i love you(?)

190 11 2
                                    

   

Chapter four.

 

Harry

 

Non riuscimmo neanche ad entrare in casa che già ci fiondammo l’uno sull’altra, stasera sarebbe stata una notte fantastica, la più bella in assoluto: gli avrei dato tutto l’amore del mondo, quello che si meritava e che nell’ultimo periodo non gli avevo reso come avrei dovuto fare.

Gli accarezzai la guancia dolcemente mentre la mia lingua contornava già le sue labbra rosse per i piccoli morsi che gli avevo lasciato, entrammo in camera e sentì le sue mani appoggiarsi al mio petto che imperterrito, non la smetteva di andare su e giù a causa del cuore. Ero molto eccitato, sia all’idea di averla tutta mia, sia perché l’amavo davvero.

Accarezzandole i capelli la feci stendere sul letto e gli sorrisi. Fece lo stesso anche se potei notare un diverso approccio, non era un caldo sorriso, non riuscivo a capire.

Mi tolsi la maglietta mentre lei mi sbottonava i pantaloni ormai gonfi della mia erezione, dio mi faceva impazzire.

Sorrise maliziosa e iniziò a massaggiarmi dentro i boxer con una mano, ma gliela tolsi subito e mi spogliai di tutti gli indumenti per dedicarmi a lei.

Gli accarezzai le braccia lasciando piccoli bacetti umidi su di esse, sospirando sulla sua pelle e facendo calare la zip del vestito.

H: mi è mancato fare l’amore con te… - sussurrai con voce roca a causa dell’eccitazione.

Si morse un labbro e non disse niente.

Niente. Mi venne un brivido, non so perché, ma ebbi per un secondo paura.

Paura che mi fu tolta quando, slacciandosi il reggiseno, cambiò le posizioni e si mise su di me.

Iniziai a dargli piccoli bacini sulla pancia, sul collo, strofinare il naso sulla sua spalla e abbracciarla. Mi mancava tutto questo, mi mancava l’affetto.

È proprio vero, a scopare sono capaci tutti, a fare l’amore no.

Ed io ero il ragazzo più fortunato del mondo ad avere lei.

Mi prese il viso ed iniziò a baciarmi con foga, non la riconobbi neanche. Andava veloce, ansimava, quasi avesse fretta di concludere tutto ciò.

Tentai di staccarmi un attimo per capire il gesto, ma iniziò a prendere in mano la mia erezione e massaggiarla prima piano, subito dopo velocemente. Stavo scoppiando dalla voglia, non ce la facevo più.

Gli introdussi due dita nella sua intimità e la vidi inarcare la schiena, la accarezzai dolcemente e gli feci un cenno.

H: p…pronta? –

Era da un po’ che non glielo chiedevo, insomma, le poche volte che ci vedevamo andavamo subito al dunque….questo rapporto mi era mancato, da tanto, da molto tempo.

J: si – affermò decisa guardandomi, per l’ultima volta, negli occhi.

Mi strinsi a lei e ricapovolsi la situazione, appoggai una mano sul materasso mentre con l’altra cercai la sua, la intrecciai e sorridendo entrai in lei.

Mi mossi piano all’inizio e per tutto quel pochissimo tempo, cercai un suo sguardo, che non mi diede mai. Voltava sempre lo sguardo a destra, come se volesse avere un contatto visivo con qualcosa d’altro. Un altro brivido di paura mi trafisse la schiena. Che sapesse tutto? No, impossibile. Che forse Louis aveva ragione? No, impossibile.

I love you (?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora