
Io mi parai subito davanti.

«State interrompendo il suo riposo!»

«Sei il suo ragazzo? Chi avresti scelto tra lei e la bambina?»

Taehyung saltò in piedi.

«Non è il suo ragazzo!»

«E tu chi sei? Sei tu il suo ragazzo?»

«Sono un amico! Quando si riprenderà rilascerà le interviste! Ora siete pregati di andarvene»

«Ora che guardo... tu assomigli tanto a...» disse un reporter indicandomi.

Io lo interruppi prontamente. Cacciai fuori tutti i giornalisti e chiusi la porta.

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Dall'altra parte, davanti alla TV.

"Ma guardala, ha davvero un grande talento nell'attirare i ragazzi, non ti lascerò essere felice, JungKook o è mio o è mio"

Lanciai il cellulare che tenevo contro il televisore.

_

I giornalisti ormai se n'erano andati.
Si sentì una suoneria, tirai fuori il telefono... era mio papà.

«Sì, pronto?»

«Torna immediatamente a casa, anzi, manderò qualcuno a prenderti»

«No papà, verrò a piedi, non mandare nessuno»

«Ti devo parlare»

Quando mio papà mi deve parlare non si tratta mai di una bella notizia, anzi, spesso si tratta di una catastrofe.

SPAZIO AUTRICE

Ho aggiornato finalmente... yeaaaah.
Non ho avuto tempo di riguardarlo.

Mi fa' schifo sto capitolo :( probabilmente lo rivedrò.

Ho aggiornato per il semplice motivo che devo fare gli auguri di buon compleanno a strawmilks
Se no, non avrei aggiornato.
Scusa per il ritardo, ma non avevo tempo per aggiornare xD

Ti Amo || Jeon JungKookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora