Dio salvi Sid.

Capitolo I

Anno 2000.
Non ho mai visto la mamma così triste, «Lacrime di gioia» dice, ma non le credo, è una donna forte e non piange così facilmente. Mi sorride ancora con le lacrime agli occhi e si allontana con una foto datata 1978.

«Non avrei voluto più rivedere questa cazzo di foto... Eppure mi è tornata la nostalgia... Mi manchi così tanto Sid, così tanto da bloccarmi ogni volta che sento pronunciare il tuo nome, da sprofondare nel baratro a sapere che non sei più tu a tenermi la mano.»

Anno 1977 -God save the Queen.
Il 1977 ben 23 anni fa, gli anni del rock, del punk, dei Sex Pistols e dei guai, sopratutto quelli. Avevo appena compiuto diciotto anni e non me ne fregava un cazzo di nessuno. Vivevo a Londra, in periferia e proprio in quegli anni si sarebbe tenuto il concerto più figo della storia inglese, con l'esordio di Sid Vicious nella band; purtroppo non avevo nemmeno un soldo e un lavoro part time in una schifosissima sartoria con una paga che era una vera e propria truffa non mi era d'aiuto, ogni tanto però, fregavo qualche spiccio dalle tasche dei ricconi che li dimenticavano in cappotti costosissimi che dovevo rattoppare o accorciare. Quando proprio in una di quelle tasche trovai due biglietti "Sex pistols concert 1977."
-Porco Dio, la vita mi sorride ogni tanto.-
Li misi in tasca senza che nessuno mi vedesse, alla fine del turno uscii in fretta e mi precipitai da Emily. I suoi mi odiavano, chissà perché, forse per la moto, forse per i capelli corti o forse per i pearcing.
«Oh Gwen, dimmi.»
«Emily devo dirti una cosa importante.»
«Spara.»
«Screen on the green, 3 aprile.»
«DOVE LI HAI PRESI?!» gridò dalla felicità
« Li ho trovati.» accesi una sigaretta «Ciao bella signora.» avvicinai la mano alla bocca e mandai un bacio alla madre di Emily che mi guardava male dal balcone. «Perché tua madre mi odia?» continuai
«Gwen, le donne non guidano la moto.»
«Ah, vaffanculo Emily, sali che andiamo a comprare qualcosa da mettere».