mezze verità

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Erano Passati due giorni dal suo ritorno,fortunatamente non aveva visto nè Josh ,né Alec, il primo era fuori per lavoro con suo padre ,l'altro era sparito dalla circolazione e Alexia non aveva fatto domande in proposito, uscì dalla doccia e prese i vestiti dall'armadio, jeans stretti neri ,top bianco e scarpe basse bianche, si guardò allo specchio contemplando la sua immagine ,i capelli rosso scuro lunghi fino alla vita, con  riccioli naturali, gli occhi dal taglio orientale erano di un verde intenso con piccole pagliuzze dorate vicino all'iride, il naso piccolo e ben fatto le labbra carnose  obbiettivamente un bel viso pensò Alexia, il corpo poi era ben proporzionato con le curve al punto giusto e le gambe erano lunghe e ben tornite,sospiro' ,staccandosi dallo specchio ,raggiunse la porta e uscì dalla sua stanza. "Buon giorno Adele," "buon giorno bambina dormito bene?" "si Grazie ,mia madre?" "è uscita torna stasera ,su siediti e mangia cara. Alexia prese un biscotto al cioccolato,poi così casualmente non riuscendo più a trattenersi chiese," e Alec non l'ho visto in giro? " Adele si asciugò le mani con uno strofinaccio e la guardò " senti bambina io non so' cosa sia successo tra voi ma so',_fece un profondo respiro_ che lui ha sofferto molto in questi anni ,specialmente i primi mesi dopo che te ne sei andata a vivere dai tuoi zii ,"la guardò dritto negli occhi che Alexia aveva spalancato per l'incredulità e proseguì "ma siccome voglio bene a tutti e due ti do' un consiglio spiegati con lui ,è un bravo ragazzo e ti vuole molto bene" disse calcando la voce sul molto. Alexia era rimasta di stucco , si alzò e uscì fuori in giardino senza dire una parola,la mente confusa  ,mille pensieri  si mischiavano coi ricordi ,un dolore sordo al petto e la testa sembrava scoppiare<lui aveva sofferto ,e lei?era lei la vittima , lui ,  il carnefice  ,che dopo averle promesso amore eterno e averla ingannata con mille baci , carezze infuocate che le facevano sciogliere il cuore  ,dopo aver esplorato tutto il suo corpo ,dandosi piacere a vicenda ,senza mai andare fino in fondo, perché come diceva lui,ancora era presto e che sarebbe stata completamente sua  quando  tutti avrebbero saputo della loro storia e si sarebbero fidanzati perché lui voleva sposarla.>era lei che gli aveva creduto ciecamente, ingenuamente, che si era fidata di lui ,sicurissima che mai le avrebbe fatto del male,e invece tutti i suoi sogni (i sogni che solo una diciassettenne innamorata fa', sogni sul loro futuro insieme  ,le rispettive famiglie felici per la loro unione ,una casa con un bel giardino  , magari un cane e due o tre bambini,) era finito tutto con un bigliettino che aveva trovato nella cassetta della posta ,*vai alle 18.00 al
Gard hotel troverai il tuo bello con un'amichetta * un'amico*.ad Alexia tremavano le mani mentre leggeva e rileggeva quel bigliettino che sembrava di fuoco per quanto le bruciava tra le mani,le lacrime scendevano  copiose, non era vero,  nooo ,non poteva essere ,di chi era quel messaggio ?Alexia prese in considerazione l' idea di non andare ,le sembrava di impazzire,forse era un incubo, ma il bigliettino era lì maledettamente reale, le parole si erano impresse nella sua mente come marchiate a fuoco. Sarebbe andata altrimenti il dubbio l'avrebbe perseguitata a vita , doveva e voleva sapere la verità .
Fu' cosi che con la morte nel cuore nascosta in un angolo della strada, vidi il ragazzo che amavo uscire da quel l'Hotel abbracciato ad una bionda che sorridendo gli scoccava un gran bacio sulla bocca. Il mio cervello in quel momento andò in stand bay,presi  la macchina e con le lacrime che mi offuscavano la vista guidando come una pazza ,arrivai a casa ,mi precipitati in camera mia  ,non sentivo dolore, dentro avevo il nulla  ,il vuoto assoluto, come un'automa  presi le valigie , le riempi  alla rinfusa ,chiamai i miei zii chiedendo se avessero potuto ospitarmi   per un tempo indefinito ,uscì dalla camera trascinandomi dietro le valigie  ,trovai i miei genitori in salotto ,sgranarono gli occhi vedendo le valigie, mi raggiunsero preoccupati,"che succede ,dove vai "disse mia madre in lacrime, io l'abbracciai  forte piangendo" mamma ti prego non mi chiedere niente ho bisogno di allontanarmi un po' vado dagli zii ,sta tranquilla starò bene .
Mio padre mi guardò ,non so cosa vide nei miei occhi ,forse tanta sofferenza, o forse il vuoto ,fatto sta' che mi disse solo',"va cara  e quando sarai pronta noi siamo qui ,lo sai che ti amiamo tanto, ti aspetteremmo."
Due ore dopo ero sull'aereo che mi allontanava da casa mia.             Alexia si alzò dalla panchina, il giardino era bellissimo  come sempre ,quanto tempo era rimasta fuori ? ,guardò il suo orologio e si meravigliò ,due ore erano passate due ore.

Non Ho Capito Niente.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora