i love you (?)

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Chapter two.


(must listen: http://www.youtube.com/watch?v=Wkecou9v_jk )

 

Liam: come cazzo ti sei permesso??!?! Harry?!?! Ancora?!?! –

H: ahia….la testa…. Mi pulsa –

Liam: la testa!? Cazzo sei di nuovo ubriaco marcio! Chi era quella??? –

H: non lo so… sono stufo! – urlò con gli occhi lucidi.

Liam: non ti reggi in piedi…. – affermò prendendolo sotto le spalle e portandolo in camera sua.

H: noooo lasciami! – si lamentò.

Liam: siediti sul letto adesso…. Ti porto una camomilla… -

H: nooo! Mi fa mal la testa! – urlò.

Liam: non c’è bisogno di urlare! – si alterò leggermente.

Il riccio si buttò completamente sul letto dell’amico mentre tutto il soffitto iniziò a girare.

Liam: neanche le tre di notte a neanche un’ora dalla fine del concerto che sei già ubriaco marcio con una biondina tinta tra le gambe! – lo sgridò borbottando tra sé e sé.

H: pensare a te steeeeesso no? – domandò ancora completamente frastornato dall’alcool.

Liam: ci penso Harry….ma sai com’è…sei mio amico. E lo è anche Jane –

H: non nominare Jane! – urlò puntando un dito contro Liam.

Liam: ma ti rendi conto?!? Tieni la tua cazzo di camomilla! Strozzati! – concluse sbattendo la porta della sua camera ed uscendo adirato.

Il ragazzo iniziò a sbattere i pugni sul muro del corridoio mordendosi il labbro, riteneva Harry uno dei ragazzi più fortunati del mondo, aveva un bel fisico, si trovava bene con le ragazze, ma soprattutto aveva lei, Jane. Liam era follemente innamorato di lei da tempo ormai, si era perfino lasciato con Danielle perché lui stesso pensava ad altro, pensava a lei. Purtroppo la ragazza era completamente cieca dell’amore per Harry e non riusciva ad accorgersi del bel ragazzo della porta accanto, dei suoi occhi da cerbiatto e dei suoi muscoli pronti a proteggerla sempre.

Harry intanto era nella stanza, ancora una volta aveva fatto il coglione. Sorseggiò la bevanda preparata velocemente da Liam e guardò fuori dalla finestra: il Messico era bello, bello ma non quanto lei.

Perché stava facendo questo? Perché era di nuovo ubriaco con un’altra puttanella nella sua camera, perché gli faceva questo? Scosse la testa. Era debole, era il più debole di tutti. Non stupido, ne insensibile, solo indebolito dal successo e dalla mancanza di affetto, di quello vero e non sessuale.

Cercò il cellulare e lo trovò nella tasca dietro della felpa…quando lo aveva messo lì?!? Cercò nella rubrica il numero di Jane e digitando il tasto verde, si ributtò sul letto.

Non rispose nessuno a quella chiamata delle tre e ventidue. Nessuno era sveglio per sentire i lamenti del riccio che stasera era sdraiato nel letto senza nessuna nuda compagnia a fianco. Il buffo del sesso di Harry era che dopo che lo faceva non cacciava via la ragazza, la faceva dormire accanto mentre lui fissava il soffitto e pensava a Jane. Mente malata direte, o forse semplicemente immatura.

H: janeee….- iniziò a frignare piano con la testa contro il cuscino di Liam. E, silenziosamente, si addormentò, come fecero anche gli alberi ed il rumore del vento.

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