Un violento vento era la culla, sciocchi di labbra mentre le foglie di ulivo danzavano nell'aria.
Luce soffusa, arancione, come i suoi capelli nascosti dal cappuccio.
I respiri erano pesanti, le parole lievi, i baci dolci e il desiderio era possente.
Desiderio di tutto, di averlo e non solo per colmare quei vuoti sessuali, ma di averlo in tutti i sensi possibili.
Averlo tra le mie braccia, averlo nella mia mente, avere il suo odore stampato nella pelle, averlo.
Ed era strana quella sensazione di libertà che quei baci intrappolati tra noi trasmettevano.
E non so bene cosa successe, un uragano all'interno della mia mente, mentre tutto era freddo le sue calde mani accarezzavano la mia schiena.
Brividi di piacere, gemiti soffocati dalla vergogna.
Ma cosa stavamo facendo?
Dimostrando il nostro amore.
Occhi sbarrati, occhi socchiusi, abbandono totale al suo tocco delicato, a quel viso da bambino pasticcione, quel sorriso da pazzo e quei suoi occhi tranquilli, ma che brillavano di una luce intensa.
Le foglie di quel ulivo, culla del nostro amore prematuro-un fiore non del tutto sbocciato ma bello, bello da morire-ci proteggevano col il loro fruscio, con la loro ombra, la chioma di quell'albero a cui eravamo stretti, io appoggiato sulla corteccia, lui appoggiato su di me, e i nostri strani movimenti alludevano al sesso ma io, almeno io avrei voluto che la sua anima, il suo piccolo cosmo, si mostrasse a me.
Piccolo ma enorme il suo essere, essere tutto.
Essere strano, ninfomane, dolce, affrettato e premuroso, era il suo essere che volevo, in secondo tempo il suo corpo.
Le sue labbra sulle mie in modo prima passionale, poi dolce.
Tocchi veloci, leccatine, saliva, lo respiravo e iniziavo a vivere.
Domani non vado a scuola, mi ha portato in paradiso.---
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Tisane & Uragani
RandomDove Simone beve tisane e scrive cose. ed io da brava amica le posto qua su wattpad perché meritano.