Quarantacinque

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Alaska pov's
Chiedo all'infermiera la camera e mi ci fiondo all'interno.
È lì, legato a delle macchine che lo tengono in vita. Mi fa male vederlo in questo stato. Mi avvicino a lui e mi siedo sulla sedia accanto al suo letto. Gli stringo la mano e comincio a piangere. Le lacrime scendono da sole, vorrei fermarle ma non ci riesco. È più forte di me.
I miei pensieri vengono interrotti da alcune voci.
Mi avvicino alla porta per sentire meglio
"Signori mi dispiace ma se non si sveglierà entro due giorni dovremo staccare la spina. Non ci sono altre possibilità."
Comincio a singhiozzare più forte. Quelle parole mi rimbombano in testa. Vorrei poter svegliarmi e dire "Ah era solo un incubo" ma so che ciò non è possibile. Gli riprendo la mano e mi addormento al suo fianco sognando il suo risveglio.

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