Prologo

864 43 2
                                    

Era un tranquillo pomeriggio estivo, in cui tutte le normali bambine di 8 anni, compresa me, giocavano con le barbie. In quel momento ero molto rilassata, stavo pettinando Barbie per prepararla al suo matrimonio con Ken. In casa con me c'era solo Marco, mio fratello più grande. Lui stava giocando alla playstation come tutti i ragazzi della sua età. Ad un certo punto sentimmo sbattere la porta di entrata con tale potenza, che si creò un enorme crepa. Io e mio fratello ci guardammo entrambi spaventati. Era mio padre, Giulio, in preda al panico. <<Marco, chiama subito il 118! Veloce!>> disse. Così mio fratello si catapultò sul telefono fisso, e compose  il numero. Proprio in quel momento notai una sagoma rossa, davanti alla porta d'entrata, era una donna, con dei bellissimi capelli biondi, oramai inzuppati di sangue. Guardando più attentamente notai che quella non era una donna sconosciuta ai miei occhi, quella era mia madre.

Prenderò il tuo postoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora