Accoccolato

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Lui è l'amore.
Lungo un metro e novantaquattro, ma accoccolato sul mio grembo. 
Così grande e così piccolo allo stesso tempo. 
Il suo corpo mi scalda. La sua mano avvolge la mia e il calore aumenta sempre di più.
La sua testa è sulle mie gambe ed è irrefrenabile la voglia di coccolarlo. È un gesto automatico, le mie dita che massaggiano il suo orecchio.
Ogni volta che lo faccio, mi torna in mente il giorno del nostro primo bacio.
Le mie dita scivolano sul suo orecchio morbido e io lo guardo.
In tv c'è il derby: Milan-Inter. Me contro lui. In teoria.
Non riuscirei mai a stare contro di lui. Soprattutto guardandolo in questo momento.
I suoi occhi si fanno pesanti e tentano, per poco, di vincere la stanchezza, fino a lasciarsi andare e chiudersi. 
Lo vedo così calmo, rilassato, così in pace che mi si riempie il cuore.
Di che cosa? Di felicità, ma non solo. Anche di orgoglio e soddisfazione. Il fatto che sotto il mio tocco si senta così rilassato, tanto da dormire nonostante stia giocando la sua amata Inter, mi rende soddisfatta.
È questo per me l'amore, semplicemente lui. Un metro e novantaquattro di amore accoccolato su di me, che mi scalda e mi fa sentire amata.

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